Quel nove di marzo c'era il sole, il primo sole primaverile che scaldava appena la pelle e faceva venir voglia di sorridere. Per Jimin, quel giorno non avrebbe dovuto esserci il sole. Sebbene fossero passati cinque anni, c'erano giorni in cui riteneva che, se Yoongi non avesse potuto godere di quelle piccole gioie, nessuno se le sarebbe meritate.All'inizio era stato orribile. Ogni giorno, ogni momento, per ogni minima cosa, Jimin pensava che il mondo non meritasse di continuare, non meritasse la bellezza, senza Yoongi. Poi, con il tempo, aveva iniziato a pensarci di meno, almeno durante la giornata, perché di notte il ricordo del maggiore lo perseguitava, impedendogli di dormire.
Gli mancava, maledizione. Gli mancava incrociare il suo sguardo per i corridoi, intravedere la sua figura al negozio di musica, sapere che, nonostante tutto, il corvino continuasse a vivere.
Quel sentimento che quasi sempre gli mozzava il fiato, gli bloccava il cuore con il peso della vita che si era portato via, si era affievolito quando aveva deciso di andare via da Daegu, per l'università, e di allontanarsi fino a Seoul, nel tentativo di ricominciare, con i capelli sempre e rigorosamente rosa.
Si era ricostruito una vita? Forse, di sicuro all'università stava meglio che a casa propria e, come gli aveva augurato il maggiore, era riuscito a stringere delle amicizie sane, fondate su qualcosa di diverso dall'odio e dall'ambizione. E poi, aveva conosciuto Jongin. Quel ragazzo era subito stato attratto dallo strano colore di capelli di Jimin, che aveva paragonato ad un angelo, e dal profondo tormento che lo circondava.
Era stato difficile, ma, con il passare del tempo, e con la dolce insistenza di Jongin, Jimin aveva accettato l'idea di poter amare e, ancora più profonda e spaventosa, di essere nuovamente amato. Era dura, per i due, convivere con i sensi di colpa del ragazzo dai capelli rosa, ma Jongin era riuscito a fare in modo che si affievolissero, che non si portassero via il suo Jimin nei momenti che avrebbero dovuto essere caratterizzati dalla felicità più pura, sentimento che aveva preso a concedersi a fatica.
Jimin aveva chiesto solo di non essere perdonato, quando aveva raccontato di come avesse ucciso colui che in realtà angelo lo era stato davvero, e lo era ancora, nel luogo a lui più congeniale, e Jongin aveva ascoltato in silenzio, stringendolo tra le sue braccia e tentando in tutti i modi di non lasciarsi condizionare.
Quella confessione, la spiegazione più semplice e veritiera del dolore che soleva circondare il ragazzo dai capelli rosa, aveva quasi distrutto il rapporto che stava nascendo a fatica tra i due, ma poi Jongin era tornato, forse non aveva capito né mai avrebbe potuto capire il comportamento di Jimin da adolescente, così vuoto e crudele che stentava a credergli, ma lo studente universitario era, come aveva appreso avesse detto Yoongi, amore, puro amore, e il ragazzo non se l'era sentita di abbandonare quell'anima distrutta a cui si stava innegabilmente legando.
Da quel misto contrastante di sentimenti era nato, con il tempo, qualcosa di diverso da ogni altro rapporto che Jimin si era costruito, qualcosa di puro, semplice e che, soprattutto, era riuscito ad accettare perché, lontano dall'aura autoritaria del padre, poteva sentirsi anche, per la prima volta, libero di amare chi volesse, e non una bella ragazza.
Era passato tanto tempo dall'ultima volta che il ragazzo dai capelli rosa era andato a visitare la tomba di Yoongi; l'aveva salutato prima di andare a Seoul, e da allora non era più tornato a Daegu, non avendo un motivo valido per fare visita a quella città piena di brutti ricordi. Perché, per quanto in quella città avesse conosciuto Yoongi e provato un sentimento così grande da non poter essere equiparato a nessun'altra cosa, era stato lì che aveva rinnegato tutto quanto ed aveva portato il maggiore al suicidio.
Durante quel giorno soleggiato, sebbene avesse pregato Jongin di accompagnarlo al cimitero, e sentisse la mano del ragazzo stringere la propria, per Jimin era come essere solo, davanti alla lapide del suo primo amore.
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Notes - {Yoonmin}
Fanfiction«... Perché ormai Yoongi stava sopravvivendo da troppo tempo, e si era stufato di quella condizione, ma non aveva niente, ad eccezione di qualche foglio ed una miriade di parole in mente, per potersi sfogare, sempre che sfogo potesse definirsi l'ins...