It's been a long time

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Shangai, 16 aprile
🎧 Best Years, 5SOS

Il mese di aprile era stato pieno d'impegni per Daphne.

Si erano tenuti tre gran premi l'uno dopo l'altro, tutti concentrati nel Medio Oriente e tra quello del Bahrein e quello di Cina era passata appena una settimana. Non aveva fatto neanche in tempo a metabolizzare di aver finalmente scelto di lasciarsi il passato alle spalle che si era ritrovata nuovamente immersa nella frenesia che precede una gara.

Era stato particolarmente stressante, perché nonostante facesse finta che tutto fosse apposto si era comunque dovuta ritirare durante il gran premio precedente e doveva cercare di recuperare al meglio. Fu per questo motivo che finì per sentire poco e nulla Marc, anch'egli reduce da un brutto weekend in Argentina e decisamente bisognoso di attenzioni. Alle sue lagne sul non potersi vedere Daphne aveva risposto con uno sbuffo, cosa che aveva accresciuto la sua irritazione e l'aveva portato a chiuderle il telefono in faccia.

A volte sapeva essere un bambino.

Non aveva avuto tempo per pensare a quella litigata, tante erano le informazioni con cui Richard la bombardava giornalmente e gli eventi a cui la costringeva a prendere parte Micaela, se non domenica sera, mentre si trovava in camera, stanca ma felice con il trofeo del primo posto lasciato distrattamente sulla scrivania di fronte al letto. Era stata una gara abbastanza facile, senza troppi intoppi. Era partita dalla pole position e non aveva mai perso la posizione in 56 giri.

Per una volta Richard e il resto del team non avevano di che lamentarsi.

Si era stesa sul letto, dove aveva lanciato il cellulare poco prima, solo dopo aver calciato i tacchi neri chissà dove nella stanza ed essersi sfilata la gonna bianca e il top rosso. Non si diresse nemmeno in bagno per struccarsi da tutta la roba che Micaela le aveva messo in faccia aiutata da Marta, la quale aveva deciso di andare ad assistere al gran premio mentre si trovava per lavoro a Shangai.

Afferrò il cellulare, ignorando la sostanza appiccicosa che si era depositata sulla cover e puzzava di vodka e aprì la connessione internet che aveva lasciato spenta per tutto il giorno. Una sfilza di notifiche proveniente dai suoi social le riempì il blocca schermo, informandola degli ultimi post che la social media manager assunta da qualche settimana da Lena aveva pubblicato. Li ignorò, aprendo direttamente l'app per i messaggi e andando filata a quelli che le interessavano di più.

David ancora non le rispondeva, chiuso in un silenzio punitivo, e suo padre continuava a dirle che non era il momento giusto per parlare con sua madre. Daphne si morse un labbro del tutto infastidita da questo loro comportamento e si decise a dare finalmente un'occhiata agli ultimi che le erano arrivati.

Ringraziò chi le faceva le congratulazioni e poi, senza nemmeno guardare il mittente, aprì un messaggio di Marc.

Si passò la lingua sulle labbra secche.

Ehi, mi dispiace non averti scritto prima ma dovevo sbollire la rabbia. Non mi va di riaprire l'argomento e neanche di metterci di nuovo a discutere. Sarebbe inconcludente.
Innanzitutto volevo dirti che oggi sei stata meravigliosa, ti sei riscattata come ero sicuro avresti fatto. Avrei voluto essere lì con te per abbracciarti e dimostrarti quanto sono fiero di persona, ma va bene anche così. Prometto che non ti farò pesare mai più la nostra situazione, in fondo è per il nostro bene e non è affatto fastidioso non dover vedere la propria vita privata spiattellata sui giornali di gossip. Anzi.
Poi volevo chiederti un favore, niente di complicato e sono sicuro che farà piacere anche a te.
Stavo pensando, che visto che il Gran Premio di Spagna si tiene a Barcellona, dove vivo, ed è in una settimana senza impegni per me, potrei venire a vederti. Ovviamente staremo attenti, io sarò ospite della Red Bull e farò comunque il tifo per te. L'unica cosa che ti chiedo é di non prendertela per questo, lo faccio per sentirti un po' più vicina anche quando dovremmo essere lontani.
Chiamami quando puoi,
Marc

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