Nome: RomBones
Età: a una signora non si chiede, specialmente dopo che ha passato gli -enta e sta arrivando agli -anta
Sesso: a volte, ma non mi sembra il caso di approfondire questo aspetto della mia vita privata
Stato: solido, liquido e gassoso
Provenienza: divano
Istruzione e formazione: dalle elementari ad oggi ho letto. Ho letto tutto quello che mi passava sotto gli occhi, comprese le insegne per strada mentre ero in macchina e persino le etichette dello shampoo mentre ero in bagno... Avanti, ammettetelo! Lo fate anche voi quando vi dimenticate di portarvi dietro il libro e il telefono è in ricarica.
Il mio primo libro in assoluto è stato "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie. È stato amore a prima vista. Una lettura che mi ha segnato negli anni a venire, facendomi amare il genere giallo con tutte le sue sfumature, thriller, noir, mistero, legal thriller, medical thriller.
Poi, tra i libri leggermente impolverati su una vecchia libreria che avevamo in casa, ho trovato due romanzi rosa, due di numero, che non so nemmeno chi li avesse comprati (probabilmente mio padre li aveva ricevuti in regalo acquistando un qualche giornale). E lì ho scoperto l'amore. Un tipo di amore diverso dal colpo di fulmine con la Christie. L'amore che ti fa palpitare il cuore, quello che ti insegna che al mondo esiste una persona che ti completa (giusto per citare Jerry Maguire), e che mi ha resa la folle illusa romantica che sono oggi.
Ho divorato quei due libri, leggendoli e rileggendoli, fino a notte fonda, ho sognato di esserne la protagonista e di incontrare, un giorno, un uomo alto, aitante, moro, affascinante, che mi avrebbe fatto sua nello stesso modo rude e passionale che leggevo tra quelle pagine.
Giusto per la cronaca, mio marito è un nerd, ma così nerd, che potrebbe benissimo essere amico di Sheldon Cooper.
A scuola ho scoperto due degli autori classici migliori di tutti i tempi: Shakespeare e Petrarca... Ed è così che mi sono innamorata per la terza volta. Ma questo era un amore puro, maturo, leale, non trasognato. La donna era donna, fatta di carne e ossa, non una conquista. L'uomo provava sentimenti, il tormento, la passione, l'invidia, la vendetta. Saper scrivere di queste cose a quei tempi ha reso, secondo me, grandi questi uomini.
Il mio scrittore preferito in assoluto è Giorgio Faletti, un uomo a volte troppo discusso o criticato; ma quando ho letto "Io uccido" senza aspettarmi assolutamente niente, ho trovato invece tutto. La semplicità, la suspense, la trama. Quell'uomo è riuscito a sorprendermi proprio perché non mi aspettavo niente di simile. Aveva una sensibilità che in pochi scrittori ho riscontrato, e ancora oggi rimpiango il fatto che abbia dovuto lasciarci così presto. Ancora oggi penso a quanto ancora avrebbe potuto darci. È anche grazie a lui che mi sono avvicinata al genere paranormale: il mistero, l'irreale, il sottile confine tra ciò che sai che è vero o ciò che non lo è... O forse credi di sapere cosa sia reale e invece non lo è?
All'università ho scoperto i manga... E che volete, da me le fumetterie non esistevano... E soprattutto ho scoperto che i cartoni animati con cui ero cresciuta in realtà erano tratti da manga. Mi si è aperto un mondo.
Abbandonando così la mia infanzia e pubertà e adolescenza e giovinezza ed è meglio che smetta... Arriviamo agli anni in cui ho scoperto il fantasy: probabilmente la colpa è di Tolkien, ma come resistere al fascino di possedere un anello per domarli tutti, trovarli, ghermirli e nel buio incatenarli? Chi non sognerebbe tutto questo potere? Io sì!
Esperienza professionale: ovviamente non ho ottenuto tutto il potere promesso dall'Unico, anche perché quel deficiente di Frodo l'ha buttato nel Monte Fato. Così ho dovuto ingegnarmi per guadagnarmi da vivere fino ad ora, ma credo di aver sbagliato qualche calcolo, perché sono finita per iscrivermi su Wattpad.
Dopo aver illuso la parte più romantica (lavorativamente parlando) di me con, non una, ma ben due lauree in fisica, ho deciso di fare l'adulta ed entrare a far parte del mondo del lavoro.
Ma il mondo del lavoro mi ha sbattuto la porta in faccia... Beh, forse più di una... Ma il bello è che sono ancora qui (ora potete scegliere voi la citazione che preferite, o Vasco Rossi o Claudio Baglioni) e non mi arrendo... E non mi stanco, io no che non mi stanco, non mi stanco... Ok, smetto di cantare...
Perciò, dopo aver fatto ripetizioni ad adolescenti che avrebbero preferito giocare con la Play Station piuttosto che stare con me, se non fossero stati costretti dai genitori, dopo aver portato a spasso, giorno dopo giorno, un batuffolo di pelo con gli occhioni a palla, rischiando di essere morsa al parco dai suoi amichetti grandi quattro volte lui, dopo tutto questo, ho intrapreso la carriera di scrittrice, redattrice, correttrice di bozze e promoter. E tutto grazie a Wattpad.
Sport: yoga... Non ridete, il CONI ci sta lavorando per accreditarlo come sport
Lingua: una, la mia, rosa, umida, con milioni di papille
Competenze digitali: dieci dita tutte funzionanti, anche se ultimamente gli smartphone ci portano ad usare sempre maggiormente e solo i pollici
Progetti: diventare una grande scrittrice come Jane Austene o Ernest Hemingway.
Pubblicazioni: in ordine cronologico, "La scelta difficile", "Se sapessi la verità", "DupleX 3 = 2", "Le mille lumache in una notte", "Ipse dixit?"
Sottopongo il mio curriculum alla vostra rivista e mi auguro che prendiate in considerazione la mia candidatura.
In attesa di un vostro gentile e sollecito riscontro, vi porgo cordiali saluti.
STAI LEGGENDO
Le mille lumache in una notte
RandomRaccolta di testi partecipanti al contest-non contest "Pericolo! Attraversamento lumache" di @PMillerEunaNotte In copertina: immagine reperita da google.