CAPITOLO 7 - Nuova casa, vecchi scontri

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AIDEN

Mi sento uno schifo, ma non per i motivi che avrei voluto.

Non è così che mi immaginavo il risveglio la mattina dopo il mio diciottesimo compleanno.

Nessun terribile mal di testa post sbornia, nessun stordimento da droghe, nessun buco di memoria e nessun corpo caldo nel mio letto.

Odio mio padre per come mi sta rovinando la vita. Aggiungerò la mia "non-festa" alla lista delle cose da fargli scontare.

Dopo essermi fatto una doccia ed essermi vestito, scendo in cucina per fare colazione, lo incontro intento a compilare dei moduli.

Mi vede e mi fa cenno di avvicinarmi "Ho deciso di concederti la possibilità di andare a vivere dove avevi chiesto, ma ad una condizione: il tuo coinquilino lo scelgo io"

Non posso credere alle mie orecchie, andrò finalmente a vivere da solo, andrò via da questa prigione.

Non mi importa niente di chi sarà la persona con cui dovrò dividere l'appartamento, mi va bene anche Jack lo squartatore, limiterò al minimo i nostri contatti.

Il nome però che fa mio padre mi sorprende e sono certo di aver capito male "Come scusa?"

"Ho detto che il tuo coinquilino sarà Kyle Wilson il figlio del senatore. Sono certo che suo figlio saprà controllarti."

Dividerò l'appartamento con lui, sento un brivido attraversarmi la schiena. Sarà molto divertente stuzzicarlo. Se poi riesco a portarmelo a letto ancora meglio ... i mesi a Londra mi hanno decisamente cambiato.

Mi padre vedendo la mia espressione soddisfatta prosegue "Non credere di poter fare come ti pare, gli chiederò costantemente della tua condotta e continuerai a sottoporti agli esami. Niente feste e niente stravizi, dovrai impegnarti seriamente nello studio. Ci siamo capiti?"

"Sì"

Se mio padre sapesse che mi voglio fottere il mio nuovo coinquilino, non si preoccuperebbe delle feste.

Quando entro per la prima volta nel mio nuovo appartamento mi aspetto di trovarci Kyle, invece è vuoto e silenzioso. Lui dovrebbe essersi trasferito qualche giorno fa, forse è uscito.

Faccio un giro della casa e individuo subito la stanza che sarà il mio rifugio per i prossimi 3 anni, contiene già gran parte delle mie cose portate nel pomeriggio dall'agenzia incaricata da mia madre e appoggio sulla scrivania lo scatoloncino che ho in mano con gli oggetti che i miei è meglio che non vedano.

Dopo aver sistemato un po' decido che è ora di farmi una doccia.

Il bello di vivere lontano dai genitori è che puoi fregartene di come giri per casa e io ho voglia di godermi questa libertà già dal primo giorno.

Così esco dal bagno con solo un asciugamano stretto in vita e ancora i capelli gocciolanti e vado in cucina a cercare qualcosa di fresco in frigo, se sono fortunato la birra che ho portato è già ghiacciata.

Ho appena raggiunto la mia meta e afferrato il mio ambito premio quando sento aprire la porta, non mi preoccupo minimamente di andare a coprirmi, Kyle ha visto ben altro di me.

Stappo la birra e comincio a bere.

La persona che vedo arrivare in cucina però non è chi mi aspetto, ma Nicole che mi fissa a bocca aperta dopo aver pronunciato piano il mio nome. Subito dietro di lei arriva anche il mio coinquilino che a differenza della sua ragazza mi urla contro "Aiden che cosa ci fai tu qui?"

BRAVI RAGAZZIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora