UOMO capitolo 3

4 1 0
                                    

Dopo aver cenato sono ritornati nelle loro stanze per dormire, anche se si erano svegliati due ore prima della cena per lavarsi e cambiare i vestiti per il pasto. Tom pensando alla scena inquietante dei gemelli e sentendo quei rumori che si sentivano per tutta la casa, rimase tutta la notte sveglio;  all'alba, stanco di stare sul letto senza fare niente, decide di alzarsi e affacciarsi alla finestra per vedere cose che a Coketown non c'erano: la distesa di grano era di un colore giallo scuro che illuminata dai primi raggi del sole assumeva un colore dorato . . .

" ma chi è quello lì?!". Tom, in lontananza, aveva visto un uomo malandato allora senza fare rumore, uscì dalla casa per andargli incontro e aiutarlo. Tom lo fece entrare: "Chi sei? Da dove vieni? Cosa ci fai qui?". L'uomo rimase in silenzio mentre fissava in un modo spaventoso la porta che i gemelli "sorvegliavano". " Perché la guardi intensamente? Sai cosa c'è lì dentro? Se si ti prego dimmelo!". L'uomo mi guardo e disse la stessa frase dei gemelli e aggiunse: "Ho la chiave per aprire la porta ma solo la notte vedrai la verità". Così Tom nascose l'Uomo (soprannome dato da Tom) tutta la giornata nell'armadio della sua stanza, mentre lui, Bounderby, Luisa, Gradgrid e gli Otis facevano una gita turistica della città.

Al loro ritorno trovarono la casa a soqquadro: "Che disgrazia!". Urlò la signora Otis.

"chi sarà mai stato?". Disse con voce profonda il signor Gradgrid. Controllarono tutta la casa per vedere se era scomparso qualcosa, ma c'era tutto. Passarono tutta la sera a riordinare la casa, saltando la cena. La notte Tom ritornò dall'Uomo e andarono nel posto che il ragazzo voleva tanto vedere; mentre scendevano le scale Tom chiese all'Uomo: "Sai cosa è successo alla casa oggi? Sai chi è stato?". L'Uomo rispose: "Sono stato io". Tom non gli chiese perché l'avesse fatto, visto che in quel momento gli interessava solo la porta.

-CRIK, CIAK- La porta era stata aperta e non si vedeva niente: "Vado a prendere una torcia". Quando Tom tornò, accese la torcia e poi andarono all'interno della porta: lì c'era polvere, ragnatele ed una tomba aperta. Sembrava una sala dove si facevano esperimenti. "Guarda cosa sarà uscito da lì?" dice l'Uomo. 

D'improvviso si chiuse la porta. "Siamo stati chiusi dentro! Come facciamo a uscire?!" "Non si può" disse una voce che si rivelò un fantasma. "Un fa –fa -fantasma! Questo è del tutto impossibile, non esistono, è fuori ogni legge della fisica! Ma così si possono spiegare i rumori della notte; poi perché non si può uscire!?" "perché i signori Otis sapevano già tutto quindi per non farvi raccontare niente vi hanno rinchiuso qui sotto con me fino alla fine dei vostri giorni". 

La situazione stava peggiorando. "Perché gli Otis ti hanno rinchiuso?" "perché per loro sono cattivo" "ma non lo sei; ora dobbiamo cercare di uscire da questa cantina vecchia e impolverata". "Che sonno" disse sbadigliando Tom. "si è fatta una certa ora, meglio dormire". Così Tom e Uomo andarono a dormire in un angolo buio e abbastanza pulito dei sotterranei mentre il fantasma tornava nella sua bara secolare.

CAMBIAMENTO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora