FILOSOFIA ULTRAS // la verità sugli ultimi romantici

siamo "semplicemente"

Molti, sentendoli nominare, pensano a volti incappucciati pronti ad aggredirti per una partita andata male o per il semplice gusto di un atto vandalico ben riuscito.

Volti codardi. Persone senza valori.

Insulse targhette insanguinate, esperti nel traffico di stupefacenti, non hanno niente di meglio da fare la domenica se non andare a fare un po' di casino in uno stadio. Niente di buono, solo qualche inutile capriccio, qualche misera scusa per passare come il peggio in circolazione.

Viso coperto. Codardi da fare paura. Ma tanto, è questo quello che passa da giornale in giornale. Quindi, pensandoci bene, forse sono veramente dei criminali, non è così?

NO. Non è così.

L'emozione che ci attraversa può variare leggermente da tifoseria a tifoseria, ma la natura è sempre la stessa, la voglia di far aprire gli occhi a questo mondo ceco è la stessa identica voglia.

Ultras.

Siamo un unico grido che si alza verso il cielo, mille voci che intonano gli stessi cori, vite che si intrecciano tra loro, che respirano la stessa gioia, bruciano nella stessa rabbia, nella stessa passione per quei colori. Quei colori che sin da bambini ci hanno bruciato sulla pelle, inciso, marchiato a fuoco quello stemma. Quei colori che ci macchieranno il sangue per sempre.

Siamo l'amore nel vero senso del termine, l'amore vero, sconfinato, quello che a parole è sempre difficile da descrivere ma che ti entra dentro e ti contorce lo stomaco. Siamo l'amore senza filtri, non puro e cristallino, ma macchiato di sangue indelebile.

Siamo fieri perché siamo Ultras, per i nostri valori che non moriranno mai, perché siamo quelli che hanno le palle di parlare in un mondo che perde punti velocemente, un mondo intero contro di noi.

Siamo fieri perché siamo gli ultimi veri romantici.

E quindi, è questo quello che facciamo: viviamo Ultras.