Capitolo 3

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Quando ci siamo davanti mi accorgo che apparte che sembra molto piu grande,c'e qualcosa di iquietante dietro quella porta...una specie di presenza che adesso che ci faccio caso é simile a quella che emana il signore anziano.

-che aspetti? Bussa.-

Annuisco, per poi fare come mi ha detto.

Un servitore ci apre la porta e ci fanno accompagnare un salottino dalle pareti ocra e i mobili di mogano.

Ci accomodiamo su due poltrone di stoffa marrone, una di fronte all'altra, con al centro un tavolino, ricoperto da un tovaglia di pizzo, apparecchiato per il thè.

Intanto che aspettiamo che ci portino il the,il signore anziano mi chiede:
-allora,cara, mi puoi dire il tuo nome?-

-mi chiamo Amaya, signore.-

-e dimmi, Amaya, quanti anni hai?-

-16 appena compiuti-

Qualcuno bussa alla porta del salottino e dopo che il signore di casa da il consenso, fa il suo ingresso una cameriera con un carrelo di metallo con sopra un vassoio pieno di pasticcini e biscotti e una teiera fumante.

La cameriera ci versa il thè,appoggia la teiera sul vassoio con i biscotti e i pasticcini, e lo posa al centro del tavolino.

-Joko, adesso puoi pure andare- gli dice il Signore.

-certo,Signore. Con permesso.- si congeda la cameriera, portandosi dietro il carrelo e richiudendo la porta del salottino.

-allora,Amaya, hai detto che non sei di queste parti, giusto?-

-cosa? Ah, si- 
Prendendo la tazzina nel modo più aggraziato possibile e sorseggiando un po' il thè.

-e.....hai un posto in cui dormire?-

-eh? Ah, ehm....n-no, non credo- rispondo balbettando leggermente, appoggiando la tazzina.

-allora é perfetto! Se ti fa piacere, puoi restare qui. Ma che dico? È ovvio che ti fa piacere- dice guardandomi con uno strano bagliore negli occhi.

-bho, non saprei...non voglio recarvi maggior disturbo di quello che vi ho già recato.-

-oh, non preoccuparti! A me fa piacere, puoi stare qua finché vorrai.
Io sono raramente a casa, ma se hai bisogno di qualcosa...-

-la ringrazio molto, signore- dico.
Menomale il signore è una persona generosa, almeno adesso ho un posto dove dormire.

Durante la mia permanenza qui cercherò di scoprire dove mi trovo.

Potrei chiederlo semplicemente al Signore, ma potrebbe insospettirsi, non credo ci sia cascato sul fatto che abbia sbattuto la testa.

-ottimo, allora é deciso!-

Dopodiché chiama una cameriera per farmi accompagnare nella stanza degli ospiti.

La cameriera mi dice di seguirla.
É molto giovane...probabilmente nuova e continuava a tenere lo sguardo basso.

-guarda che puoi stare tranquilla quando sei sola con me...piacere i sono Amaya.-dico porgendogli la mano.

Sarebbe bello avere un'amica durante la mia permanenza.

La cameriera non accenna ad una risposta, continua a camminare tenendo sempre lo sguardo basso.

Ritraggo la mano e me la faccio cadere lungo il fianco.

-ecco milady,questa é la sua stanza...- annuncia la cameriera con tono neutro.

Sembra...quasi una bambola. Penso osservandola.

Ci fermiamo davanti ad una porta blu scuro.

Spazio autrice:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ♡.

Siete curiose di sapere com'è la stanza di Amaya?

Io sì,tanto. :)

Happy And HimmortalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora