CAPITOLO IV

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Il fine settimana era arrivato piuttosto in fretta per un Yoongi, che aveva passato gli ultimi giorni che lo separavano dal weekend avvolto dal divertimento, qualche sporadica ora di studio e zucchero... Tanto zucchero.

La persona che aveva iniziato a lasciargli bigliettini e dolci di ogni tipo, doveva essersi messo in testa di farlo ogni giorno, senza mancarne uno neanche per sbaglio; ogni volta che andava a sedersi in biblioteca, puntualmente, trovava sul suo bancone un bigliettino, ogni giorno di colore diverso, e qualcosa da mangiare. L'unica cosa che collegava quei regali, era il fatto che fossero dei dolci: biscotti, caramelle, meringhe, barrette di cioccolato. Il biondo si era chiesto numerose volte perché quella persona insistesse così tanto nel regalargli dei dolciumi. Forse sperava che riempirlo così tanto di zuccheri lo avrebbe reso più dolce e meno restio nei confronti delle persone che lo circondavano? Pensava che fosse troppo magro e quindi aveva deciso di riempirlo di roba ipercalorica nel disperato tentativo di rendere il suo corpo un po' meno esile? O semplicemente si trattava di una persona, che gli voleva talmente male da desiderare che, anche col tempo, tutti i denti gli cadessero via dalla bocca rotolando sul pavimento davanti ai suoi piedi?!

Si era chiesto anche il perché, e si era dato le risposte più disparate anche in merito a questo, al contrario di Namjoon, che sembrava essere l'unico ad avere le idee piuttosto chiare. Le frasi scritte sui biglietti, erano senza ombra di dubbio molto dolci, volte in qualche modo a prendersi cura di lui ma il biondo era sempre stato restio nei confronti delle persone e non aveva di certo intenzione di abbassare le sue difese per qualche bigliettino o barretta di cioccolato. Non sentiva di essere arrivato a toccare un baratro di tristezza ed oblio così profondo. Spesso aveva pensato che l'artefice di tutto fosse una ragazza, una di quelle giovani ragazze dall'aria dolce, dal viso pulito e dai lineamenti sottili e femminili e quasi sicuramente timida, vista la strategia di comunicazione che aveva deciso di adottare; ed era proprio quando la sua mente veniva attraversata da quei pensieri, che Yoongi pensava di doversi mostrare un po' più gentile e meno scontroso. Tuttavia, c'era qualcosa che cozzava terribilmente con quei pensieri, il biondo riusciva a sentirla come qualcosa che si avvicinava molto di più ad una sorta di impressione o sensazione e queste, lo portavano a credere, anche se in una percentuale nettamente minore rispetto alla precedente, che non era scontato il fatto che fosse per forza una ragazza. Il primo a mettergli in testa quel dubbio infondo, era stato proprio Namjoon e questo aveva spinto il biondo a pensare, qualche volta, a cosa avrebbe dovuto fare, qualora un giorno sarebbe riuscito a scoprire chi fosse quella persona.

Ma Yoongi voleva realmente saperlo? Licenziò quella domanda pochi secondi dopo essersela posta. Alla fine no, sapere chi era l'artefice di quei post-it, non gli interessava granché.



Si tirò la bretella di uno zainetto di pelle nera lungo una spalla, prima di uscire chiudendo la porta del suo appartamento. Quel giorno a lavoro avrebbe avuto il turno di sera, il turno che la maggior parte dei suoi colleghi detestavano e che riuscivano ad odiare ancora di più quando doveva essere coperto di sabato. In fin dei conti, Yoongi non poteva essere in disaccordo con loro; soprattutto con i colleghi fidanzati che preferivano passare quella sera a crogiolarsi tra le braccia del proprio partner e non a servire o fare alcolici a ragazzini che sembravano troppo adulti per la loro età ma comunque in grado di finire K.O. dopo quattro shots e uomini soli a tal punto da venire in quel locale più per trovare qualcuno con cui parlare piuttosto che per bere.

Alle 20:00 in punto, il biondo stava salutando con lo sguardo il barista a cui avrebbe dovuto dare il cambio e questo, in tutta risposta, offrì al giovane un sorriso rincuorato.

-Giornata dura?- Chiese Yoongi, mosso da un'irrefrenabile compassione verso l'altro. Questo rispose con uno sbuffo, volto a far capire all'altro che sì, era stata una giornata piuttosto dura.

𝙁𝙞𝙣𝙙 𝙈𝙚 │𝙎𝙊𝙋𝙀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora