capitolo due

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no tesoro, non ho idea di chi sia questo ragazzo, ma è davvero molto carino.
Non mi aspettavo assolutamente una risposta del genere, non tanto per il fatto che trovi molto carino un ragazzo che potrebbe essere suo figlio, ma perché non ha idea di chi sia.
Non posso credere di aver fatto una foto con qualcuno senza nemmeno ricordarmi il suo volto, e soprattutto senza averne parlato con mia madre, il che è molto grave.
Vado verso il bagno e mi sciacquo il viso, poi prendo la spazzola e iniziò a strigare l'ammasso di capelli biondi che mi ricoprono la testa.
Metto un filo di matita appena attorno agli occhi e qualche passata di mascara.
Infine applico un lip gloss color caramello sulle labbra, talmente buono che la maggior parte delle volte non dura due minuti che già me lo sono leccato via tutto.
Quando mi sento stressata curare me stessa é l'unica cosa che mi rilassa, insieme ad una tazza di the caldo e una coperta morbida.
Torno in cucina e sento il telefono squillare.
Avvicinandomi capisco che si é incastrato nello spazio tra il muro ed il divano e infilo in profondità la mano con la speranza di riuscire a prenderlo prima che smetta di squillare.
Appena riesco ad afferarlo il cellulare smette di emettere quel suono fastidioso e noto subito le dodici chiamate perse da parte di Veronica.
Provo a richiamarla e risponde dopo pochi secondi.
-MI SPIEGHI DOVE SEI?- grida Veronica trapassandomi un timpano.
-a casa, perché?- chiedo quasi stordita.
-perché? forse oggi é il primo giorno di registrazione del film in cui tu sei la protagonista e dovevamo iniziare un'ora fa ma l'attrice principale, ovvero tu, sembra essere sparita dalla faccia della terra- afferma con un tono fastidiosamente sarcastico.
-oddio Veronica mi dispiace, non so come ho fatto ha scordarlo- dico camminando velocemente verso camera mia.
Prendo un jeans e una maglietta mentre cerco di tenere il telefono, ancora in chiamata, tra la spalla e l'orecchio sinistro.
-quindi pensi di riuscire ad arrivare o dobbiamo trovare qualcuno che ti sostituisca?- chiede turbata Veronica.
-arrivo subito- stacco il telefono e lo metto frettolosamente dentro la borsa, poi prendo le chiavi di casa e mi incammino verso lo studio di registrazione.
Arrivata Veronica mi accoglie con un abbraccio.
-scusami se sono stata dura con te- dice sistemandosi i capelli.
-tranquilla è colpa mia, non dovevo dimenticare una cosa così importante- sorrido.
Ad un certo punto sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, una mano quasi familiare, con delle unghie perfette e delle dita affusolate.

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