( 01 ) 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 𝗨𝗡𝗢

1.2K 119 20
                                    

𝗦𝗘𝗢 𝗖𝗛𝗔𝗡𝗚𝗕𝗜𝗡

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝗦𝗘𝗢 𝗖𝗛𝗔𝗡𝗚𝗕𝗜𝗡. 𝗌𝗍𝗈𝗋𝖽𝗂𝗌𝖼𝗂𝗆𝗂,
𝗆𝗂 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗌𝖾𝗂 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗎𝗇 𝖿𝗅𝗂𝗉𝗉𝖾𝗋
𝖽𝖾𝗇𝗍𝗋𝗈 𝗆𝖾.



 𝗌𝗍𝗈𝗋𝖽𝗂𝗌𝖼𝗂𝗆𝗂,𝗆𝗂 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗌𝖾𝗂 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗎𝗇 𝖿𝗅𝗂𝗉𝗉𝖾𝗋𝖽𝖾𝗇𝗍𝗋𝗈 𝗆𝖾

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝗟𝗘𝗘 𝗙𝗘𝗟𝗜𝗫. 𝗆𝗂 𝗂𝗇𝗇𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾𝗋𝖾𝗂 𝗉𝖾𝗋 𝖿𝖺𝗋𝗆𝗂
𝖺𝖼𝖼𝖺𝗋𝗍𝗈𝖼𝖼𝗂𝖺𝗋𝖾, 𝖻𝗋𝗂𝗇𝖽𝗂𝖺𝗆𝗈 𝗌𝗍𝖺 𝗇𝗈𝗍𝗍𝖾,
𝖽𝗈𝗆𝖺𝗇𝗂 𝖾' 𝗍𝖺𝗋𝖽𝗂.

________________________________

Uscire di casa quindici minuti in anticipo era diventata ormai una costante. Da quando ero venuto a conoscenza che ti incamminavi alla fermata del bus venti minuti prima dell'orario prestabilito, non ci pensai due volte a presentarmi lì ancor prima di quanto facessi tu. Ti vedevo arrivare con le cuffiette incollate nelle tue orecchie e il capo chino, con gli occhi che saettavano da una parola all'altra scritte nelle pagine del tuo libro preferito.
I capelli scompigliati e dalla tinta quasi scarica ti donavano quell'aspetto che mi faceva totalmente uscire di testa, soprattutto quando il tutto era accompagnato da una delle tue immancabili felpe di qualche taglia in più e i tuoi occhiali rotondi che ti aiutavano a leggere meglio.

Mi sarebbe piaciuto sapere quale canzone e quali parole ti facevano disconnettere totalmente dal mondo che ti circondava, eri così perso e concentrato da non accorgerti mai dei miei occhi che si fermavano sulla tua pelle tanto quasi da potertela bruciare. Anche quello era una costante ormai: osservarti mentre eri perso nella tua piccola bolla.

Ti trovavo davvero interessante, Felix, nonostante non avessi mai parlato con te e il suono della tua voce mi rimaneva un suono ancora sconosciuto e troppo lontano da raggiungere. Il tuo essere così silenzioso e distaccato da ciò che ti circondava faceva crescere in me sempre più curiosità sulla tua persona. Avrei voluto parlarti prima, poter leggere vecchi libri con te mentre un giradischi faceva risuonare una melodia targata anni '90 per tutta la stanza. Lo avrei voluto davvero, guardare le tue grandi occhiaie e dire "quei cerchi neri sono stati frutto di una notte passata a cercare l'amore tra le pagine ingiallite di un romanzo."

Quando il tuo bus arrivava ti vedevo alzare istintivamente la testa, come un soldatino svizzero, forse non eri così perso come pensavo, magari ti accorgevi anche dei miei occhi su di te... Ma insomma, Felix, quando avevi intenzione di smettere di essere solo un gran mistero? Iniziavo a non poterne più di quel distacco tra noi, era quasi un anno ormai che mi limitavo a vederti per poco più di mezz'ora al giorno, e per quanto non potessi conoscerti, tutta quella distanza stava diventando nociva per i miei sentimenti.

Il gesto con cui chiudevi il libro era secco, veloce, non dimenticavi mai di tenerci il dito in mezzo per non perdere il segno. Salivi i gradini del veicolo senza alcuna particolare fretta, lo zaino sulle tue spalle si muoveva a seconda dei tuoi passi, poi ti vedevo scomparire dietro i finestrini neri, ma riuscivo comunque a scorgere la tua sagoma quando ti sedevi agli ultimi posti, con la testa poggiata al vetro e il libro di nuovo aperto sulle tue gambe.

Vedi, Felix, molte persone sostengono che si può capire la personalità o il trascorso di qualcuno attraverso i loro gesti, in base al loro modo di muoversi, al modo di parlare... ma nonostante ti osservassi più attento che mai ogni mattina, non riuscivo a capire nemmeno un pizzico di te. Eri come avvolto in un alone di mistero, come se non volessi che gli altri capissero il tuo vero essere.

Non volevi raccontarti, non volevi far sapere agli altri quali eventi avessero segnato la tua vita e come ti avevano fatto diventare.

Era quasi ironico, come un ragazzo con i libri sempre aperti si limitasse ad essere un libro chiuso.

20.09.2018

OCCHIAIE. ( CHANGLIX )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora