2. Let her go 👨‍👩‍👧

47 4 25
                                    

Eccoci con la seconda recensione!

Passiamo subito alla storia!

Titolo: Let her go

Genere: Narrativa generale

Autore: ChiaraRossi925

Stato storia: In corso

Numero capitoli letti: 29/29

1. Titolo, copertina, sinossi:

Il titolo è sicuramente attinente alla storia, anche se ci lascia pensare male sul finale (😢). Devo dire che leggendo la trama ho avuto qualche dubbio perché di solito non mi piacciono le storie con tematiche come la morte e la perdita. Diciamo che, sopratutto quando leggo, preferisco un po' di leggerezza. Leggendo però la storia, che ho portato a termine in poco più
di un pomeriggio, la pesantezza di questo tema non si sente per nulla. La storia scorre fluida e leggibile, nonostante il dolore della perdita sia sempre lì, tra le righe.

La trama, al di là del tema che può piacere o non piacere, è ben scritta e ci dà una panoramica generale della storia, senza svelare troppo.

La copertina è carina, quello che non mi è piaciuto è la frase che riporti su, che esprime essenzialmente la visione che Bridget ha della storia. Ma secondo me è riduttivo limitarsi a questo. Voglio dire, la storia parla di scomparsa, di dolore, di rimpianti e rimorsi, sensi di colpa e sì anche di speranza, ma c'è anche tutto il resto, mentre tu ci riporti solamente il punto di vista di Bridget. Io, fossi in te, la sostituirei con una frase presa dalla sinossi. Adesso non ricordo le parole esatte, ma dove dici che la perdita unisce le persone, ma a volte le divide anche. Secondo me questa frase è molto più attinente, perché al di là del finale e di Lily la storia parla principalmente del percorso di rinascita di una coppia che si è vista strappare una figlia in uno dei modi forse più brutali. Senza strappartela davvero, senza lasciarti una tomba su cui piangere e la possibilità di rassegnarti e di andare avanti, lasciandoti costantemente legato al filo della speranza che può stringersi al collo come un cappio da un momento all'altro. E di fronte a questo dolore indicibile, Bridget e Nick si dividono: uno corre troppo veloce, gettandosi a capofitto in una nuova vita per dimenticare, l'altra si ferma, mette in stand by la sua vita aggrappandosi all'illusione che un giorno sua figlia possa tornare e la sua vita possa ricominciare. Entrambi in un modo o nell'altro non affrontano la perdita ed è questo viaggio che li metterà di fronte alla realtà, indipendentemente dal finale, indipentemente dal loro futuro come coppia.

Il libro è tutto questo e quella frase esprime solo una minuscola porzione di tutto ciò.

2. Grammatica

Non c'è nulla di così grave da rendere la lettura intollerabile, ma qualcosa l'ho trovato.

Non sempre, ma spesso utilizzi l'indicativo al posto del congiuntivo.
Ti riporto alcuni esempi:

- "Ma che vuoi che me ne frega!" È corretto "che me ne FREGHI!".

- "E nonostante Nick continuò a guardare la strada, riuscì a sentire i suoi occhi [...]". È corretto "nonostante Nick CONTINUASSE".

- "Ma invece di rivelarle a cosa Nick si stava riferendo". È corretto "si STESSE riferendo".

- "Con la porta del frigorifero aperto, osservava il suo interno senza neanche riuscire a decidere cosa voleva mangiare". È corretto "cosa VOLESSE mangiare".

A volte utilizzi gli invece di loro. Ricorda che gli è singolare, loro plurale.
Ti riporto qualche esempio:

- O forse perché il loro cuore gli diceva che in realtà non avevano altra scelta [...]

RECENSIONI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora