Anhedonia

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Sull'oscuro precipizio una figura minuta rimaneva seduta, rannicchiata in una posa scomoda che da tempo, ormai, le aveva atrofizzato tutti i muscoli.
Dall'ombra sinistra dello strapiomdo salì un vento gelido che smosse il libro in grembo alla donna, più simile ad una statua che altro.
Quel vento gelido si insidiò fra i vestiti della figura e le pebtrò la pelle, andandole a sostituire la cartilagine articolare.
La donna non si mosse e non fece alcun cenno di scomforto.
Alle sua spalle vi era il vuoto, non caotico come quello a miglia e miglia sotto di lei, un vuoto inconsistente, piatto e monotono.
Era da un tempo ormai indefinito che non sentiva alcun rumore provenire dalle proprie spalle, l'unica colonna sonora della sua vita era il lento movimento delle pagine di un libro e di urla strazianti e laceranti provenienti dallo strapiombo...

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