Io e te, senza 'e'

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Marik.

Ecco il nome del ragazzo che ospitava lo spirito e la sua nuova Aibou.

I ragazzi continuavano a seguirlo camminando in silenzio... o meglio, in silenzio agli occhi di Marik.

"Di un po'... perché ti sei arrabbiato così tanto?" Gli chiese lei attraverso la telepatia.

"Non so di cosa tu stia parlando!" Fece lui di rimando.

"Guarda che le bugie le racconti a qualcun'altro! Sto parlando del commesso e di Bakura!" Gonfiò le guance.

"Smettila! Semplicemente non mi fido! Non penserai mica che lo abbia fatto perché tengo a te!" Mentì perfino a se stesso nel dirlo e lo sapeva bene!

La ragazza sussultò e si fermò bloccandosi in mezzo alla strada.

"Lui... non... non ci tiene..." si immerse nei pensieri non badando a dove si trovava.

- ATTENTA! -.

Si riscosse mentre volava sul marciapiede: la macchina passò oltre suonando e lei si ritrovò sotto il corpo di Marik.

- Sei impazzita?! Ti stavano per investire! - Le sbraitò arrabbiato ma soprattutto preoccupato.

- Scusa... - si sedette dandosi uno schiaffo da sola.

- Che fai? - Le chiese stupito.

- Devo darmi una svegliata! - Si rimise in piedi e finalmente arrivarono a casa degli Ishtar.

- Bentornato Faraone! - Un donna dai capelli neri e gli occhi celesti sorrise dolcemente.

Un luccichio apparve dal puzzle, e la ragazza si trasformò nel faraone.

- Ti ringrazio Ishizu! - le sorrise.

"Chi gli aveva dato il permesso di scambiarci proprio non lo so!" Gonfiò le guance.

- Che ci fate di nuovo qui? - gli chiese Marik - sono ricomparsi tutti gli oggetti del millennio! - entrambi i fratelli mostrarono la barra e la collana del millennio.

Lo spirito rimase assai stupito, convincendosi sempre di più di dover trovare il suo amico sosia.

- Scusa Aibou! - la ragazza lo guarda stupita e grazie al potere del ragazzo venne rinchiusa all'interno del puzzle perdendo coscienza.

- Va tutto bene faraone? - gli chiese scettico Marik.

- No... la ragazza che mi ospita... ha una porta dal colore indefinito e... - non fece in tempo a parlare che Ishizu lo portò in una stanza contenente appunto gli unici due oggetti del millennio rimanenti: la chiave e la bilancia.

La donna prese la chiave e fece un giro nel corridoio.

Quando tornò si allontanò di scatto spaventata.

- cosa... cos'era quello? - chiese tremando.

- Non lo so! - strinse i pugni il faraone.

- Faraone... si deve subito allontanare da questa ragazza! È... pura ombra! Le danneggierà l'anima! - gli diede l'avvertimento.

- Separarmi... da Liz? - rimase shoccato e quasi ferito.

- si! Torni da Yugi! Li sarà al sicuro dall'energia della ragazza! - gli mostrò una stanza e lo fece entrare - prego! Si riposi! - e uscì lasciandolo da solo con  i suoi pensieri.

Yami scivolò a terra poggiandosi alla porta.

- Ma che diavolo succede?! Io che torno, la stessa cosa fanno Bakura e gli oggetti del millennio... e poi... tu. - si mise a fissare il suo puzzle - Chi diavolo sei in realtà? - e con questi pensieri nella testa si addormentò più confuso che mai.

~

Elizabeth aprì gli occhi indolenzita, ritrovandosi in una stanza mai vista prima in quasi 17 anni di vita, appoggiata ad una porta.

- Ma che diavolo...  - si alzò cercando di ricordare cosa fosse accaduto il giorno prima.

Si alzò con un mal di schiena mai sentito.

- Che ha combinato quel maledetto faraone ieri col mio corpo?! - provò a stiracchiarsi ma ottenendo solo più dolore.

- Va tutto bene Aibou? - fece il faraone e schivò per un soffio un cuscino tirato dalla castana più infuriata che avesse mai visto - ma che ti prende?! -.

- IO CON TE OGGI NON PARLO! - si girò buttandosi a pancia in su sul  letto.

- Ma... - era molto confuso dalla sua reazione.

Sembrava così giù di corda, e affranta.

Ma non riusciva comunque a leggerle il pensiero.

Quella ragazza era un eterno mistero.

Che il faraone voleva risolvere a tutti i costi: ma... quali sarebbero stati?

Quale sarebbe stato il prezzo di tale richiesta?

Di certo lo avrebbe scoperto dato che ne aveva tutte le migliori intenzioni.

- Come vuoi! - e si richiuse nella sua stanza mentale che da quando era tornato era in piena regola da faraone egiziano!

Si sedette sul trono mentre si presentò davanti a lui la giovane maga nera o meglio dire Mana.

- Principe! Va tutto bene? Sembri preoccupato! - gli chiese svolazzando qua e là.

- Si... tranquilla! Ho solo bisogno di pensare! - la rassicurò lui rinchiudendosi poi nei suoi pensieri.

E continuò fino a quando non riuscì più a pensare.

Non Un'altra CopiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora