Angolo di benvenuto - e siamo alla fine della mia piccola storia, spero possa piacere a qualcuno, io mi sono divertita abbastanza a scriverla :=)
Ted aveva impiegato parecchio tempo per prepararsi e secondo lui non ne era valsa neppure la pena dal momento che si era precipitato fuori vestito come al solito: all'inizio aveva pensato di mettersi qualcosa di elegante ma alla fine - come alcuni amici gli avevano fatto notare - non era il caso di esagerare e aveva optato per la solita divisa scolastica. L'unica cosa su cui non aveva voluto sentire ragione erano i capelli: aveva provato vari incantesimi per assicurarsi che non sembrassero selvaggi come sempre ma aveva appena varcato il portone d'ingresso per ritrovarli ingarbugliati grazie a una folata di di aria gelida. Imbronciato si era deciso ad avviarsi ugualmente verso il cancello, pregando tutti i santi di sua conoscenza - Babbani e non - di non comportarsi da stupido... o almeno non più del solito.
Gli piaceva l'idea di poter uscire con Andromeda, soprattutto perchè erano due anni che mirava a quello, ma non sapeva proprio cosa dire o fare; Ted aveva temuto l'intromissione di Bellatrix ma Cynric gli aveva fatto sapere che le era stato proibito recarsi a Hogsmeade, e con lei erano stati puniti quasi tutti i presenti alla sua brutale aggressione. Di fronte alla minaccia dell'espulsione uno di loro aveva ammesso pubblicamente le proprie colpe, coinvolgendo comunque tutti i suoi complici; il ragazzo non era davvero sorpreso nell'apprendere il coinvolgimento della strega, tuttavia aveva deciso di soprassedere e lasciare che fossero gli insegnanti a punirla. Non sentiva il desiderio di vendetta, anche perchè era sicuro che non sarebbe stato possibile far cambiare idea a gente simile e gli sembrava superfluo sprecare le energie in qualcosa di superfluo.
"Scusa il ritardo, Pix mi ha inseguita per tutti i sotterranei ed è riuscito a rovesciarmi in testa una bacinella d'acqua bollente!" Ted osservò la ragazza, giunta in quel momento: Andromeda era effettivamente in ritardo e pareva infuriata, anche se non sembravano esserci tracce del piccolo incidente di cui aveva parlato. "Sono stata costretta a tornare indietro, sembravo uno Kneazle appena uscito dal bagno. Direi che poss...oh no! Perla! Ti avevo detto di restare in dormitorio!" Ted abbassò lo sguardo: una gatta dal pelo bianco si stava strusciando contro le sue caviglie e sorrise: aveva già visto l'animale alcune volte in compagnia della ragazza e non si aspettava di vederlo lì in quel momento. Senza pensarci la prese in braccio: la gatta si divincolò un po' ma alla fine si calmò e miagolò soddisfatta, lasciandogli addosso parecchi peli.
"Non c'è nessun problema, mi piacciono gli animali ma i miei genitori non hanno mai voluto prendermene uno perchè sostengono che basti io come animale di casa, e non ne serve un altro!" Ted sperò che quella frase servisse a rompere il ghiaccio: di colpo gli sembrava essenziale trovare qualcosa di cui parlare così mentre si avviavano verso Hogsmeade cominciò a raccontarle alcuni aneddoti sull'insegnante di Divinazione. A lui quella materia non piaceva molto, tuttavia quasi tutti i suoi amici l'avevano scelta e si era adeguato: il professore era ormai decrepito, tuttavia si vantava spesso delle sue doti di Veggente, sostenendo di essere un genio dello studio delle viscere degli uccelli e della lettura della sfera di cristallo. "E così quando mi ha chiesto quello che vedevo in quella stupida palla di vetro, io ho detto: professore, mi sembra che abbia degli animaletti nella barba, dovrebbe tagliarsela per risolvere il problema! E mi ha cacciato!"
Tra un aneddoto e l'altro i due risero sino all'arrivo al villaggio mentre la gatta non accennava a scendere dalle braccia del ragazzo, soddisfatta com'era della comodità di viaggiare; c'erano meno studenti del solito a Hogsmeade perchè molti suoi compagni avevano preferito rimanere a scuola a studiare, cosa che avrebbe fatto persino lui se non avesse avuto una piacevole alternativa. Il giorno scivolò via molto in fretta: un paio di volte Ted aveva avuto l'impressione che Lucius Malfoy e Narcissa fossero sempre nelle loro vicinanze, tuttavia in un modo o nell'altro erano sempre riusciti a far perdere le loro tracce tra una visita a Mondomago e i vari negozi di libri. "Nessuna delle mie sorelle entrerebbe qui, neppure sotto tortura", aveva assicurato Andromeda mentre si aggiravano tra i vari scaffali di una libreria dall'aspetto molto antico. C'erano molti testi importanti e il proprietario li trattenne più volte con storie di vita vissuta e di clienti strani che giungevano da lontano.
Il sole era rapidamente sparito e la neve aveva ripreso a cadere proprio mentre giungevano nei pressi del cancello di Hogwarts; Ted avrebbe voluto precipitarsi a cena dal momento che non aveva mangiato niente a pranzo a causa della tensione, tuttavia subito dopo aver varcato il portone d'ingresso si imbatterono in alcuni studenti tra cui spiccava Bellatrix. Ted avrebbe preferito evitare un incontro ma non potè sottrarsi allo sguardo infuriato della strega: gli sarebbe piaciuto prenderla in giro - a volte lo aveva fatto, con conseguenze poco piacevoli per entrambi - ma non riteneva fosse il caso di aprire nuovamente le ostilità, soprattutto con Andromeda presente.
"Non sei capace di camminare da sola che ti fai tenere la mano da lui? Ti sei indebolita parecchio a quanto vedo..." Le parole di Bellatrix suscitarono alcune risatine nel gruppo di studenti ma Ted rimase sorpreso quando Andromeda, sfidando a viso aperto la sorella, lo prese addirittura sottobraccio e gli parlò come se non avesse sentito neppure una parola. "Su forza, devi accompagnarmi a cena come mi hai promesso... l'aria della Sala Grande sarà migliore di questa puzzolente che aleggia nell'atrio..."
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When ice meets fire
FanfictionTed scoccò un'occhiataccia al biondo Cynric, sperando che quegli assurdi capelli lunghi che aveva prendessero vita e lo strangolassero. "Sei troppo disfattista, Cyn. Non mi incoraggi mai, e ti chiami mio amico!" Il ragazzo allargò le braccia in modo...