3: Guardami

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La mattina per la piccola Yoora è sempre una corsa contro il tempo, o meglio, lo era.

Sapete quanto tempo si deve dedicare ad una bambina? E quanta cruenta pace si è obbligati a soffrire perdendone una?

Questa volta la nostra protagonista non dovrà solo avere il corpo pervaso da angoscia e rimorsi a causa di quello strambo e allo  stesso tempo terribile "incidente"; Yoora deve anche combattere contro uno stupido capo pieno di se e senza cervello.

Il grande regno di Park Jimin, noto stilista, è un miscuglio di serenità e terrore, due sensazioni tanto distinte da stare perfettamente incastrate tra loro.

Il nostro principino si trovava nella sala comune con in mano un centinaio di fogli e giornali tutto da solo e con un diavolo per la testa.

Imprecando e pentendosi di aver licenziato la sua imbranata e imbarazzante segretaria; anche se con difficoltà ha sempre portato a termine i suoi compiti e allora perché il suo licenziamento? Mai irritare Park Jimin signore!

Intanto Yoora si trovava comodamente seduta su una poltrona a fare segretamente un ritratto al suo capo, "non lo odiava?" Vi chiederete, certo! Ma la bellezza va immortalata in qualsiasi modo, e ammettiamolo, Park è davvero un Dio.

Ma la tranquillità della nostra artista improvvisata finì, Jimin con un cipiglio infastidito ma maledettamente incuriosito si avvicinò di soppiatto alla sua bellissima modella.

<<Che combini carina?>> avvicinò pericolosamente il viso vicino alla ragazza dando di nascosto un occhiata veloce al disegno, ma lunga abbastanza da notare chi fosse la sua "Musa" ispiratrice.

Sulle guance del ragazzo si poteva notare con stupore delle sfumature di rosso acceso.

<<Se continui a disegnare in questo modo ti si rovineranno le mani... non voglio una modella con le dita di una strega>> disse distrattamente rubando il disegno e con una velocità di una gazzella si rinchiuse nel suo ufficio.

<<Wow, che gli sia piaciuto?>> si domandò sorridendo appena.

Ma ora parliamo di cose davvero importanti: Jing

La nostra ragazza non aveva minimamente idea di come prendere la cosa; in che modo si dovrebbe reagire in questi casi?

Yoora non aveva la minima intenzione di passare la sua vita a deprimersi, decise di far finta che niente fosse davvero accaduto. Una decisione da codardi, è vero, ma chi ha il coraggio di biasimarla?

Si impose nella sua mente di non aver mai avuto una figlia, Jing è semplicemente il nome della sua ormai defunta cagnolina.

La sua mente aveva scambiato i fatti, ha preferito dimenticare tutto e vivere in pace.

E ora, ritorniamo alle cose piccanti, che ne dite?

La pila di fogli del nostro amato principe deve essere riportata d'urgenza al suo proprietario piccola Yoora!

La ragazza con un occhiatina curiosa diede uno sguardo affrettato ai giornali e i vari documenti impilati sul tavolino al suo fianco.

C'erano sue foto e varie richieste di aziende di farla lavorare per loro in cambio di una grande somma di denaro.

<<Vuole vendermi?!>> urlò shockata alzandosi dalla comoda poltrona con uno scatto assai rumoroso.

Le persone le lanciarono un'occhiataccia per poi continuare il loro pochissimo tempo dedicato al relax.

Yoora più furiosa che mai, con rabbia prese il cumolo di fogli e frettolosamente si diresse nell'ufficio di Park Jimin.

Entrando senza bussare la ragazza si avvicinò pericolosamente al giovane uomo facendolo sussultare, per poi sbattere nella scrivania quei dannati documenti.

<<Ora lei mi spiega tutto, oppure la desintegro, intesi?!>> sbraita prendendolo per il colletto.

<<Sei così eccitante carina... dovresti arrabbiarti più spesso>> dichiara con tranquillità il rosso, con un rapido gesto la ragazza gli tirò uno schiaffo in pieno volto.

<<Lei sa la gravità della situazione?! È sempre pronto a scherzare dimenticandosi che di fronte a lei, Park Jimin, si trova un essere umano proprio come lei!>> Gli puntò subito dopo un dito contro con fare accusatorio.

L'uomo lentamente si alzò dalla sua comoda poltrona per poi avvicinarsi alla giovane donna con sguardo serio.

<<signorina Yoora, ho quei documenti solo per il semplice fatto che ne avrei parlato all'assemblea di domani, e che sarebbe stato davvero fantastico se lei fosse rimasta qui, in questa compagnia, con me>> la piccola Yoora lo fissò stupita cominciando a balbettare. E intanto il giovane si stava subendo il dolore di quello schiaffo.

<<E i giornali? Le mie foto?!>> chiese nervosa mordendosi disperatamente le labbra.

<<Oh quello beh, è imbarazzante dirlo ma... la stavo ammirando ok? Lei è bellissima, una delle donne più belle che abbia visto in vita mia, è illegale trattarla come un dipinto
di da Vinci?>> si grattò il collo diventando rosso paonazzo in viso.

<<Wow, signor Park non pensavo che lei potesse essere così cute>> ridacchiò lei ma allo stesso tempo stupita dalla situazione.

<<È tu invece piccolina? Perché mi disegnavi così ossessivamente?>> rigirò la frittata il più grande lasciando stare gli onorifici.

<<Mi dia del lei... insomma non mi chiami così>> distolse velocemente lei lo sguardo umiliata per poi tentare di fuggire imbarazzata dal suo ufficio.

Jimin con delicatezza le prese il polso facendola scontrare contro il suo petto.

<<Guardami, è tutta la mattinata che aspetto di ammirare questi dannati occhi>>

Alla fine il nostro ragazzone non è niente male... Park Jimin il tutto muscoli ha un cervello e un cuore?

Il mostro nel mio armadio [Min Yoongi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora