13. Happiness

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<< Buon giorno. >> sussurra il giovane uomo all'orecchio della sua giovane amata dopo che le prime luci dell'alba delicatamente illuminano i corpi dei due innamorati.
<< Buon giorno. - dice lei strofinandosi gli occhi - Da quanto sei sveglio? >>
<< Non da moltissimo. Da poco. >>
<< E cosa facevi svegli tutto questo "poco" tempo? >> domanda sorridendo con gli occhi ancora semichiusi.
<< Ti guardavo. >>
<< Cosa? >> scherza ancora.
<< Ti guardavo. Sei bellissima sai? Gli confessa con un enorme sorriso ed occhi così intensi ed intenti a fissarla a lungo.
Lei appoggia la mano sulla guancia.
<< Se solo tu potessi guardare ciò che c'è difronte ai miei occhi ricrederesti il tuo concetto di bellezza. >> riprende la ragazza.
<< No, non credo proprio. >>.
Cominciano a baciarsi ancora.
<< Forse dovremmo vestirci. Qualcuno potrebbe voler fare una passeggiata da queste parti. >> si stacca dal bacio poi lui.
Lei incrocia le braccia sopra al petto del suo amato e ci appoggia poi la testa, mentre un sorriso rimane fisso sulle sue labbra e gli occhi altrettanto fissi su quelli di lui.
<< Cosa c'è? >> le domanda altrettanto sorridente.
<< Niente. >> abbassa lo sguardo.
<< Faith... >> le alza il mento costringendola a guardarlo.
<< Mmm. >>
<< È una cosa brutta? >>
<< Cosa? No! È solo che... >> si blocca imbarazzata.
<< "È solo che" cosa? >>
<< È che... tu mi rendi felice Alexander. >> gli confessa abbassando ancora lo sguardo.
<< E voi rendete felici me! Vorrei avere qualcosa da mangiare mentre mi godo lo spettacolo! >> dice una voce femminile appoggiata su uno dei tanti alberi.
<< Shelley? >> chiama la strega quando sente l'amica.
<< Shelley? >> domanda stupito l'altro.
<< Oh... mi hai sentita? >> domanda sorridendo imbarazzata.
<< Cosa ci fa lei qui. >> si agita lui cercando i propri vestiti sparsi un po' ovunque.
<< Anche io sono felice di vederti caro Alexander. >>
<< Shelley, lui non ti vede né ti sente.>>
<< Giusto. >> conclude l'amica.
<< Che dice? >> riprende il ragazzo.
<< Che casino! - abbassa la testa con le mani in mezzo i capelli dopo essersi coperta le parti scoperte - Shelley, è successo qualcosa? >>
<< Perché sono qua? No. Ti tengo sempre d'occhio. E niente, ho sempre commentato ma non mi sentivi. Pensavo non mi avresti sentita manco oggi. Sai, commento sempre ad alta voce... per non sentirmi sola, altrimenti impazzirei. >>
<< Da quanto tempo cerchi di parlarmi. >>
<< O no, se io commento lo faccio per me e non per farmi sentire da qualcuno. Stai tranquilla amica mia.>>
<< Va bene. >> le sorride. Ma in un secondo istante smette di sorridere ed aggrotta la fronte:
<< Cosa intendevi con "ti tengo sempre d'occhio"? Quanto sempre?>>.
L'altra amica non dice niente, semplicemente le sorride facendole un occhiolino andandosene.
<< Bene. >> sussurra in imbarazzo la strega.
<< Cos'è successo? >> domanda poi lui sentendosi libero di parlare.
<< Niente. - gli sorride lasciandoli un bacio sulla guancia - Diceva solo di essere contenta per noi. >>
<< Davvero? Non mi odia? >>
<< Odiarti? Perché mai? >>
<< Beh... lei è morta a causa di Travor, di conseguenza è pure causa mia.>>
<< Non puoi ritenerti responsabile per gli errori di quell'uomo Alexander. Tu non hai colpe per le sue gesta. Tu sei un buon uomo. >>
<< Però molte cose le potevo impedire. Se solo vi avessi dato retta prima. >> abbassa lo sguardo addolorato ed ancora molto arrabbiato.
<< Alexander... devi fartela passare. Non sei stato tu ad uccidere tua sorella. >>
<< Non direttamente forse. >> pronuncia con leggere lacrime agli occhi.
Lei si interrompe ancora prima di cominciare a parlare. Non sa cosa dirgli per convincerlo che non è colpa sua. L'unica cosa che riesce a fare è tirarlo a sé in un forte e caloroso abbraccio.
<< Questo non mi è molto d'aiuto in questo momento. >> le confessa.
<< Cosa? Perché? Dici sempre che i miei abbracci risolvono tutto, qualsiasi cosa. >>
<< Vero, ma non quando sei... nuda.>> stringe le labbra mostrando le sue fossette, abbassando però lo sguardo con congeuenza dalla sue guance leggermente rosee.
<< Oh. - riesce a pronunciare stringendo anche lei le labbra... per poi scoppiare a ridere tenendosi la fronte con la mano - Ok, adesso mi vesto. >>.

<< Alexander. >>
<< Dimmi. >> cominciano a conversare di nuovo dopo cena.
<< Mentre tu eri fuori ho scoperto una nuova magia che sono già in grado di fare. >>
<< Non avevamo detto niente più incantesimi? >>
<< Si, ed è molto tempo che non ne faccio e sono ancora convinta della mia scelta sul rinunciare ai miei poteri ma non prima di farti vedere questo incantesimo. >>
<< In cosa consiste? >> domanda arreso.
<< Vieni con me. >> gli porge la mano.
Lo porta dal giardino fuori difronte al loro albero (l'albero dove vi è stato il loro primo bacio, là dove stava ancora sepolta Shelley).
<< Stai qui fermo. >> gli dice poi.
Appoggia entrambe le mani sul tronco ruvido dell'albero, chiude gli occhi, assorbe piccola quantità di potere rimasto dal corpo dell'amica, poi crea un vincolo di legame attraverso la sua presenza fra i vivi ed i morti... e riesce a riportare visibile e percepibile Destiny.
<< Non durerà per sempre, e non accadrà ancora ma volevo darti la possibilità di dirle addio una volta per tutte. >>.
Ma Alexander è ancora lì immobile, ancora incredulo di riuscire a vedere sua sorella di nuovo. Dopo essersi accorto che sua sorella stava per davvero di fronte ai suoi occhi, non può far altro che abbracciarla e sorride nel bel mezzo delle sue innumerevoli lacrime salate.
<< Dave... mio caro fratello. - comincia lei - Non sai quante volte vorrei tirarti degli schiaffi da là dove sto io. >> gli sorride.
<< Tu riuscivi a vedermi? >>
<< Certo. Fino a prima stavo vedendo entrambi. Sono molto contenta per voi due... mio fratello e la donna che mi ha cresciuta come una figlia. >>
<< Ci sono anche i nostri genitori?>>
<< Certo, siamo sempre insieme. >>
<< Saranno molto delusi da me immagino. >>
<< Il contrario. Sei riuscito a restare umile nonostante le varie brutte cose che ti sono capitate. Non sono per niente delusi. Hai un cuore che in pochi hanno. >>.
Altre lacrime scendono dai suoi occhi.
<< Non mi ricordo più i loro volti. O il loro suono della voce. Non ricordo nulla di loro. >>
<< È normale. Eri molto piccolo quando sono morti ma fidati: tu assomigli molto ad entrambi. Esteticamente ma anche caratterialmente. Dave, posso chiamarti Dave? - lui annuisce con la testa - Sono qui solo per dirti una cosa davvero molto importante. Sono morta, è vero, ma non è una tragedia. Sono morta su questa terra ma c'è un mondo là sopra dove nessuno è morto per davvero. Non c'è male o dolore. Non c'è Travor. - sorride - Quindi non essere triste per me ma piuttosto felice che mi sono finalmente riunita a loro, ed un giorno anche voi vi riunirete a noi, solo non adesso. Spero il più tardi possibile. - sorride con leggere lacrime - Un'ultima cosa caro fratello mio: non è colpa tua la mia morte. Smettila di ritenerti responsabile. Faith ha ragione quando dice di non colpevolizzarti ancora. Ti sei tormentato abbastanza con tutte queste storie. Adesso basta. Vivi la tua vita. Io sono felice là dove sto. Cerca di esserlo anche tu... ti prego! - lui abbassa lo sguardo ed annuisce - E tu Faith... questo è ciò che ho sempre desiderato per te: felicità e libertà nel vero senso della parola. Ancora una cosa amica mia, con me hai trovato il tuo destino... Adesso hai trovato anche la tua speranza... o almeno credo. Tranquilla, un giorno capirai. Vi voglio molto bene. Tutti e tre. >> guarda anche Shelley in quel momento. Dopo un ultimo abbraccio scompare di nuovo.

DARK FAITH // The Original Family Spin-off Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora