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Questa è per la seconda prova del concorso indetto da Agusmush.Il tema centrale era: la nostra idea del Male.In tutta franchezza avevo pensato ad almeno due o tre cose e naturalmente si trattava sempre di opinioni personali e molto intime.Alla fine ho scelto quella che, personalmente, ritengo fra le cose più dannose, parlando sempre per esperienza personale.Dicono che ci si possa sentire soli anche in una stanza brulicante di persone e posso assicurare che è la verità.La solitudine è molto più dell'essere fisicamente da soli. È qualcosa che senti dentro, sotto la pelle, ti attanaglia il cuore e comprime il torace come un macigno, ed è difficile a volte liberarsene.Può accadere a tutti, a me è successo, di sentirsi soli in un mondo troppo gigantesco, un mondo che non sentiamo come nostro e ci limitiamo ad osservare da lontano.È come se fossimo separati da esso, siamo solo spettatori, non riusciamo a buttarci nella mischia, fissiamo l'inferriata che ci taglia fuori da tutto: dalla compagnia di altre persone, dalla vita quotidiana altrui, forse anche dalla nostra.La solitudine a volte diventa qualcosa di più grave e profondo, si trasforma in alienazione, ti porta lontano anche se i tuoi piedi sono ancora ben saldi sul terreno.La solitudine la senti dentro e la si può scacciare solo con le persone giuste, con le attività che davvero amiamo e magari abbiamo il coraggio di condividere con queste speciali compagnie.Nella copertina qui sotto, ho tentato di rappresentare questo pensiero, forse sconclusionato, forse no.Ho cercato di spiegare al meglio, ma è difficile, soprattutto perché ancora oggi mi sento così praticamente ogni singolo giorno.
Il mio commento:
Posso dirti quanto mi sento rispecchiata nelle tue parole e nella tua rappresentazione grafica. Sei riuscita a centare appieno la prova e non solo sei andata anche oltre, al lato più sensibile di ognuno di noi. Questa è una paura profonda che corrode l'anima e la mente, bravissima <3
