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"Siamo quasi arrivati. Ciao Shawn " mise giù il telefono per poi girare in una curva.
"Ed ora che faremo?" gli chiesi io, non sapevo cosa fosse sarebbe successo dopo esattamente, non sapevo se dovevamo restare o tornare a casa.
"Non lo so, ora ne parliamo con gli altri le cose non stanno andando bene." annuì preoccupata "Non posso lasciarti da sola dopo oggi..." disse guardandomi quasi dispiaciuto, anche se io non lo ero, ci eravamo detti ti amo in una brutta situazione e l'autenticità di quelle parole è dovuta a quella.
Scendemmo dalla macchina trovandoci difronte gli altri, Ariana stava piangendo tra le braccia di Mac e le altre erano completamente sfatte.
"Cazzo Justin sei messo peggio di loro" disse cole indicando Shawn e gli altri "Sei l'unico che non ha preso le botte Cole, ti conviene chiudere il becco prima che ti faccia di peggio " disse Chaz scuotendo la testa.
Annuì ridendo per poi sedersi "Cos'hai intenzione di fare?" disse Justin a Shawn, lui lo guardò confuso e intorno alzando le braccia "Niente? Siamo vivi per pura fortuna Justin, non ho intenzione di farmi uccidere dal mio stesso padre e non voglio che nessuno di voi muoia a causa di quel mostro." disse sinceramente sedendosi si una roccia.
"Ci ucciderà comunque se non facciamo nulla, non possiamo stare fermi!" disse Demi alzandosi incazzata "Demi cazzo ascoltami, per ora noi dobbiamo grattarci la nuca senza fare un cazzo, dobbiamo andarcene prima da qui immediatamente , dobbiamo scappare anche da New York, tutti." disse continuò Shawn in maniera seria "Dove credi di andare Shawn ? Dobbiamo finire la scuola, chiudere i conti con mezza New York, la nostra posizione è lì, non possiamo andarcene." pronunciò Justin incazzato "Dio Justin, moriremo tutti cazzo lo capisci? Non voglio morire, non voglio far morire voi!" disse indicandoci Shawn.
"Dobbiamo uccidere quel fottuto bastardo." disse Ryan guardando a terra e Shawn si colpì le gambe ripetutamente.
"Shawn no, non possiamo Justin ha ragione, la nostra posizione è a New York se scappiamo non ci metteranno nulla trovarci, per ora abbiamo solo Manuel contro ma se scappiamo ? Tutte le gang di New York saranno pronti ad unirsi a lui." Disse Mac in maniera ovvia staccandosi da Ariana il quale non parlò mai.
"Facciamo così...Ora noi torniamo a casa, ci uniamo a Tyga e Sean che sono quasi al nostro livello, qualsiasi somma voranno gliela daremo, abbiamo bisogno di perfezionare la nostra banda, partendo dalla A alla Z.
Da oggi le regole le faccio solo io visto che qualcuno ha voluto fare il codardo tirandosi indietro. " Justin guardò Shawn per poi accendersi una sigaretta."Ci conosciamo all'età di 14 anni Justin non puoi davvero parlarmi così. " disse Shawn avvicinandosi a lui "Shawn la nostra amicizia non c'entra con il lavoro, potevi fare di meglio cazzo, tutti abbiamo paura qui.
Tutti. "pronunciò stringendo i pugni "E tutti siamo desolati, tristi e arrabbiati per la morte dei nostri cari." parlai io dopo tanto tempo ricevendo sguardi di dolore da tutti.
[...]
Stavamo tornando a casa finalmente di nuovo su un fottuto aereo, tutti stavano dormendo e si erano dati una gran ripulita ai bagni dell'aeroporto, Justin era rinato anche se aveva imprecato dal dolore togliendo il sangue incrostrato per via dei graffi e lividi che aveva sul tutto il viso.Ora era seduto vicino a me con la testa sulla mia spalla dormendo dolcemente, era davvero bellissimo, le sue labbra, il suo viso delicato...sembrava un angelo.
"Piccola..." disse svegliandosi improvvisamente "Dimmi." gli dissi accarezzando la sua gamba "Domani non torniamo a scuola vero?" chiese lui speranzoso di un no "Devo pensarci, ora dormi manca un'ora quasi e siamo arrivati." dissi baciandogli una guancia.
Lui sbuffò e si riaddromentò.
[...]
Casa dolce casa.
Pensai mentalmente guardando il divano per poi buttarmici sopra.Sentì un peso sopra di me e capì subito cosa fosse o meglio dire, chi fosse.
"Justin dai pesi!" dissi ridendo cercando di buttarlo giù "Non ci riesci piccola." disse bloccandomi le mani mettendosi a cavalcioni su di me per poi baciarmi.
"Ragazzi andiamo! Non voglio interrompervi ma vi sembra l'ora di tornare da Los Angeles senza avvisarmi? ero così preoccupata per voi." spuntò Demi dalla porta della cucina , avampai guardando Justin ancora sopra di me, scese ridendo e andò ad abbracciare Pattie e feci lo stesso.
"Cos'hai fatto in faccia..Justin..." disse tocccandolo "Guarirò." disse sorridendo leviemente Justin
"Lo so ma non mi piafe vederti così, forza andate a riposare subito non voglio vedervi così domani chiaro? buonanotte ragazzi" disse baciandoci ad entrambi le guance "Notte Pattie " le risposi con educazione per poi salire le scale seguita da Justin.
Feci per entrare in camera mia ma Justin mi prese per il braccio facendomi scontrare con la sua pelle calda. "Nono, tu dormi con me" disse in modo sensuale facendomi proseguire per la via di camera tua.
"Fammi prendere almeno i vestiti Justin!" dissi ridendo "Non ti serviranno." disse mantenendo il suo tono provocante ed io lo guardai confusa.
Feci per replicare me ero già contro il muro con le sue mani sul mio corpo, i gemiti riempirono la stanza e i nostri vestiti erano ormai sparsi per la camera.
Spinsi Justin contro il letto mettendomi sopra di lui continuando a baciarlo, sentivo il suo membro toccarmi sempre di più l'interno coscia.
"Cazzo piccola ti voglio." disse tra un gemito e l'altro "Anch'io ti voglio Justin." dissi col suo stesso tono di voce.
Ora era lui sopra di me, mi aveva tolto anche l'intimo ed io feci lo stesso con lui "Pronta piccola? " annuì allargando le cosce concedendogli l'accesso, eravamo eccitati a morte.
"Justin..." ansimiai "Urla il mio nome piccola, urlalo." disse quasi supplicandomi e feci come richiesto, diede le ultime spinte e venimmo insieme "Ti amo." gli dissi e lui sorrise " Ti amo anch'io piccola."
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BACK TO YOU -Jelena
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