La testa scoppiava.
Lei non sapeva neanche per quale motivo.
Cercava di svegliarsi ma non riusciva.
Restava li, inerme.
Vide tutto nero, per scorgere poi una luce, nella quale si buttò a capofitto.
Due oceani si aprirono di scatto bruscamente con il respiro affannato, e il sudore, mentre il corpo tremava sotto il controllo di brividi di freddo.
Si sedette, nel riprendere fiato: "Cosa... Che è successo?" Chiese la ragazza mettendosi una mano sullo stomaco.
Sentì dolore che la indusse ad alzarsi la maglia, mostrando una benda.
La lampadina le si accese in testa: "Micheal!" Rammentò.
- Se non abbassi la maglia, ti verrà mal di stomaco per il freddo! - disse una voce autoritaria.
Mandò lo sguardo nella direzione dalla voce indicata.
- Yami! - lo chiamò lei.
- Beh, sicuramente non potrebbe essere Seth! - ironizzò lui.
Lei rimase perplessa: - Chi? -.
Lui scosse la testa: - Nessuno, tranquilla! -.
Non seppero più cosa dire.
La ragazza sentì delle braccia che le circondarono il collo da dietro: - Stupida! Perché diavolo non hai reagito!? Mi sono spaventato... erano più di dieci ore che non aprivi gli occhi! - espresse lo spirito.
Lei abbassò poco lo sguardo e appoggiando una mano sul braccio di lui: - Non volevo, non volevo deludere più nessuno! - confessò.
- Non avresti deluso nessuno! Mi hai solamente spaventato! Avevo paura di non vedere più i tuoi occhi aperti! - disse aumentando la presa.
La ragazza stette in silenzio, con la mente vuota, senza sapere cosa dire.
"Forse dovrei dirle cosa ho visto..." riflettè lui.
Appoggiò la testa sulla sua schiena: - Liz? - la richiamò.
Lei rispose con un mugugno, ma proprio mentre le stava per parlare la porta venne aperta da una testa corvina.
La loro attenzione ricadde sulla nuova entità.
- Alessio... - disse lei.
Il viso del fratello cominciò a riempirsi di lacrime.
Lei scattò su, e andò davanti a lui preoccupata.
Proprio quando stesse per chiedergli che diavolo gli prendesse, il fratello la sbatté sul suo petto: - Dio mio, che paura! Finalmente ti sei svegliata! - urlò tra le lacrime.
Lei nascose il viso nel suo petto, cercando di confortare il fratello.
~
Erano rimasti solo lei e il Faraone e il silenzio.
Ognuno assorto nei suoi pensieri.
Il ragazzo prese a fissarla: "Forse, dovrei aspettare..." Si disse.
Pensò di nuovo a ciò che era successo, senza sosta, fino a quando non prese una decisione.
- Aibou... - lei si girò prestandogli attenzione - Dobbiamo andare in Giappone! - dichiarò.
Lei sbatté le palpebre: - Ci vado già con la scuola quest'estate! - lo informò.
- No! Dobbiamo andare subito! - disse alternandosi.
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Non Un'altra Copia
Fiksi PenggemarLa storia pareva finita. Ma forse non è così. Allora scopriamo insieme la storia del nostro faraone, e del povero o povera sfortunato/a che lo terrà stretto a se... Ma... Se così non fosse? PARTECIPA AI WATTYS 2019