CAPITOLO XI

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Il vociare emesso dalla clientela sembrava diminuire di decibel ad ogni minuto che passava ma nonostante questo, l'attenzione del barista continuava ad essere saldamente ancorata alla figura del suo collega che a tratti, quasi come se fosse in una posizione di disagio, lasciava che il suo sguardo schizzasse ovunque tranne che sul viso del proprio interlocutore.

-Hoseok?- Chiese a quel punto il biondo, quasi in sussurro che tuttavia, Taehyung riuscì perfettamente a cogliere.

-Si...- Rispose di rimando il più giovane mentre ruotava il corpo verso il bancone con l'intento di sorvegliare quei pochi clienti che ancora erano rimasti ad affollare quel locale, anche se le intenzioni del castano, in realtà, erano quelle di far cadere la conversazione che nonostante tutto, Yoongi non volle abbandonare.

-Frequentano tutti e due la stessa università?- Chiese ancora e questa volta Taehyung si voltò verso di lui adornando il viso con un meraviglioso e quadrato sorriso.

-Hyung, come mai sei così curioso?- Chiese a sua volta il secondo barista, tuttavia la sua voce però, sembrò alle orecchie di Yoongi stranamente tremolante –Di solito non ti importa mai di nessuno.-

Ed effettivamente il più giovane aveva ragione; fino a quel momento non gli si era mai presentata l'occasione di dover essere curioso, come lo era in quel momento, a lavoro e quindi sotto gli occhi di Taehyung ma quello a detta del biondo era un caso particolare e ci teneva al fatto che questo semplice concetto fosse ben chiaro all'altro, anche perché la teoria che stava iniziando a farsi strada nella sua mente, coinvolgeva il suo interlocutore in prima persona. E Yoongi sapeva che se le cose erano andate come aveva ipotizzato, allora il giovane sapeva più di quanto voleva ammettere.

-Te l'ho detto, ci siamo conosciuti da poco io e Jimin, vorrei sapere qualcosa in più su di lui.- Questo fu il primo tentativo che il biondo provò ma quando notò che Taehyung stava impiegando decisamente troppo tempo per rispondere, probabilmente perché indeciso su cosa dire, Yoongi si ritrovò a mordicchiarsi le labbra quando decise di rafforzare il concetto anche se questo voleva dire falsarlo – A Namjoon, quel Hyung che ti sta simpatico, Jimin piace tanto, vorrebbe diventare suo amico.-

Decise di depistarlo attraverso una delle cose che maggiormente gli riuscivano bene: mentire; Perché Yoongi era una di quelle persone che pur di arrivare al raggiungimento di un fine prefissato, era disposto a fare qualsiasi cosa e al contrario, di lui si poteva dire che in queste circostanze, erano davvero poche le cose che non era in grado di fare.

-Si, Hyung. Si sono conosciuti all'Università, frequentano lo stesso corso.- Si lasciò sfuggire Taehyung e il biondo notò come quest'ultimo sembrò rilassare i propri muscoli fino ad assumere una postura molto più rilassata.

Un mezzo sorriso si fece strada sul suo viso mentre si allontanava dal barista, aveva deciso di fermare a quel punto le sue domande, per non insospettire e mettere in allerta l'altro. Tuttavia lo fece, con la consapevolezza che gli avrebbe chiesto il resto nel momento in cui il castano avrebbe abbassato le difese.

Dopo un'altra ora passata a riordinare le ultime cose fuori posto, il biondo tirò fuori dalla tasca dei pantaloni skinny neri che utilizzava per il lavoro, il suo cellulare con lo scopo di inviare un messaggio a Namjon, nel quale gli chiedeva di prendere della pizza e delle birre e di presentarsi sotto casa sua alle due del mattino. Ed a qualcuno probabilmente, questo poteva anche sembrare strano ma non lo era affatto per loro due; infatti, come si aspettava il ragazzo dalla pelle chiara, un estasiato Namjoon rispose al messaggio in meno di due minuti, non perdendo tempo neanche a chiedergli quale pizza voleva, infondo lui sapeva anche quello, senza aver bisogno di domandare.

-Hyung, hai le chiavi per chiudere, vero?- Chiese Taehyung mentre chiudeva un cassetto posto al di sotto del bancone.

-Si, tranquillo. Le ho da mesi ormai.- Gli comunicò distrattamente mentre era intento a rispondere al, probabilmente ultimo, messaggio inviatogli dall'amico. Ma quando Yoongi sollevò la testa dal dispositivo che stringeva fra le dita affusolate, si rese conto che ad attenderlo c'era non solo il suo adorabile collega, ma anche Jimin e quel suo amico Hoseok e tutti e tre lo stavano guardando senza lasciar trapelare nulla.

𝙁𝙞𝙣𝙙 𝙈𝙚 │𝙎𝙊𝙋𝙀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora