Il suono delle campane della chiesa rimbombava per le vie deserte e buie. Faceva freddo, molto freddo, ma nonostante ciò Beatrice era vestita con un leggero abito di tulle rosso.Stava nevicando e i soffici fiocchi bianchi si appoggiavano sul suo vestito facendolo scintillare sotto la luce dei lampioni.
Era appena uscita dal locale dove aveva partecipato ad una festa. Lei era abituata alla vita mondana: una sera ad una festa e l'altra pure. Aveva solo17 anni , ma si sentiva una vent'enne, si credeva pronta per entrare nel mondo.
Era ricca di famiglia e i suoi la lasciavano sempre libera di spendere i soldi come meglio preferiva.....e Beatrice non si lasciava di certo sfuggire questa occasione.
Era sempre in giro con le sue amiche a fare shopping, aperitivi, feste e non esitava nemmeno a spendere soldi anche per comprarsi della droga quando ne voleva.
Tutte le sue compagne la invidiavano per i suoi soldi e per il fatto che tutti i ragazzi della provincia ( e anche di fuori) le morissero dietro.
Ma lei non era una ragazza perfetta che faceva coppia con un ragazzo altrettanto perfetto, amava essere al centro dell'attenzione, viziata e corteggiata da tutti.
Quella sera era una di quelle in cui Beatrice, uscendo da una festa, si trascinava come uno zombie fino a casa, mezza o completamente fatta e ubriaca. Camminava lentamente tra le ombre delle case e le luci dei lampioni, lasciando strisciare sull'asfalto le sue bellissime, e costosissime, scarpe col tacco.
Iniziò a canticchiare un motivetto che non apparteneva a nessuna canzone che lei ricordasse, ma le sembrava molto familiare. Ad un tratto si sentì pesante, come se di colpo la forza di gravità la stesse risucchiando verso il centro della terra...
Vide una fermata del pullman poco più avanti, così decise di andare a sedersi per riposarsi qualche minuto. Le girava la testa, forse a causa dell'alcool o della droga che iniziavano a farsi sentire... quella sera aveva fatto uso di LSD.
Si sedette alla fermata e si accese una sigaretta cercando di riempire in qualche modo il vuoto che di faceva largo, lentamente, nei suoi pensieri. A volte si sentiva leggera come una piuma e trasparente, ma poi arrivavano le sue amiche e tutti i ragazzi con le loro strambe idee di mettersi con lei.
Beatrice si mise a ridere e schiacciò a terra il mozzicone.
Si alzò per continuare la strada verso casa quando un rumore stridulo e uno schiaffo d'aria in faccia la fece bloccare sul posto. Un pullman verde, con le guarnizioni viola e i vetri oscurati si fermò davanti a lei.
Si aprì la portiera e sbucò la testa di un fenicottero che la fissò. Era di un rosa sgargiante che, con la luce del lampione, risultava ancora più appariscente.
-Pullman diretto a Midnight city, non serve il biglietto signorina, la prima corsa è gratuita. Salite e realizzate i vostri più stravaganti sogni. Viaggio adatto a tutte le età.-
Beatrice guardò il campanile della chiesa. Segnava le 12 in punto, se fosse salita sul pullman al posto di tornare a casa avrebbe potuto dire che era rimasta a dormire da un'amica. Però...nella poca lucidità che le rimaneva, capiva che era una sciocchezza salire su un pullman completamente fuori orario guidato da un fenicottero parlante.
Salì i tre gradini all'entrata e la portiera si richiuse dietro di lei.
Il fenicottero le indicò con la zampa destra un sedile vuoto, accanto a un ragazzo della sua età, a metà del veicolo...il pullman partì di scatto facendo barcollare Beatrice che, non essendosi tenuta, venne scaraventata in avanti.
Fece appena in tempo a voltarsi e si ritrovò seduta sul suo sedile. Si guardò intorno per farsi un'idea degli altri passeggeri, il mezzo era come diviso in tre sezioni: nella parte anteriore c'erano 6 bambini, 2 maschi e 4 femmine, che parlavano dell'ultima puntata del loro cartone animato preferito. Nella parte centrale erano seduti lei, il ragazzo alla sua destra e , dietro loro, un'altra coppia. Infine, nel fondo dormendo pesantemente, c'erano 5 adulti, quasi tutti sulla quarantina.
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LIETO FINE
RandomNon sempre la nostra storia ha un lieto fine, ma noi lottiamo fino in fondo per averlo. E qualcuno riesce nonostante tutto ad ottenerlo...