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// PT JB//

Aspettai di sotto Selena, ricordo che è stata la mia prima cotta da ragazzino di 14 anni, ovviamente prima di diventare un criminale avevo dei sentimenti da stupido, non che ora non ne abbia, solo verso la mia famiglia e i miei amici, forse.

Non potevo permettermi di innamorarmi, non potevo, avrei messo in pericolo la mia famiglia un domani, non volevo crollare, dovevo rimanere forte da solo, ho già perso mia sorella Jazmyn, non volevo mettere nessun altro in pericolo.

"Hey" disse lei in un sussurro, aveva un corpo fantastico, avrei voluto toccarla e baciarla in quel momento, mi attirava come una calamita il suo corpo.

"Prendiamo la tua Jeep." dissi in modo freddo, non so perché mi comportavo così con lei, non se lo meritava, aveva già perso i genitori, potevo fermare ciò, ma non l'ho fatto per paura che mi portassero via la mia di famiglia, risulta egoista ma non avrei comunque cambiato la testa di quel pazzo di Mendes.

Shawn non aveva nulla a che vedere con suo padre, era tutt'altro che una persona cattiva, era uno tosto ma non troppo, era quello più calmo e non avrebbe mai toccato Selena come invece ho fatto io, avevo picchiato diverse ragazze in passato, ma mai uccise o stuprato, mi sento dannatamente in colpa per qualsiasi schiaffo abbia dato a selena, è così delicata e piccola che ho quasi paura di toccarla, ma gli ordini sono ordini.

"Ehm okey?" prese le chiavi e me le lanciò, quel gesto le costò un vaffanculo ma cercai di mantenere la calma, non era momento per litigare con lei, mi irritava particolarmente sentirla urlarmi addosso.

Entrò in auto ed io una volta partita fissai le sue labbra, la cosa che mi piace di più del suo viso erano proprio quelle, sembrano così morbide.

"Guarda la strada invece di guardare me." disse ridacchiando, risi a quella battuta, non mi feci tanti problemi e non mi sentì imbarazzato "Ti ho restituito lo sguardo di quando mi avevi visto in boxer piccola." le dissi facendo spallucce, rise di nuovo mettendosi una mano sul viso comprendo di poco il suo sorriso.

notai il tatuaggio che aveva sulla mano, una nota musicale, mi chiedevo se avesse avuto un significato, "Come mai quella nota?" le feci notare il tatuaggio con la testa, lo guardò e fece il labruccio scuotendo la testa "Non lo so, amo la musica e volevo qualcosa di piccolo che mi ci legasse" disse sorridendo, annuì semplicemente e continuai a guidare.

// PT SG //

Il resto del tragitto in macchina fu silenzioso, Justin si era interessato a me per la prima volta e questa cosa mi fece piacere.

la voce di Justin interruppe la multisala che si era creata nella mia mente.

"Siamo arrivati" disse facendomi un cenno con la testa, scendemmo contemporaneamente e ci trovammo difronte una sottospecie di grage enorme.
" È la tua tana?" gli chiesi confusa, "Se proprio vuoi chiamarla tana sì, era un vecchio container, è enorme e riusciamo a nasconderci armi, droga e aggeggi vari." mi spiegò.

"Justin cazzo ,siete in ritardo lo sai?" disse una ragazza bruna dagli occhi di un marrone profondo.
"Oh cazzo Demi non iniziare" spuntò Ariana da dietro alzando gli occhi al cielo "Brava Ariana diglielo" disse Justin scocciato, "Oh bieber lo sai che non ho paura di puntarti di nuovo una pistola contro e alla tua banda del cazzo quindi non farmi incazzare." pronunciò Demi con tutta la sicurezza del mondo.

Justin ignorò completamente la sua esistenza e tutti e 4 entrammo nel container, Shawn e cole erano già dentro a far qualcosa che non saprei spiegare con delle pistole, cose loro.

"Bene, sapete perché siete qui no?" spiegò Ariana, tutti si guardarono confusi cercando una risposta, io compresa anche se me l'aveva già spiegato in palestra.

Ariana sbuffò alzando gli occhi al cielo come il suo solito.
"Siete qui per vendicarvi no? Su Manuel, Manuel Mendes." disse Ariana con un sorriso bastardo sulle labbra.

"Mio padre non si fida nemmeno di me, come pensi di attaccarlo?"  domandò Shawn ad Ariana, Ariana fece spallucce sicura di ciò che voleva fare prendendo una pennarello e scrivendo alla lavagna difronte a lei.
Scrisse il nome di Justin e poi parlò.
"Justin, dicci perché vuoi vendicarti di Manuel." disse Ariana mettendosi il pennarello tra le labbra.

Tutti guardarono Justin aspettando una risposta, "Lo sai non farmelo ripetere e non nominarla." disse Justin con lo sguardo basso, era incazzato ma allo stesso tempo triste.
"Jazmyn." disse Ariana.

Chi è Jazmyn? e perché Justin doveva vendicare il suo nome, Justin avanzò pericolosamente verso Ariana ma Shawn lo bloccò.

"TU BRUTTA FIGLIA DI PUTTANA NON DEVI PARLARE DI LEI, NON DEVI NOMINARLA E NON DEVI METTERLA IN MEZZO!" gridò Justin con tutta la rabbia che aveva dentro.

"Vuoi che ti faccia ricordare di come piangeva tua madre? mentre Manuel le portava via il suo maritino caro? ricordi Ariana? le fiamme, i tuoi che urlavano e tuo padre che bruciava." 

Ariana fece cadere il pennarello che aveva tra le mani inziando a piangere "SMETTILA!" gridò lei scoppiando in un pianto isterico.

Justin uscì fuori dal container ed io andai vicino Ariana cercando di consolarla. Non era bello ciò che aveva passato, teneva così tanto a distruggere Manuel per suo padre, sembrava così forte ma allo stesso tempo era delicata.

"Tutti dobbiamo vendicarci per i nostri cari Ariana, non dobbiamo metterci contro tra di noi, dobbiamo essere uniti" disse Demi, " Ed ora abbiamo l'arma principale e sei tu Selena." disse Demi guardandomi, ero la figlia dei gangster più spietati, ma non voleva dire che io dovessi essere come loro, non avevo forza o carattere per gestire una cosa così grande e pericolosa.

"Chi è Jazmyn?" chiesi sia ad Ariana che a Demi ignorando il mio discorso mentale.
Ariana calmandosi spiegò "Era la sorellina di Justin." disse, "È stata uccisa dalla sua stessa banda...le hanno sparato, ma non si sa il perché, Justin era ancora un ragazzino e non stava alle regole, evidentemente è stata la sua punizione." continuò Demi, annuì dispiaciuta, è stato un trauma per justin, lo capivo in pieno, era attento ad ogni movimento  facesse Jaxon e stava avendo una particolare attenzione anche a Grace.

Se mi toccassero Grace morirei, il  carattere di Justin dipendeva da quello che aveva passato e non da lui, ora come ora avrei voluto consolarlo, ma non volevo che mi rispondesse male quindi evitai.

"E a te Demi? cos'ha fatto a te Manuel?" le chiesi e lei sospirò.
"Ha ucciso l'unica persona che io abbia mai amato, ed amo tutt' ora, a  sangue freddo" il suo sguardo era perso, vuoto, avevamo perso tutti persone importanti, i nostri familiari, i nostri amori,  non capivo perché facevano parte di quella gang se dovevano vendicarsi e lo odiavano, perché stavano ai suoi ordini? non capivo e avevo bisogno di risposte.

BACK TO YOU -JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora