4. Spell

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La sala degli incantesimi era quasi vuota. Leara si richiuse il portone alle spalle e si diresse verso il solito tavolo, stringendosi i libri sottobraccio.

Il sentore d'incenso che si sollevava dai bracieri e dalle candele riusciva a distrarla dall'unico altro occupante della stanza, che se ne stava quattro tavoli più in là a declamare una formula con il grimorio aperto davanti.

«Mershaal rekhyssa nur.»

Leara lo ignorò, cercando di concentrarsi sui compiti di botanica.

«Jysor ne khunyara» continuò quell'idiota di Merith. Leara arricciò il naso. «Tessam deryshe fys nathol ilkorantha-»

«Presta attenzione, incapace!» sbottò lei. «Si dice ilkarantha

Merith la fissò senza capire. Leara alzò gli occhi al cielo. Prima o poi li avrebbe fatti esplodere tutti, con i suoi stupidi errori.

Inktober 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora