vivere Ultras

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"Principio di partenza: gli Ultras degli stadi non sono né santi, né dei criminali. Né buoni e belli, né sempre e solo dei teppisti [...] Gli Ultras non sono angeli e non sono demoni [...] Gli Ultras sono tutto e il contrario di tutto. Come già sottolineato, di certo non sono tutti dei santi (d'altronde neppure loro hanno mai mostrato il desiderio di essere dipinti così), ma talvolta non sono peggiori di altri soggetti che gravitano nel mondo del calcio"

Pierluigi Spagnolo, I ribelli degli stadi

Essere Ultras non è così semplice. Non basta andare allo stadio tutte le domeniche, come non basta ricordare i testi di tutti i cori.

è la mentalità che fa la differenza tra un normale tifoso e un Ultras, è il comprendere il significato dei cori prima ancora di saperli cantare, è il vedersi tutti come fratelli che, per la propria fede, rimarranno rimarranno schierati sempre dalla stessa parte ribelle.

Ultras non è un modo di essere, è un modo di vivere.

E non si vive Ultras silo la domenica, si vive Ultras tutta la settimana, con l'adrenalina che ti contorce lo stomaco, l'attesa infinita e un voglia di andare a vivere veramente che ti tiene in fibrillazione tutto il tempo, ti costringe a canticchiare quei cori fino al giorno della partita quando, finalmente, si può urlare a squarciagola che noi siamo qui anche quest volta.

Si inizia a vivere Ultras ancora prima di mettere piede in curva, perché anche dalla tribuna si possono iniziare a cogliere i valori fondamentali degli ultimi ribelli.

Perché si, non siamo tutti figli o figlie di capi Ultras che hanno la fortuna di vivere questo mondo ancora prima di nascere. Però lottare per chi si vuol diventare, con tutta la fede che un essere umano può provare per poi raggiungere l'orgoglio finale è senza prezzo.

Quindi anche in tribuna si possono imparare le basi per vivere Ultras, perché i valori e la passione sono talmente grandi che riescono a rompere le mura della curva e uscire da quel settore che fa sognare migliaia di tifosi, riuscendo ad arrivare anche chi è alle prime armi.

E la curva arriverà. Arriverà perché è un bisogno che ti nasce da dentro, l'essere così vicini a quel settore che tanto sogni senza poterci essere veramente dentro. E tu da quel tuo piccolo ritaglio di spazio che ti è stato concesso dentro il tuo stadio vorresti cantare e battere le mani come quegli instancabili omini dipinti tutti con gli stessi colori.

E quando finalmente varchi la soglia della curva scopri che è tutto vero, che non sono solo fantasie di instancabili romantici, che non è solo un miraggio del tuo sogno più grande. Non sono favolette inventate per sentirsi grandi o per impressionare i bambini.
È tutto vero, i cori, i tamburi, le bandiere, l'odore di sigarette e spinelli, il fremito che ti pervade da capo a piedi. È tutto vero.

Tutto questo non si può semplicemente essere, tutti questo si vive, ogni giorno, con la stessa passione sempre.

È questo quello che intendo quando dico di vivere Ultras.

FILOSOFIA ULTRAS // la verità sugli ultimi romanticiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora