Quando giungemmo al falò, notai che eravamo almeno il doppio rispetto alla prima sera. Un palco era stato eretto proprio accanto al fuoco, tutti erano in piedi dinanzi ad esso aspettando chissà cosa.
<<È una serata importante>> sussurrò Winfred alle mie orecchie, indicando il palco.
<<Cosa succede?>> gli chiesi allora, perplessa.
<<Questa sera il piano verrà esposto a tutti i presenti. Il giorno del giudizio sta per arrivare.. Non sei contenta?>> mi chiese Winfred con gli occhi colmi di gioia. No, non lo ero affatto.<<Non proprio. Come puoi concordare con un piano così violento? Cosa ne sarà di Ikaika, Satomi... Kian?!>> risposi agitata.
<<Da quando sei dalla parte di chi accetta questa tratta di schiavi?! Dovresti essere la prima ad odiarli, non ti è bastato il modo in cui il Re ti ha trattata?>> mi chiese allora Winfred.
<<No! Non ha importanza. Penso che sia tutto molto avventato, che vite innocenti continueranno ad essere tolte. C'è ancora possibilità di cambiare, non hai visto come Kian sia cambiato?>> lo imploravo di ascoltarmi, almeno avrebbe potuto parlare con Edmund, a lui avrebbe dato retta.<<Per favore! Cambiare?! Chissà cosa trama nella sua mente! E tu stai cadendo proprio nella sua trappola.. Arae, per favore, diffida! Certa gente non cambia e non cambierà mai, soprattutto non così in fretta>> di nuovo quelle parole mi ferirono.
<<Questo non puoi saperlo per certo, Winfred, vi state abbassando allo stesso livello dei nostri carnefici! Che differenza ci sarà allora, fra voi e loro? Quando innalzerete le vostre armi insanguinate inneggiando alla pace, tutto ciò che vedrete saranno le anime dei morti per mano vostra>> mi sfogai, fui felice di constatare come dinanzi a quei discorsi, non avevo mai dubbi sui miei pensieri ed i miei ideali. Credevo ancora nel cambiamento.<<Sarà, allora cosa dovremmo fare? Regalare rose a tutti e fare discorsi di pace e amore mentre verremo fucilati? È ammirevole il tuo intento, ma non è efficace>> Winfred fremeva, al contrario di Edmund non stimava i miei argomenti, li ripudiava, come se fossero quelli di un folle.
<<Non dovresti mentire, non pensi affatto che i miei pensieri siano da ammirare>> risposi voltandomi, iniziai a cercare mio padre con lo sguardo, desiderosa di interrompere quella discussione spiacevole.<<Vedrai come reagirà il tuo amico, quando scoprirà che Anne è morta... Vedrai come ti guarderà, come sfogherà tutto il suo odio su di te!>> Winfred stava mostrando il peggio di sé, avrei tanto voluto ammonirlo con un ceffone ma mi trattenni.
<<Cosa ti fa pensare che sia morta?>> gli chiesi.
<<Il fatto che lo è. È arrivata la notizia ufficiale proprio questa sera. Vittima di tratta, proprio nel tuo villaggio>> scosse la testa in cenno di disappunto.
In quel momento desiderai andar via di lì, lontano da tutti. Gli avevo appena dato una speranza, e già gli veniva portata via. Come potevo io biasimare il suo odio per l'umanità?!<<Capisci, Arae, tutto questo deve finire. Noctis come Anne continueranno a vivere e donne come te torneranno libere!>> mi strinse le spalle, incitandomi ad unirmi a lui.
In quel momento la folla andò in visibilio, Edmund era salito sul palco.
<<Una settimana, amici, ancora una settimana!>> la gente urlò ancora più forte, Teo ci raggiunse e strinse forte la mano di Winfred.
<<Una nostra amica, ha raggiunto l'obiettivo più alto che potessimo prefiggergi. Sposerà il Re!>> e dopo quella frase, il delirio totale prese il sopravvento, venni spazzata infondo alla coda.
<<Il giorno del matrimonio sarà il giorno della vendetta! Saremo tutti in piazza e sarà allora che inizierà l'attacco>> come finì di parlare, rimasi a bocca aperta nel vedere Hadi salire sul palco, con gli occhi persi e tristi. Alzai il braccio istintivamente, ma ero coperta dalla marea di gente dinanzi a me.
<<Sarò io a darvi il segnale, pugnalando a morte il mio consorte>> disse con un filo di voce, no!
Iniziai a spingere via uomini e Noctis, dovevo raggiungere il palco, dovevo parlarle e impedirle di farlo...
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As the universe, so the soul
Paranormal"L'insieme di incontri mancati ed avvenuti, di scelte sbagliate e giuste nel corso della storia hanno fatto sì che io sia qui oggi in procinto di raccontarvi la mia vita, e che voi siate lì seduti intenti ad ascoltarmi. Sarà vostra la scelta di cont...