capitolo cinque

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Arrivati appoggio la borsa vicino allo stesso tavolo in cui, per quanto mi ha detto Cole, eravamo seduti ieri.
Una cameriera dall'aspetto goffo e trasandato facendosi spazio tra i tavoli si avvicina a noi per prendere l'ordinazione.
-ti sentì meglio tesoro?- mi chiede la cameriera dandomi una lieve carezza sulla guancia sinistra.
-molto meglio grazie- dichiaro fingendo un sorriso.
Non andava meglio, le tempie continuavano a pulsarmi dal primo momento del mio risveglio, continuavo a ripensare alla strana reazione di Cole e non sono ancora in grado di darmi una valida giustificazione, quindi ho deciso che ne parlerò con lui quanto l'atmosfera sarà tornata calma e priva di tensione.
-cosa volete ordinare?- domando la cameriera tirando fuori una penna bianca dal taschino della maglietta.
-due spremute d'arancia- afferma Cole chiedendomi conferma con lo sguardo.
La cameriera si allontana sempre in modo goffo e non posso far a meno di ridere.
-il suo grosso culo vacillante ti fa così tanto ridere?- chiede Cole serio.
Mi ricompongo velocemente e tengo lo sguardo verso il basso, non ho intenzione di perdere di vista il mio obiettivo, devo capire perché ha reagito in quel modo.
-da quanto abiti in Italia?- mi domanda Cole mentre la cameriera ci porge le due spremute.
-più o meno un annetto, mi sono trasferita perché, beh insomma, dovevo girare il film e quindi mi sono trasferita, almeno credo- dico confusa, roteando lentamente la cannuccia colorata nel bicchiere.
-tutto bene?- chiede Cole avvicinandosi.
-si, cioè no, vorrei sapere tanto perché hai reagito così quando ho nominato mia madre- dichiaro timidamente.
-perché é una donna spregevole, merita di bruciare all'inferno- rimango pietrificata da quelle orrende parole, che mi colpiscono come una freccia infuocata dritta al cuore.
La mia reazione non è immediata, sono senza parole, come si permette di parlare così dell'unica persona che mi ha sempre sostenuta, senza nemmeno averla conosciuta.
-non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere, tu non conosci mia madre e non sai quanto é stata dolce con me per tutta la vita- affermo senza alzare troppo il tono della voce.
-CONOSCO FIN TROPPO BENE TUA MADRE- grida Cole alzandosi in piedi e rovesciandomi involontariamente la sua spremuta sulla maglietta.

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