3. Cronaca di un matrimonio 👰

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Ultima storia della prima lista e sicuramente una delle migliori che abbia mai letto! Ma possiamo alla recensione!

Titolo: Cronaca di un matrimonio

Autore: Correntecontro

Genere: Narrativa storica

Stato storia: In corso

Numero capitoli letti: 14/14

1. Titolo, copertina, sinossi:

Il titolo mi sembra perfetto per la trama. La copertina è un semplice sfondo arancione con il titolo in blu e una fascia sempre blu dove è riportata una frase. Potrebbe sembrare noiosa o troppo semplice, ma a me onestamente è piaciuta perché sembra proprio quella di un classico ottocentesco, elegante e ricercata e rispecchia lo spirito della storia.
La trama è ben scritta, semplice, intrigante e incisiva, arriva dritto al punto insomma.

2. Grammatica:

La grammatica è davvero impeccabile, non ci sono praticamente errori se non qualcuno di battitura come la mancanza di spazio tra la virgola e la parola successiva oppure due parole consecutive attaccate insieme. Solo una volta ho trovato una virgola che separava soggetto e predicato. Te lo riporto:

"Così ero circondata: ai lati Carlotta e Messer, cicalavano tra loro [...]"

Sono comunque errori sporadici che non sono indice di mancanza di conoscenza ma semplicemente di distrazione. Complimenti per l'ottimo lavoro!

3. Stile:

Lo stile è scorrevolissimo e per nulla pesante. Le descrizioni sono strabilianti, i dialoghi altrettanto. Quello che mi ha fatto brillare gli occhi è il lessico eccellente, talvolta ero rapita dal linguaggio molto più che dagli eventi. Complimenti di nuovo!

Personaggi:

I personaggi sono tutti ben delineati e psicologicamente approfonditi, nonostante tutto sia visto dal punto di vista della piccola Perla. Inutile dire che quest'ultima è il mio personaggio preferito. Racconta gli eventi del suo tempo con quel misto di ingenuità e ironia che da una parte ci mostra abitudini e costumi seicenteschi e dall'altra ce li fa vedere attraverso la mentalità di una bambina che si avvicina molto più alla nostra che a quella di quel periodo. Per intenderci, è ovvio che alcuni costumi e convenzioni di quel periodo a noi ci paiono assurdi e nella maggior parte dei casi Perla riusciva ad esprimere al meglio le sensazioni che una ragazza dei nostri giorni prova di fronte a questi racconti. Perla si alterna continuamente tra la bambina del Barocco che scopre con ingenuità il suo mondo e ragazza del ventunesimo secolo che osserva con ironia e divertimento costumi ormai passati. E nessuna di queste sue parti vince davvero sull'altra. Eccellente!

Gli altri personaggi, nei quali per cause maggiori possiamo forse  immedesimarci un po' meno (coff coff Carlotta coff coff), risultano comunque perfettamente integrati al contesto nel quale si muovono e agiscono e quindi non risultano né ridicoli né fuori luogo.

5. Originalità:

L'originalità del testo risiede sicuramente nel fatto che a narrare la storia non è la diretta interessata, Carlotta appunto, ma Perla che, attraverso un diario indirizzato ad un'amica immaginaria, la fedele Penelope (la moglie di Ulisse sì, meraviglioso anche questo!), decide di riempire le ore vuote di noia che ha a disposizione da quando la sorella è impegnata nei preparativi del matrimonio riportando tutto l'iter matrimoniale di quel periodo, forte della convinzione che tutto quello un giorno toccherà anche a lei.

Parere personale:

Ho amato fortemente questa storia perché più che una cronaca matrimoniale è il ritratto di un'epoca. Il Barocco è sinonimo di eccesso, teatralità e l'opera è infatti un enorme palcoscenico dove i personaggi sono chiamati a recitate il loro ruolo. Persino il saluto dal balcone, parte fondamentale del corteggiamento, diventa uno sketch teatrale dove Perla è costretta a recitare quasi a memoria una serie di apprezzamenti stereotipati nei confronti di Messer Alberto.

E chi si sottrae al suo ruolo viene rifiutato e malvisto. Basti pensare a Perla, costantemente bacchettata dal suo insegnante, o lo stesso Messer Alberto quando si presenta "leggermente" brillo al primo incontro con Carlotta dopo un ritardo pazzesco.

Sono tutti incasellati nei loro ruoli prestabiliti in una società che si rivela essenzialmente inconsistente. Tutto fumo e niente arrosto, per intenderci. I matrimonio sono veri e propri contratti d'affari firmati dai rispettivi capofamiglia e innamorarsi del proprio marito diventa non solo poco probabile ma addirittura sinonimo di rozzezza, di mancanza di nobiltà interiore. Tutti i sentimenti sono in effetti immorali. Anche il ferrato corteggiamento, fondamentale nell'iter matrimoniale, svanisce istantaneamente nel momento in cui viene celebrato il matrimonio e l'uomo è troppo preso dai suoi impegni per dedicare attenzioni alla moglie. Ed è qui che interviene il cicisbeo.

Quest'opera insomma è molto più che una cronaca matrimoniale, c'è tutto: la posizione delle donne, l'opinione che si aveva degli ebrei, il tutto arricchito da note a fine capitolo estremamente rivelatrici.

Consiglio questa storia a tutti quelli che hanno voglia di un buon romanzo storico, ben scritto ed estremamente accurato.

Autrice, tra le note ho letto che sei stata contattata da una casa editrice. Confesso che mi dispiacerebbe non poter più leggere la tua opera su Wattpad, ma ti auguro di riuscire davvero in quest'impresa perché la tua opera lo merita davvero!

Bene, e con questo è finita la prima lista. Vi aspetto a breve con l'apertura della mia seconda lista!

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