CAPITOLO 12

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Usciamo dal bar e ci dirigiamo alla fermata dell'autobus, prima di salire uno a uno abbracciano sara e io come sempre sono l'ultima, mentre ci abbracciamo mi sussurra all'orecchio: parlaci immediatamente e poi avvisami. Annuisco e raggiungo gli altri sul pullman.
Dopo essere arrivati a casa abbiamo mangiato e siamo andati nel letto per prepararci alla giornata di domani, ma io non riesco a chiudere occhio mi continuo a rigirare nel letto, guardo la sveglia che segna le tre, mi alzo dal letto prendo una felpa e mi dirigo fuori in veranda cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare nessuno.
Mi sdraio sull'amaca, metto le cuffiette e faccio partire la playlist.
Nel mentre ascolto Fumo Ancora di Mostro e Ultimo mi sento sfilare la cuffietta da un orecchio e quando mi giro mi ritrovo Thomas in piedi davanti a me.
Thomas: posso sdraiarmi accanto a te?
Rachele: c-certo.
Si sdraia e poi si metta la cuffietta e io faccio ripartire la musica.
Thomas: è molto bella come canzone.
Rachele: già... comunque volevo parlarti.
Thomas: dimmi.
Mi giro sul fianco per guardarlo meglio e subito inchiodo i miei occhi nei suoi.
Rachele: questa situazione mi sta distruggendo, non riesco a fare finta di niente, mi manchi, e ho bisogno di te. Però come amico perché voglio andarci piano.
Thomas: speravo che me lo dicessi, perché anche tu mi manchi e non sarei riuscito a reggere ancora per molto.
Rachele: amici?
Thomas: amici.
E ci abbracciamo, mi mancavano i suoi abbracci, mi mancavano le sue braccia che stringono il mio corpo, mi mancava il suo calore, mi mancava lui.
Ci allontaniamo di poco, e ci fissiamo negli occhi per un tempo indefinito e senza pensarci le mie labbra sono contro le sue e in questo momento i miei buoni propositi di andarci lentamente vanno in fumo.
Mi mancava questa sensazione e credo che mancasse anche a lui perché non mi lascia respirare neanche un secondo.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e come se fosse tutto normale appoggio la mia testa sul suo petto e lui mi con un braccio mi cinge la vita è in questo momento vorrei fermare il tempo, in questo preciso istante.
Thomas: per fortuna che dovevamo restare amici.
Rachele: già...ma ti prego facciamo con calma e non diciamo a nessuno quello che è successo stasera.
Thomas: tranquilla, capisco.
Rachele: mi sei mancato.
Thomas: anche tu.
Ritorniamo in casa intorno alle quattro e mezza, prima di entrare in camera mi prende per i fianchi e mi appoggia delicatamente al muro per poi posare le sue labbra sulle mie, istintivamente allaccio le mie mani dientro la sua nuca e lo spingo verso di me, il bacio inizia a farsi più intenso e passionale e non so con quale forza lo allontano leggermente da me, per poi guardarlo di nuovo nei occhi che hanno preso uno strano luccichio.
Rachele: dobbiamo andare a dormire.
Thomas: hai ragione.
Entriamo in stanza e mi sistemo nel letto ma ci metto un pò per addormentarmi, non riesco ancora a realizzare che io e Thomas ci siamo baciati e stiamo di nuovo insieme, mi è mancato tutto questo è per la prima volta dopo tanto tempo posso dire di essere di nuovo felice e questa volta per davvero.

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Eccomi ritornata con un nuovo capitolo spero che vi piaccia

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