4A - Il Senso della Vita

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Tanto tempo fa, in una aiuola lontana lontana, le sedici divinità Lumha si trasformarono in corpi celesti per salvare la vita a due giovani innamorati.*

Col passare dei secoli però, Triqon, divinità Lumha dei Sogni ad Occhi Aperti, si accorse che ogni notte, guardando verso la Terra, immaginava di tornarvici e poter mangiare ancora qualche foglia di quella gustosissima iceberg, coltivata a Fagnano Olona, in provincia di Varese.

Una sera era disteso placidamente sul bordo del Cielo, con lo sguardo sognante rivolto verso il basso. Lasciandosi andare ai ricordi e all'immaginazione, sospirò.

Prizin, divinità Lumha della Cordialità che era acchiocciato accanto a lui, accorgendosi del suo disagio, gli chiese: «Cosa ti affligge, fratello?»

«È molto tempo ormai che siamo qui in Cielo. Non pensi mai a fare qualcosa d'altro?»

«Cosa ti aggraderebbe fare?» si incuriosì.

«Un viaggio, forse» azzardò Triqon: «Andare da qualche altra parte, magari sulla Terra! Scoprire cosa c'è nel Mondo!» Sollevò il collo e le antenne: «E se ci fossero altri come noi? Non vorresti sapere se esiste la divinità Lumha del Senso della Vita

A quelle parole Prizin si animò, condividendo il desiderio di suo fratello: «D'accordo, Triqon, intraprenderemo un viaggio, tutti assieme! E cercheremo il Senso della Vita!» Detto questo, si congedò da lui e si apprestò, lentamente, a raggiungere le dimore delle altre divinità per avvertirle.

Lungo il cammino incontrò Piergualtiera, divinità Lumha della Smemoratezza, e la ragguagliò sull'accaduto; questa si dimostrò così entusiasta che decise di assumersi il compito di chiamare a raccolta alcuni dei suoi fratelli.

Il primo che incontrò fu Sterix, divinità Lumha della Musica Dodecafonica, ma quando dovette spiegargli il motivo del viaggio si accorse di averlo dimenticato: «Perché dobbiamo trovare il Senso... il Senso... Era una cosa importante, lo so...» non riusciva proprio a ricordarlo.

Ma Sterix le venne in aiuto, affermando: «Non preoccuparti, sorella, se è una cosa importante, può trattarsi solo del Senso del Ritmo!» e si avviò impaziente verso l'atrio del palazzo.

A quel punto Piergualtiera raggiunse Gunal, divinità Lumha della Convenienza nei Supermercati, che si trovava in compagnia del più giovane di loro, Clobi, che governava la Sufficienza in Tutte le Materie.

«Dove stai andando, Piergualtiera?» le chiese sua sorella.

«Piano, piano! Dobbiamo partire per un viaggio! Dobbiamo trovare... un Senso!» Ma ancora non ricordava quale.

Clobi chinò il capo, mortificato, come se si fosse sentito la causa di quella strana frenesia che aveva colpito la sorella: «Hai ragione, credo che dobbiamo trovare il Senso di Responsabilità».

«Mmm... No...» Piergualtiera era abbastanza sicura che non si trattasse di questo: «Triqon dice che è qualcosa di grande!»

«Oh, beh, allora può essere solo il Senso Pratico. Forza, muoviamoci lentamente e partiamo!» li incoraggiò Gunal in modo spiccio.

Ma Piergualtiera aveva ancora qualcuno da avvisare e lasciò che si incamminassero nella direzione opposta alla sua. Bussò così alla porta di Quarix, dedita alla Tolleranza alle Chiamate dei Call Center: questa le venne ad aprire con un telefono in bocca, senza nemmeno smettere di mugugnare risposte automatiche e regolari all'operatore che si trovava all'altro capo della linea.

Cercò di spiegarle l'urgenza del viaggio, ma sua sorella si rifiutò, per paura di trovare la divinità Lumha del Senso di Colpa: non avrebbe mai voluto riattaccare il telefono a quel disgraziato sottopagato e poi fare i conti con il suo nuovo fratello.

Piergualtiera ci rinunciò, recandosi quindi a casa di Zovil, divinità della Fantasia Erotica, ma, per paura di quello che avrebbe potuto vedere lì dentro, si limitò a parlargli attraverso la tenda: «Fidati, Zovil! Potrebbe essere la volta buona che trovi il Senso del Pudore

Il fratello però non ne volle sapere, perché altrimenti non avrebbe avuto idea di dove riporre frustini e completini in latex.

Un po' demoralizzata, Piergualtiera tornò verso il palazzo principale, dove si stavano riunendo le altre divinità. Gubin, che si occupava della Puntualità e del Ritardo, la ammonì appena la vide: «Che fine avevi fatto? Sei già in anticipo! Se non ti affretti a rallentare, saremo costretti a lasciarti venire con noi!»

Mentre si avvicinavano agli altri, si accorsero che Norva e Loloc, rispettivamente divinità Lumha della Street Art e del Cattivo Gusto in Fatto di Baffi, stavano litigando.

«Perché io non posso venire con voi?» chiedeva Loloc.

«Perché stiamo andando a cercare il Senso dell'Estetica e tu non potrai mai conoscerlo, fratello».

Loloc si lisciò con la bava i baffi cinesi lunghi e sottili, cercando di assumere un'aria quanto più contrariata possibile: non era d'accordo con quella decisione e promise che un giorno si sarebbe vendicato di quell'offesa... Avrebbe fatto un macello!

Trabin, divinità Lumha del Senso dell'Orientamento, si fece avanti: «Dunque, a naso...»

Nel sentire quelle parole, Sabir si raddrizzò meglio fuori dal suo guscio: «Perdonami, fratello, ma quello direi che è di mia competenza, in quanto divinità dell'Olfatto».

Trabin arrossì leggermente e conciliò: «Giusto, fratello. Quello che volevo dire è che non possiamo procedere a tentoni...»

Mevgal, divinità del Tatto, si schiarì la voce, attirando la sua attenzione: «Siamo Lumha... Abbiamo un solo piede: dobbiamo procedere a tentoni!»

Prizin si accorse che gli animi si stavano scaldando e fece un passo avanti: «Hai ragione, cara sorella. Eppure sono convinto che nostro fratello Trabin sarà in grado di guidarci in questo viaggio».

Lipon, divinità Lumha del Libero Arbitrio, si mosse irrequieto attorno a loro, lasciando una piccola scia bavosa tra le stelle: «Ma non siamo costretti a seguirlo, giusto? Se volessimo potremmo partire da soli, speranzosi di affrontare un cammino che ci possa condurre a un Senso di Avventura

Triqon osservò i suoi fratelli e le sue sorelle discutere al centro del palazzo e cominciò a sognare il momento in cui ognuno di loro avrebbe trovato quello che cercava.

Tripon, suo fratello gemello e divinità del Sesto Senso, gli si affiancò mestamente: «Credi davvero che sia necessario intraprendere questo viaggio?»

Triqon lo guardò, come se si fosse appena risvegliato: «Certo, fratello! Non possiamo essere soli in questo universo!»

Tripon mugunò: «Alcuni non hanno voluto seguirci, altri discutono sul da farsi, e non mi è piaciuta affatto la faccia di Loloc... Non vorrei avere brutte sorprese al nostro rientro».

Quelle parole riuscirono a corrucciare l'espressione del gemello: «Hai per caso un brutto presentimento?»

L'altro scosse la testa: «No, ma qualcosa mi dice che potremmo fallire. Potrebbe essere un viaggio senza fine, o peggio ancora, se giungesse alla fine, potrebbe rivelarsi inutile. Ci hai pensato, Triqon?»

Gli sorrise rassicurante: «Posso già immaginarlo: se il viaggio non avrà mai fine, l'avrò comunque intrapreso e avrò affrontato zolle e fusti e piogge e calure; se dovessi rimanere qui in Cielo, avrei sempre questo desiderio nell'animo e mi chiederei continuamente come sarebbe stato».

«D'accordo» convenne l'altro: «Ma se invece fallissi? Come staresti se alla fine di tutto non trovassi il Senso della Vita?»

«Posso vedere anche questo: sarei felice, perché avrei comunque trovato la Vita».


* Per conoscere le origini dell'Oroscopo Lumha, si faccia riferimento alla storiografia pubblicata da @PMillerEunaNotte al seguente link: https://www.wattpad.com/673619077-oroscopo-lumha-2019-segno-per-segno-l%27oroscopo



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