Capitolo 2 UN ARRIVO INASPETTATO

6 1 0
                                    


Quando arrivarono a destinazione, i accolse una signora bellissima di mezza età, con gli occhi incantevoli ed una dose abbondante di vitalità:"Benvenuti miei cari, il signor Bounderby ci ha fatto sapere del vostro arrivo quindi, anche se non è un albergo a cinque stelle, ma una casa di vecchia data, ci sono molto cose che, pur essendo strane, possono sorprendervi e farvela piacere. Oh ma che sbadata io sono la signora Lucrezia Otis, moglie del signor Otis proprietario della casa.". " Signora Otis, ma dove si trova la mia cara amica Bolton?" "Oh la signora Bolton è venuta a mancare molto tempo fa a causa di stress dovuto alla casa." Il signor Bounderby ci rimase male e si vedeva dalla faccia rattristita e dalla sua espressione di mal essere improvvisato; La famiglia Gradgrid si sentiva un po' a disagio dopo aver sentito queste parole . . . Louisa intanto rifletteva sul senso della frase che aveva detto la signora Otis "chissà cosa vuole dire la signora Otis con cose strane che però possono sorprendervi". Però ci pensò per poco tempo visto che voleva passare una bella luna di miele in una casa in mezzo al nulla, circondata da una distesa di grano, a pochi passi dalla città. La casa era fatta di legno vecchio come quelle in montagna, i vetri oscurati come se la famiglia Otis non volesse far vedere il suo interno, il portico su tutti i lati della casa come se non volessero far entrare la luce e che dava la sensazione di non far uscire qualcosa dall'interno della casa. 

Varcato la porta principale c'erano il signor Otis, Virginia, una ragazza di quindici anni, magra, con gli occhi azzurri, ed i due gemelli soprannominati "Stelle e Strisce" per il loro comportamento inadeguato; erano due ragazzi deliziosi d'aspetto.

Poi Virginia si fece avanti e disse: "Bene, visto che sapete già i nostri nomi non c'è bisogno che ci presentiamo, quindi propongo di farvi fare un giro della casa". Tutti d'accordo andammo a vedere la casa. Virginia li portò in cucina, dove c'erano delle prelibatezze, in salone dove c'era un divano spazioso, un camino acceso e una televisione secolare, ma almeno c'era; il bagno stava sia al piano di sotto e sia al piano di sopra e stranamente erano uguali; c'erano sette camere da letto con lo stessa area ma con mobili diversi.

Finito il tour andarono a riposare nelle rispettive camere perché erano tutti stanchi del lungo viaggio. Tom non andò a dormire per un semplice dubbio che gli era venuto: Virginia non aveva fatto vedere loro una porta che stava davanti all'entrata.

Così visto che a Coketown era tutto così monotono, Tom decise di andare a curiosare. Davanti a quella porta misteriosa, Tom cercò di aprirla senza successo.

"Che cosa stai facendo? Quando la porte della percezione si aprirà tutte le cose appariranno come sono realmente". Erano i gemelli che in coro continuavano a dire quella frase enigmatica; per lo spavento Tom cadde per terra e corse nella sua stanza impaurito, preoccupato ma più curioso.

CAMBIAMENTO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora