Prefazione

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"Ecco cosa vidi: un vento impetuoso proveniente dal nord, una grande nube con lampi e splendore all'intorno e nel centro come il luccicare dell'elettro, in mezzo al fuoco. In mezzo la forma di quattro esseri: ciascuno aveva aspetto di un uomo, ciascuno con quattro facce e quattro ali. I loro piedi erano zampe affusolate e la loro pianta era come quella della zampa di un vitello, scintillanti come il luccicare di un bronzo levigato. Avevano mani umane di sotto le ali sui loro quattro lati; avevano facce e ali tutti e quattro. Le ali erano accoppiate a due a due. Essi avanzavano senza girarsi, ciascuno avanzava diritto davanti a sé. Le forme delle facce erano di uomo; poi forme di leone sul lato destro dei quattro, di bue sul lato sinistro dei quattro, e ciascuno di essi forme di aquila. Le loro ali erano distese verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che velavano i loro corpi. Ciascuno procedeva diritto davanti a sé. Procedevano dove tirava quel vento, senza girarsi. Tra gli esseri apparivano come dei carboni infuocati che sembravano lampade e che lampeggiavano fra quegli esseri: il fuoco splendeva e da esso schizzavano fulmini."
Scorrendo fra le pagine la Bibbia si leggono tanti di questi passi, ma saranno veri o saranno frutto della fantasia di qualche essere umano?
Chi può saperlo? Nessuno potrebbe mai avere la certezza di averli visti, chi ci dice che quello che vediamo sia reale? Chi ci dimostra che la realtà, così come noi la intendiamo, esista davvero? Chi può darci certezze?
Molti a queste domande risponderebbero "Dio", ma siamo davvero certi che anche questo non sia frutto della nostra immaginazione?
Nella filosofia molti pensatori hanno provato a rispondere a questo interrogativo, partendo sia dalla definizione di Dio, a-priori, che dalla natura, utilizzando un metodo a-posteriori.
Ci hanno detto che Dio esiste perché causa prima del mondo, perché idea innata posta nel nostro intelletto, perché perfezione assoluta e pertanto non può mancare di esistenza. Allora, dando per vere queste dimostrazioni, possiamo dire con certezza che Dio esiste; ma cosa ci dà la libertà di pensare che esistano anche suoi seguaci, gli angeli? Li raffiguriamo, li descriviamo, quasi li adoriamo, ma se Dio è tutto quello che abbiamo affermato precedentemente, cosa non è in grado di fare lui, che invece è compito degli angeli?
Tuttavia Dio, non bisogna dimenticare, che esiste anche come assenza di ogni male, ma allora da dove viene questo male che infesta il mondo?
"E vidi la bestia insieme ai re della terra e i loro eserciti radunati per combattere contro il Cavaliere e il suo esercito. Ma la bestia venne presa insieme allo pseudoprofeta, quello che per conto di essa aveva fatto prodigi, con i quali aveva sedotto gli uomini, inducendoli a ricevere il marchio della bestia e adorarne l'immagine. Vivi furono gettati i due nello stagno di fuoco che brucia con zolfo. Tutti gli altri furono sterminati dalla spada che usciva dalla bocca del Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni. Quindi vidi discernere dal cielo un angelo con in mano la chiave dell'Abisso e una grossa catena. Afferrò il dragone, il serpente antico, quello che è chiamato il diavolo o Satana, e l'incatenò per mille anni; quindi, gettatolo nell'Abisso, chiuse e vi pose il sigillo, affinché non potesse più sedurre le genti sino al compimento dei mille anni, quando dovrà essere sciolto, ma per breve tempo."
All'interno del libro biblico dell'Apocalisse troneggia la figura di questa bestia, Satana, angelo divino ribellatosi a Dio e, per questo, caduto negli Inferi.
Questo essere, tanto potente, riesce a persuadere tutti i re della terra a combattere per lui, ma per cosa? Se il giudizio divino sta oramai per compiersi, per cosa lottare? Esiste un modo per spodestare Dio? Ma se Dio è onnipotente, come può Satana pensare di riuscire a superarlo e, con questa presunzione convincere anche noi, umani dotati di intelletto?
Probabilmente nessuno è sicuro dei caratteri con cui Dio viene descritto, altrimenti comprenderemmo la nostra impotenza e al contempo anche quella di Lucifero. Noi, infatti, cadiamo sempre nella tentazione, probabilmente perché il nostro intelletto non percepisce davvero Dio come certezza, a questo punto l'uomo può cercare di dimostrare l'esistenza di Dio in tutti i modi che gli convengono, ma questi si riveleranno, secondo puro ragionamento, semplici illusioni.

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