Capitolo 4-La mia vita va a farsi benedire

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Ecco qua il 4 capitolo. Spero vi piaccia ora sparisco😏.

La giornata l'ho trascorsa tormentandomi. Ero in ansia totale. Una terribile sensazione mi attanaglia lo stomaco, la mente e l'anima, ma non so cosa sia. Angela ha avuto il buonsenso di lasciarmi stare, e io sono rimasta a spremermi le meningi sugli ospiti misteriosi di stasera.
In un batter d'occhio arrivano le sei, devo iniziare a prepararmi, mi arriva un messaggio del signor Jones dicendomi di vestirmi carina ma professionale. Decido dunque di chiedere a Angie un consiglio su come mi devo vestire. Lei bussa cauta e dopo aver sentito "Avanti" entra. Io ho già messo due Outfit sul letto. Il primo è un lunghissimo vestito blu molto aderente, abbinato a dei tacchi del medesimo colore abbastanza alti. Il secondo è un vestito nero elegante che mi arriva al ginocchio, aderente in vita ma con una gonna ampia, abbinato a Delle ballerine argento. Lei osserva attentamente tutti e due gli abitanti, e poi indica il primo. "Grazie" le dico io. "Figurati" mi risponde lei sollevata. Afferro l'intimo, faccio una breve doccia, torno in camera, mi vesto, mi trucco con un po'di mascara, ombretto blu e giusto un filo di rossetto rosso sangue. Non voglio essere una di quelle cameriere pagliaccio, vestite tutte scollate quando c'è un ospite importante nel loro ristorante. Afferro una borsetta a caso mettendoci dentro il cellulare, saluto Angie che oggi - grazie a Dio - non ha voglia di uscire, la informo che tornerò il prima possibile, e esco. Mi chiudo la porta di casa alle spalle e sospiro nervosa. Entro in macchina e mi dirigo a lavoro. Sono in perfetto orario. Mentre guido parte una compilation delle canzoni più ascoltate degli scorsi anni. Chiudo gli occhi quando parte Sorry. Per quanto lo neghi a me stessa, il biondo ha una bella voce. Molto bella.
Ariana che razza di pensieri sono? Mi chiede la mia coscienza. Zitta vocina irritante rispondo seccata. Immersa completamente nella canzone non mi accorgo di essere arrivata. Sono le 19. Sorrido. Oggi la fortuna sembra essere dalla mia parte. Entro e incrocio subito gli occhi del sig. Jones. "Grande vai a pulire la sala che hanno prenotato i nostri illustri clienti" mi dice visibilmente agitato. "Corro!" Dico io ironica. Lui mi scocca un'occhiataccia. Io pulisco la sala. È molto lussuosa, con un parquet di legno scuro e le pareti di un colore rosso ciliegia. C'è un enorme finestra da cui si intravede tutta Los Angeles. È adornata con tende di velluto rosso scuro. Un tavolino di mogano per due è posizionato proprio al centro della stanza. La stanza è arredata poi con mobili scuri e divani in pelle chiara. Apparecchio la tavola e poso i menù. Poi torno di sotto. Jones si avvicina a me "È tutto pronto per la signorina Baldwin e il signor Bieber?" Mi strozzo con la mia stessa saliva. Sbarro gli occhi e impallidisco. Non poteva venire, che ne so, Beyoncé? Non ho intenzione di farlo vedere al capo, però. Faccio un respiro profondo
"Non lo può fare un'altro? Mike, per esempio?" Mike è un mio collega, una persona simpatica ma appiccicosa. Lui scuote la testa. "No" e se ne va. Sento degli strilli da fuori e vedo una range Rover dai vetri oscurati che viene parcheggiata davanti al ristorante. Ci sono talmente tanti Bodyguard che non capisco niente, ma so chi sta arrivando. Tadaaa! Il signor Bieber entra seguito dalla sua ragazza.
Lui è di una bellezza unica, sta benissimo con quella maglietta aderente e con i jeans a vita bassa. Ma cosa dico! Hailey invece è bellissima da mozzare il fiato. La sua carnagione chiara si sposa perfettamente con i suoi lunghi capelli biondi e la sua espressione glaciale. È vestita con un abito che probabilmente costa quanto tutto l'arredamento della mia umile casetta. Da notare il sarcasmo. Avanzano verso di me. Bieber apre la bocca per dire qualcosa, ma io rispondo prima di lui. "Sala di sopra, in fondo a destra" dico automaticamente. Lui mi chiude la bocca e mi squadra a occhi semichiusi. "E tu chi saresti?" Mi domanda la principessa di ghiaccio. "Signorina Baldwin, io sarò la vostra cameriera per tutta la durata della cena" dico cercando di controllare i nervi. Justin continua a fissarmi, facendomi sentire a disagio. Poi accompagna la sua fidanzata nella sala. Dopo un po'gli seguo. "Siete pronti per ordinare, signori?" Domando con la bocca secca. "Si bellezza, ordiniamo" mi dice il biondo. Io mi irrigidisco. Con un'espressione di puro odio ribatto: "Con me non funziona, Bieber. Non azzardarti a chiamarmi bellezza, o ti butto fuori dal ristorante". Lui spalanca gli occhi. Ho appena mandato a monte i piani di Jones, ma non mi importa. L'espressione sul volto di Baldwin è impagabile. Dice chiaramente: 'Come hai osato mancare di rispetto al mio orsetto?!' cerco di non ridere, faccio come se non fosse successo niente e prendo il blocchetto e la penna. "Allora?" Domando, come se stare lì sia una perdita di tempo. Loro ordinano, Justin mi fissa ancora come se fossi arrivata dallo spazio. Io me ne frego, vado in cucina, riferisco le ordinazioni e in meno di mezz'ora sono di nuovo dal signor Bieber.

Pov Justin
Quella ragazza è stramba. E carina aggiungere una voce nella mia testa. La ignoro. Penso all'occhiata di odio che mi ha rivolto prima. Si vede lontano da chilometri che non le piaccio.
Mi sta porgendo il piatto, ignorando il mio sguardo. Do un occhiata veloce ad Hailey. In realtà sto con lei per pubblicità, così dice Scooter, ma prima o poi mi stuferò di lei. Non sono tipo da relazioni serie, ne tantomeno da relazioni serie e finte. Tra poco Scoot vorrà che ci sposeremo! La ragazza fredda e senza nome esce. Io dico ad Hailey che devo andare al bagno, ma invece seguo la ragazza. Si dirige in terrazza. Mi avvicino di soppiatto a lei e la abbraccio da dietro. Lei strilla.

Pov Ariana
Mi sento afferrare da dietro. Strillo. Mi giro e mi accorgo che è Jus-Bieber. "Perché mi odi?" Mi domanda lui. Rimango di sasso. Potevo aspettarmi di tutto, ma non quello. "Non ti riguarda" rispondo calma. Mi sciolgo dall'abbraccio e vado via. Affido a Mike il compito di finire il lavoro con Bieber e vado via. So che il capo mi farà la ramanzina per essermene andata. Sono le dieci e mezza. Appena entro a casa, Angie mi fissa sospettosa. Decido di non raccontarle niente. Vado in camera. Mi sdraio nel letto. Sono stremata. Sto per addormentarmi, quando mi squilla il telefono. Lo prendo

Da sconosciuto: Hey piccola!

Holaaa! Ecco il quarto capitolo. Spero che la storia si sia fatta interessante 😏.
Vi rammento come al solito di commentare, votare e seguirmi! A domani!
A.

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