"C'era una volta una bambina. Aveva un grande sogno e realizzarlo non fu facile. È riuscita a ottenere tutto ciò che voleva: vittorie, amici, l'amore. Ma cosa succederà adesso?"
Daphne ha sempre amato correre, fin da piccola passare il tempo sui ka...
Scrivere i ringraziamenti di Rush è qualcosa di difficile per me, soprattutto perché non è la prima volta ma la seconda in appena due anni. L'ultima volta ricordo che non ero soddisfatta della fine che avevo dato a questa storia; ero stata troppo affrettata, avevo concluso Rush con un finale dolce amaro che non mi soddisfaceva e si allontanava da quello che avevo pianificato per i miei personaggi. Questo senso d'insoddisfazione mi ha continuato a perseguitare per un sacco di tempo, tanto che alla fine, all'inizio di questo pazzo 2020, ho deciso di riprendere Rush e riscriverla da capo.
Ho scritto la prima parte nel mezzo della quarantena, a marzo, quando per sfuggire dall'isolamento che ci è stato imposto per il nostro bene ho ritrovato la passione per la scrittura. Ho riscoperto la bellezza di poter immaginare una storia, dall'inizio alla fine, e di descriverla attraverso le parole cercando di viverla con i miei lettori. Spero di esserci riuscita, di essere entrata un po' nella vostra quotidianità raccontandovi le avventure di Daphne, Marc e Charles. Mi auguro di non avervi fatto penare troppo con i loro drammi e che dopo l'epilogo siate come lo sono io felice per loro e per quello che li aspetta.
E' un finale volutamente aperto, non solo perché sto scrivendo uno spin-off con Charles come protagonista, ma anche perché Daphne non è solo un mio personaggio. Penso sia la nostra protagonista e per questo ho lasciato a voi la libertà di scegliere per lei il finale migliore.
Concludo adesso prima d'iniziare a divagare dicendovi grazie, grazie per tutto. Per i voti, i commenti, i messaggi e anche solo le visualizzazione. Grazie ai lettori più attivi e a quelli silenziosi, grazie a Wattpad che mi ha iniziato al mondo delle fanfiction, alla Formula Uno per essere uno sport così bello e stimolante e ai piloti. Rush non sarebbe nato se non fossero, oltre che eroi, anche terribilmente umani.
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