Capitolo 4

82 8 6
                                    

La mia vista ci mise un po' ad abituarsi. Sentendomi cadere, mi ero aggrappata con entrambe le mani alla mia unica ancora di salvezza, che ora si trovava alla mia destra, tra me e Dante. Schermarmi gli mi fu impossibile, pertanto passai i seguenti cinque minuti a cercare di abituarmi per guardarmi intorno.

L'aria scorreva sulla mia pelle, impervia. Non era troppo fredda, ma ben presto la sua prepotenza mi fece iniziare a tremare. Fu proprio in quel momento che il calore mi avvolse, proveniente dalla ragazza al mio fianco. Socchiusi gli occhi per osservarla e notai che stava sorridendo a Dante, quasi come per ringraziarlo. Ma certo, lei non poteva scaldarci, era il ragazzo di ghiaccio la fonte della nostra protezione dal freddo. In effetti, Ace ci aveva ordinato di aiutare come potevamo, anche se io non avevo idea di cosa poter fare per quel viaggio.

Proprio nel momento in cui stavo per abbassare lo sguardo, ormai abituatami alla forte illuminazione, questa svanì di punto in bianco, immergendo le nostre figure in una luce lattiginosa e quasi soffocante.

«Stiamo entrando in una zona più profonda della dimensione astratta» spiegò Molly, diretta prevalentemente a me, dato che Dante era, probabilmente, già a conoscenza di queste cose. Prima di partire, la ragazza ci aveva detto di non disturbarla, ma non ce la faceva lei stessa a non comunicare con noi.

Abbassai lo sguardo e fui assalita da un senso di vuoto che si ripercosse per il mio intero stomaco. L'intera landa sottostante, parecchio distante da noi, sembrava fatta di qualcosa che non conoscevo, come una specie di roccia o cristallo rosato che ricopriva irregolarmente il terreno. Ipotizzai si trattasse di una grotta, ma poi scorsi il suolo cambiare ripetutamente forma e dimensione, fino a creare muri o colline del medesimo materiale sconosciuto.

Sussultai quando un muro parve così grande da esserci vicinissimo. Ebbi il timore di schiantarci e socchiusi gli occhi, ma subito dopo lo superammo indenni, di nuovo a distanza di sicurezza.

«Qui lo spazio e il tempo non esistono» continuò Molly con la sua lezione. Apprezzai molto il fatto che si stesse prendendo il disturbo di darmi delle informazioni. «Tutto esiste secondo leggi proprie che non hanno niente a che fare con il nostro mondo.»

Con la coda dell'occhio mi parve di scorgere un movimento più rapido e meno ritmico di quello della pietra pulsante, come se qualcuno vi si stesse muovendo sopra. Quando volsi lo sguardo in quella direzione, però, non scorsi niente di insolito.

«Wow» mi ritrovai a esclamare, nonostante il posto lì sotto fosse inquietante. Il calore di Dante ci proteggeva dal gelo che le sferzate di vento portavano con sé, ma non poteva nulla contro gli strattoni sempre più potenti di quell'aria impervia.

«Non è poi così affascinante. Qui sotto si rischia di perdercisi e rimanerci per sempre. Questa dimensione si nutre dell'energia che noi changer le forniamo, ci vuole, ci brama, e cerca di risucchiarci a sé.»

Era stato Dante a parlare. Era la prima frase che gli sentivo pronunciare da quando eravamo partiti, e fu strano udire la sua voce rivolta a me, soffocata dal vento impetuoso. Le sue parole mi misero i brividi e non ebbi nulla da replicare. Anche Molly tacque, e ciò che aveva detto Dante continuò a rimbombare nella mia testa per parecchio tempo. Non seppi quanto, perché lì dentro persi presto la cognizione del tempo. Se davvero le leggi del tempo non avevano valore lì sotto, forse il mio senso di disorientamento era normale.

Quando il vento mi rese quasi impossibile provare a respirare, finalmente la luce lattiginosa sparì gradualmente, mentre iniziava a circondarci pian piano una luminosità pura e sempre più forte. Al contrario della precedente, era bianca e accecante, senza la sfumatura di un minimo colore, e non sembrava provenire da un punto ben preciso. Mi accorsi solo dopo qualche istante che era la ragazza al mio fianco a irradiarla, ma quando lo capii era troppo tardi per fermarmi a osservarla perché ormai la troppa illuminazione mi rendeva praticamente cieca.

The Changers - EccelsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora