Gifts.

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Il giorno del tanto atteso instore era arrivato. Il centro commerciale distava poco da casa mia, per cui l'avrei raggiunto facilmente in metro. Optai per un pantalone a palazzo nero e una canotta argentata abbastanza scollata, gli stivali alti e una tinta labbra rossa a definirmi le labbra. Mi sentivo bene. Mi sentivo stranamente bella quel giorno. Arrivata lì mi misi in fila con le altre ragazze e le ore di attesa passarono senza troppa noia. I ragazzi arrivarono in orario e appena salirono le scale, Thomas mi notò e accennò un leggero sorriso e poi lo vidi sedersi nella postazione riservata a lui e dare inizio alla moltitudine di contatto fisico a cui forse non era nemmeno più abituato. Il mio turno stava arrivando e così fui nettamente più vicina al palco. Una ragazza soltanto mi separava da loro, dai loro abbracci e dalla foto ricordo che avremmo fatto di lì a poco. A un tratto vidi Thomas dare una leggera gomitata a Damiano, voltarsi nella mia direzione per poi sussurrargli "che figa quella, la seconda". Ignorai quelle parole che molto probabilmente erano riferite a me e mi avvicinai al tavolino. Salutai con due baci e un abbraccio Vic ed Ethan, poi toccò a Damiano che con un "abbella, come stai?" e una mano dietro la mia schiena per la foto ruppe definitivamente il ghiaccio. Presi i regali che avevo portato loro e li consegnai ad ognuno. Thomas rimase per qualche frazione di secondo a guardare quello che aveva tra le mani. Era un anello intrecciato formato da due anelli singoli uno con un teschio e uno con un serpente, che era diventato il suo simbolo. Gli piacque molto, tanto che quando mi avvicinai per fare la foto disse "mazza che gusti che c'hai nel fare i regali, è molto bello. È particolare come il colore dei tuoi occhi" mi disse prima di cingere uno dei miei fianchi con la mano e appoggiare il suo viso al mio.
Feci per scendere e mi sorrise di nuovo, come aveva fatto inizialmente ma con più intensità.

Dopo l'instore entrai in macchina e prima che il sonno potesse impossessarsi di me aprii Instagram e trovai il suo nome tra le notifiche. Mi aveva scritto dopo tanto tempo di silenzio in cui tutto quello che ricevevo era un visualizzato perenne.
Grazie del regalo, mi ha fatto davvero piacere riceverlo. Mi ha colpito tra tutti quelli che mi hanno dato.
Sorrisi io questa volta, e posai il cellulare in tasca senza rispondere.

Uncover / MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora