MAGIA capitolo 4

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La mattina Luisa si svegliò e voleva uscire con Tom per fare una passeggiata tra le spighe di grano: "Tom sei sveglio? Tom se stai giocando a nascondino, bene, hai vinto, mi arrendo ... Tom?". Luisa iniziò a correre e cercare Tom in giro per tutta la casa "TOM, TOM!". Il fratellino dalla cantina, sentendola, cominciò a urlare anche lui: "LUISA, LUISA!" "E' tutto inutile nessuno ti sentirà" disse il fantasma.

Nessuno aveva visto Tom. Mentre facevano colazione la famiglia Gradgrid e Bounderby erano molto preoccupati mentre gli Otis erano così calmi, come se fossero normali le sparizioni della gente. "Animali" pensò Gradgrid. Così Luisa uscì arrabbiata sbattendo la porta di casa. L'aria quella mattina era calda, il cielo sereno e il vento che faceva un suono soave facendo muovere le spighe di grano; ma per Luisa era una mattina triste, grigia e vuota. Guardando il cielo pensò "torna da me mio caro fratellino, senza di te i miei giorni saranno infelici, e non avrò più motivo di vivere visto che non ci sei tu ... Torna da me". In quel momento le caddero dal viso lacrime amare, si sdraiò per terra e si mise a dormire coccolata dalle piante, rilassata dalla suono del vento e comoda su quelle spighe rinsecchite.

"Tom!" urlò Luisa svegliandosi al tramonto. "ho dormito tantissimo e Tom ancora non c'è; magari il sogno che ho fatto è vero ... ma che sto pensando gli Otis non né sarebbero mai capaci". Luisa aveva sognato Tom che diceva sotto voce diceva "mi hanno rinchiuso nella porta che non ci hanno fatto vedere quando siamo arrivati, aiutami". Ma Luisa dopo il loro comportamento a colazione, sorsero dei sospetti, allora decise di andare a vedere con i suoi occhi la verità per non giungere a conclusioni affrettate.

Nella casa c'era un silenzio tombale perché tutti riposavano. Luisa si avvicinò alla porta e con una forcina scassinò la porta e scendendo le scale trovò Tom abbracciato ad un uomo: "Tom chi è lui? Stai bene? Ti porto subito fuori da qui insieme a lui" "piacere sono Uomo" dice molto assetato. Luisa si prese cura di loro rimettendolo in sesto in un batter d'occhio. "Grazie Luisa senza di te domani non credo che non sarei sopravvissuto allungo" "non dire così!" mentre i due fratelli si abbracciavano, così spensierati e felici pensavano solo a loro due. Uomo si allontanò dai due e si avvicinò alla porta formulando delle parole in latino: "Iam ut vos es liberam pandit, et spiritus grandis et delebimus enim locum mundum crea in novum unum" (adesso che sei libero rivelati a noi o grande spirito e distruggi questo mondo per crearne uno nuovo). Così iniziò a soffiare un vento fortissimo che spazzo via la casa mentre il fantasma cominciava a diventare sempre più visibile e si ingrandiva diventando rosso con delle corna lunghe come quelle dei tori, una barba folta e nera da cui usciva sangue e urla di persone: "Questo è il Diavolo! Ecco perché il fantasma era stato rinchiuso, gli Otis sapevano di cosa sarebbe stato capace esso! È cattivo e malvagio! Distruggerà tutto, non solo la casa ma tutta la città!" urlò impanicato Tom. "Adesso cosa facciamo?!".

Poi dal pezzo di casa che non era ancora stato spazzato via, spuntarono gli Otis che si misero in cerchio tipo per fare un rituale: "spiritu, spiritu vado ad infernum, hoc relinquo mundum et laudabimus eum reversus veni, spiritus, spiritus!" (spirito, spirito vai via, vai all'inferno, abbandona questo mondo per sempre e non tornare mai più, spirito, spirito!). Ripeterono quella formula tantissime volte finché, dopo aver reso il cerchio luminoso, si aprì un varco nel cielo che veniva da Uomo che fece uscire una tromba d'aria ma il cerchio degli Otis si illuminò e sparò una luce potentissima che mandò via il varco.

"Cosa avete fatto? Ora non potrò essere più l'imperatore del Nuovo Mondo! I miei piani sono stati rovinati! Come farò adesso? Niente utopia! Niente pace! Niente gioia! Niente tutto per me!" Uomo disse questo piangendo e cominciò ad avvizzire come le mele marce, si sgretolò e successivamente il suo corpo, nero come la pece, andò via con un misero soffio di vento. Il diavolo era ormai scomparso insieme al varco ed il cielo ridiventò sereno.

L'espressione facciale di Luisa si riappacificò "che bello, è tornato tutto normale finalmente" pensò.

Anche se la casa era stata spazzata via erano quasi tutti felici.

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