<<Ragazze è ora di andar a scuola!>> la voce di mia madre fece sobbalzare entrambe <<Si ora scendiamo>> dissi parecchio intontita. Non appena mi voltai notai Kate che si stiracchiava e sorrisi notando la sua espressione devastata <<Buongiorno scema>> <<Buongiorno a te stupida>> ci demmo un bacio, per poi andare sotto la doccia <<Giada>> <<Che c'è?>> <<Posso mettere qualcosa di tuo?>> <<Si certo. Ma come facciamo per il tuo zaino?>> <<Tranquilla ieri dissi a mia madre di portarlo qui prima di andar a lavoro!>> <<Perfetto>> uscii dalla doccia e tornai in camera <<Il bagno è tutto tuo! Prego...>> sorrise e filò in bagno, ed io nel frattempo, mi vestii. Dopo esserci sistemate ci avviammo al solito Bar per far colazione con le altre del nostro gruppo <<Quindi alla fine Tom si è addolcito no?>> <<Si... che culo!>> <<Comunque mi sono divertita un casino. Giuro!>> <<A chi lo dici.... È assolutamente da rifare>> ridemmo come stupide ripensando alla serata passata insieme per poi entrare nel bar <<Buongiorno bellezzeee>> esclamai <<Oh oh eccole! Finalmente... Ma che fine avete fatto ieri?>> Kate mi guardò e quasi non scoppiò a ridere <<Niente ieri in pratica non sono riuscita ad avvisarvi che mio padre mi ha sequestrato il cellulare>> <<Ah ecco perchè non rispondevi. Cazzo mi hai fatta preoccupare>> affermò Ana <<Scusami...>> <<Tranquilla>> nel frattempo arrivò il caffè che Kate aveva ordinato poco prima, pur di allontanarsi e non ridere sulla risposta che avrei dato ad Ana <<Allora ragazze... Pronte per il compito?>> disse Lusy mentre io, Kate ed Ana ci guardammo perse <<Cazzo è vero!>> Kate si alzò di scatto <<Andiamo a ripetere!>> cominciai a ridere << Cosa ridi cretina! Muoviti>> <<Ma quanto sei scema! Secondo te, adesso riusciresti a ripetere un capitolo intero?>> <<Uffa... E adesso che si fa?>> <<Si copia??>> disse Ana con fare buffo <<Forza andiamo, è tardi>> dopo essere entrate e aver preso posto, la prof consegnò i compiti <<Allora ragazze avete 2ore a disposizione, per cui non consegnate di fretta e leggete attentamente>> annuimmo tutti <<Go!>> cominciammo così a leggere le consegne e per fortuna non trovai molta difficoltà nel completarlo, infatti finii durante la prima ora <<Pssss>> mi voltai ed era Lusy <<Il 5° esercizio come si fa?>> cominciai a dettargli ciò che avevo scritto tenendo d'occhio la prof e facendo copiare anche Kate che era accanto a me, ma subito dopo <<Signorina Vogue!!>> <<Si??>> <<Porti il suo compito qui ed esca!>> <<Perchè?>> dissi con rabbia <<Esca... Non mi faccia chiamare il preside>> mi alzai nervosamente, facendo rumore e dopo aver consegnato mi avviai in corridoio *Fanculo* borbottai <<L'ho sentita!>> la guardai negli occhi e poi uscii... camminai lungo il corridoio quando tutto d'un tratto qualcuno mi chiamò <<Giada girati>> <<Hey Jack!>><<Vieni... corri!>> mi guardai intorno e lo raggiunsi nel bagno dei ragazzi <<Ti va una sigaretta?>> <<Se me ne offri una...>> sorrisi <<Dai entra!>> <<Jack ma è il bagno dei ragazzi!>> <<Lo so, ma non c'è nessuno tranquilla>> mi fece l'occhiolino e lo seguii. Dopodichè mi porse una sigaretta e cominciammo a fumare <<Come mai già fuori? Cos'hai combinato?>> <<Niente...suggerivo durante il compito d'inglese e quella stronza della prof mi ha cacciata>> scoppiò a ridere e mi guardò negli occhi <<Che ne dici se facciamo una cazzata?>> <<Tipo?>> <<Sta a vedere!>> buttò la sigaretta nel wc e controllò il corridoio <<Allora io busso alla tua classe e tu a quella difronte ok?>> <<Ci sto...Viaaa>> ci avvicinammo alle classi ci guardammo e bussammo, per poi correre in bagno. Non appena vi entrammo, affannatti, scoppiammo a ridere ma ci trattenemmo non appena sentimmo le porte aprirsi <<Dovremmo farlo più spesso>> <<Certo quando vuoi>> <<Hey Jack ora vado...altrimenti mi daranno per dispersa>> <<Va bene... Fatti vedere più spesso>> <<Ok..E grazie per la sigaretta. Te ne devo una>> <<Ma vaaa>> sorrisi e tornai a gironzolare per il corridoio e mentre fissavo il pavimento, la scena della sera precedente si fece spazio tra i miei pensieri. Non capivo il perchè di quella reazione leggermente esagerata, dopo aver visto Sam su di una ragazza. Forse per me era ancora un taboo il sesso e ci ero rimasta male. Ma allo stesso tempo pensavo: *e se ci fosse stato un altro, al suo posto? Mi sarei scandalizzata così tanto??*/ Ero confusa ma anche molto curiosa di rivederlo. Il suono della campanella mi riportò alla realtà, così scacciai quei pensieri dalla testa e tornai in classe. Mentre la prof. uscì, io le urtai la spalla contro a mò di sfida. <<Signorina Vogue mi segua>> <<Per quale motivo?>> <<Venga e basta>> disse nervosamente, così alzai gli occhi al cielo, aspettandomi una bella ramanzina dal preside ma non fu così. Mi indicò la sala docenti e mi fece accomodare <<Allora Giada... Cos'hai intenzione di fare?>> <<In che senso scusi?>> <<Ho corretto il tuo compito...>> <<Sono andata male?>> la guardai perplessa <<No anzi... è un compito da 9 ma la tua condotta sarebbe poco più di ... 2?>> alzai gli occhi al cielo perchè ormai il discorso era sempre lo stesso <<Senta prof. se sono qui per beccarmi una delle solite ramanzine sulla condotta vado via>> mi alzai <<Con permesso>> andai verso la porta lasciandola lì, senza parole ma non appena poggiai la mano sulla maniglia della porta, la sua voce mi fece soffermare <<So cosa provi, ma posso garantirti che non risolvi nulla così facendo. Ma soprattutto sappi che una battaglia condotta da sola, contro tutte le assurdità e quant'altro, non la potrai mai vincere. Seppur i tuoi propositi sono buoni. Quindi ora sta a te decidere se continuar così, o cambiare. Perchè in fin dei conti fai del male solo a te stessa>> mi voltai per guardarla negli occhi e annuii <<Chi vivrà vedrà>> e lasciai quell'aula per poi tornar in classe. Durante le altre ore di lezione, quelle parole continuavano ad assillarmi. Forse la prof. non aveva tutti i torti, il mio modo di ribellarmi alle "istituzioni" e alla società era solo una questione mia personale, in fin dei conti nessuno mi ascoltava, nessuno sapeva come la pensavo, quali erano i miei buoni propositi e quant'altro. <<Giada ma stai ascoltando?>> <<C-cosa??>> <<Mi vuoi dire a cosa pensavi?>> <<Niente di speciale... Stavo pensando a cosa far oggi>> mentii <<E in conclusione che fai?>> <<Oggi pomeriggio faccio una corsetta>> <<Capisco... Ma non me la conti giusta!>> mi guardò trova per poi alzarsi perchè ormai la campanella risuonava per i corridoi. Tornai a casa, i miei e Tom avevano già pranzato per cui riscaldai ciò che mi avevano messo da parte e mangiai. Dopodichè come ogni santissimo giorno sistemai casa e non appena guardai l'orologio notai che erano le 16.30 *cazzoo il colloquio* . Corsi in camera, feci una doccia, mi vestii e tolsi dal viso leggermente colorito per la fretta, gli ultimi residui di trucco per poi truccarmi meglio. Ero pronta per il mio primo colloquio di lavoro. Misi un jeans aderente nero, una camicia bianca con un colletto nero arricciato che finiva a V sul seno. Infine misi un paio di ballerine bianche in pizzo, lasciai i lacelli lunghi e neri sciolti e misi un filo di eyeliner. Dopo aver preso la borsa ed il mio curriculum , mi avviai qal pub che dopo circa 15minuti di cammino, trovai. Non appena vi entrai un odore di fumo, invase le mie narici. Non era un luogo molto raffinato, ma ciò non m'importava. Ero interessata ad un posto di lavoro e ce l'avrei messa tutta per rendermi piacevole agli occhi del direttore. Non appena mi avvicinai al bancone una ragazza bionda mi accolse con un sorriso stampato sulle labbra. <<Buonasera!>> <<Buonasera a te cara. Desideri?>> <<Dovrei parlare con il direttore>> <<Oh mi dispiace, in questo momento non è qui ma...>> guardò l'orologio <<Tra circa 10 minuti rientra. Se vuoi puoi aspettarlo qui>> <<Si si, grazie>> mi sorrise ed io ricambiai. Mi guardai un pò intorno e notai che non era poi così male, anche se cominciai a capire che genere di pub era. Era una sottospecie di night club e l'idea mi spaventava un pò. Più che altro mi spaventava la mansione da svolgere. <<Ti piace?>> <<Come scusa?>> <<Ti piace questo posto?>> <<Oh si è molto carino>> <<Come mai sei qui?>> <<Sinceramente ho letto la locandina del locale in cui si cercava personale, così ho chiamato e il direttore mi ha chiesto di passare al lasciare il mio curriculum, anche se siete già al completo!>> <<Ah capito! Allora sei una futura collega>> rise <<Lo spero>> risi anch'io <<Allora incrocio le dita per te, perchè David sta arrivando>> mi strizzò l'occhio ed io mi voltai. Ed ecco che arrivò un uomo distinto con capelli castani quasi biondi, occhi verdi e spalle larghe. A dir la verità era un uomo davvero affascinante. Scacciai subito quei pensieri dalla mente, non appena mi si avvicinò <<Bonsoir gioventù>> <<Buonasera David>> rispose la barista alle mie spalle <<Ehm.. Buonasera direttore io sono Giada>> mi sorrise ed io gli porsi la mando <<Piacere tutto mio, sei la ragazza di ieri?>> <<Si>> sorrisi convinta <<Prego, seguimi>> si avviò lungo un corridoio che portava in una camera illuminata da varie luci, tutte sulle tonalità del rosso. Mi vennero i brividi, ma proseguii senza dare alcun segno di cedimento! <<Accomodati Giada>> <<Grazie mille>> ci sedemmo nel suo studio, ero difronte a lui e i nostri sguardi si incrociarono. La cosa strana è che in quegli occhi c'era qualcosa di strano, era uno sguardo che ricordavo ma non diedi peso a tale questione perchè lui interruppe i miei pensieri <<Allora Giada... Sei una studentessa?>> <<Si direttore>> <<Chiamami David>> annuii poco convinta e lui sorrise <<Ecco. Questo è il mio curriculum>> glielo passai e lui cominciò a leggerlo <<Ah hai anche frequentato dei corsi di primo soccorso!>> <<Si sono molto interessata all'ambito medico>> <<Bene bene, anche perchè qui potrebbe capitare qualche episodio in cui c'è bisogno di "soccorso">> <<Se posso permettermi, come mai?>> <<Beh penso che hai notato l'ambiente. Spesso ci sono persone che alzano un pò il gomito per cui possono sentirsi male>> <<Capisco>> <<Ma ciò non deve spaventarti anche perchè potrai confrontarti con le altre ragazze e capire come compiortarti. Inoltre ho del personale qualificato, che terrà d'occhio tutti. Quindi per i miei dipendenti non c'è alcun tipo di pericolo>> <<Okok>> <<Hai già visto tutto il locale?>> <<No...>> <<Ok vieni, te lo mostro>> continuava a sorridermi ed io ricambiavo come una stupida. Uscimmo quindi dal suo studio e mi mostrò tutto il pub. <<Davvero carino, complimenti signor...>> mi interruppe <<David e basta>> <<Ok...David>> <<Allora facciamo così Giada io posso richiamarti non appena ho bisogno ma sappi che gli orari sono stressanti, soprattutto per te che vai a scuola>> <<Non preoccuparti David, se decidi di assumermi, ci sarò>> <<Ok... Allora attacchi alle 17.00 e stacchi all'1.00 circa>> <<Perfetto allora mi richiami tu! Giusto?>> <<Si... ti aggiorno!>> <<Ok grazie!>> <<Non c'è di che>> mi strizzò l'occhio e lo salutai. Non appena uscii tirai un sospiro e poi mi avviai a casa di Kate, dovevo dirglielo. *Chi è?* <<Apri scema sono io>> *Ma che piacereee* <<Dai apriiiiii>>rise e poi mi aprì. Le raccontai del colloquio ma lei non ne fu molto contenta <<Allora è sicuro?>> <<No Kate mi deve richiamare. Ma perchè non ti piace l'idea?>> <<Non so ... in un pub fino all'1 di notte. I tuoi che hanno detto?>> <<Non sanno niente e non devono saperlo!>> <<Ma sei impazzita?>> <<Kateee>> la guardai minacciosa <<Tranquilla cretina lo sai che non dico nulla>> <<Mi raccomando. Acqua in bocca anche con i tuoi>> <<Si lo so>> <<Ora vado però sono già le 9.30 e ho una fame da lupi>> <<Ok... A domani allora!>> <<A domani love>> ci salutammo e tornai a casa. Fortunatamente i miei erano fuori così cenai e poi andai in camera per preparare la cartella e le robe per il giorno seguente. Arrivarono in un batter d'occhio le 23.00 ed io mi tuffai sul mio amato letto, a pensare e ripensare, alla giornata trascorsa.
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~Voglia di urlare~
General FictionNon aspettare di finire l'università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti, di avere figli, di vederli sistemati, di perdere quei dieci chili, che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno...