17. Swollen

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«Bleah!» James si tappò il naso. L'odore di marcio permeava l'intera cantina.

«Lo sapevo» borbottò Lucy, imprecando. «Ci risiamo.»

Puntò la torcia verso l'ammasso vagamente sferico, pieno fin quasi a scoppiare di liquido violaceo e causa dell'aria pestilenziale, che pendeva dal soffitto al quale era appeso tramite tentacoli ritorti e appiccicosi.

«Che mi dice di quello?» chiese al proprietario della cantina. L'ometto arretrò, tormentandosi le mani, con lo sguardo che scattava dall'uovo di phyklis illegale all'occhiataccia di Lucy.

«Mi dispiace, agente» balbettò. «L'ereliano che me l'ha venduto mi ha assicurato che fosse perfettamente legale in questo sistema stellare...»

Lucy si trattenne dal battersi la fronte con la mano. «Spero che si renda conto che quella cosa potrebbe far saltare in aria l'intero isolato... perché diamine ne tiene uno in cantina?»

Il proprietario non rispose. Lucy roteò gli occhi.

Mai una giornata in cui fili tutto liscio...

Inktober 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora