1: Torna a dormire

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Yoora comodamente seduta sul divano con il suo portatile finì l'ultimo lavoro assegnato dal suo capo.

Con un sospiro si stirò allungando braccia e gambe mugulando con soddisfazione.

Sentì dei passi, convinta che sua figlia stesse dormendo venne sopraffatta dal dubbio di qualcuno in casa sua.

Io suo istinto materno scattò e con passi rapidi uscì dal salotto, il rumore cessò.
Due piedini entrarono nella sua visuale, allora la ragazza sospirando si mise le mani sui fianchi.

<<Jing sono troppo giovane per morire di infarto, perchè sei a letto? Torna a dormire!>> la sua mano vagò tra i capelli corvini della bambina.

<<C'è un mostro nel mio armadio>> annunciò la bimba spaventata.
Un sorriso intenerito si fece spazio tra le labbra di Yoora, pensò a quanto sia tenera a sua figlia, e a quanto la fantasia dei bambini fosse così grande da poter partorire certe assurdità tanto innocenti ma allo stesso tempo un po' macabre.

<<Piccola dentro casa siamo solo noi due, dai vai a letto che domani devi andare a scuola. Non permetto repliche, filare! Su!>> accompagnò la piccola in camera con una marcia trionfante.

<<Puoi controllare?>> chiede Jing nascondendosi sotto le coperte.
<<Devi affrontare le tue paure, fai vedere al "Mostro" che tu non hai paura di lui facendoti una bella dormita>> spense la luce finita la frase.

<<Mamma quando incontrerò il mio papà?>> le chiese all'improvviso la figlia. Yoora perse un battito, era consapevole che prima o poi i due si sarebbero rivisti, ma ogni istante della sua vita sperava che quel giorno sarebbe arrivato tardi.
Ce la farai Yora, si ripeteva mentre osservava la bimba.

<<presto, non ti preoccupare>> la strinse in un abbraccio colmo di tristezza.

<<Notte, piccola mia... ti voglio bene>> dichiarò dandole un bacio sulla fronte.
<<Anche io te ne voglio, mamma>> rispose chiudendo gli occhi.
La ragazza chiuse la porta e sospirò.

<<Anche lei a nanna signorina Park! Non vorrà fare tardi a lavoro?>> disse facendo il verso al capo dell'azienda in cui lavora.

Maledetto bastardo

Pensò facendo una smorfia schifata.
Entrando nella propria stanza chiuse la porta alle sue spalle e con un tuffo si ritrovò sul letto a dormire.

Le tre di notte...

Rumore.

Altri passi e gli occhi di Yoora si aprirono.
Che ci fa quella piccola peste ancora sveglia?!  Pensò sbuffando alzandosi dal letto.

La porta si aprì piano facendo rabbrividire la giovane donna.
La figura della sua bambina si fece spazio nei suoi occhi, ma qualcosa non andava... dietro di lei c'era una persona, o meglio, dietro la ragazzina si trovava un essere peggiore del Demonio.

<<Mamma, io te lo avevo detto che c'era qualcuno nel mio armadio...>> cadde a terra, non si alzò... rimase lì, ferma sul pavimento.

<<JING!>> si avvicinò a quel piccolo corpicino e allo stesso tempo allo sconosciuto.

Riuscì ad intravedere quei occhi, quei dannati occhi neri come la pece.
<COSA HAI FATTO A MIA FIGLIA MOSTRO?!>> Si accasciò a terra piangendo.

Sua figlia non c'era più, Jing era morta.
<<Min Yoongi, perché? Cosa ti ho fatto? PERCHÈ SEI IN CASA MIA BASTARDO?! ASSASSINO!>> l'uomo che aveva amato con tutto il cuore le mise le mani addosso, ancora una volta, tenendola per la gola con quella mano gelida.

<<L'hai uccisa tu Yoora... se tu non avessi peccato questo non sarebbe successo. Ma non ti rattristire, alla fine non è morto quasi nessuno>> un ghigno si formò su quel viso marchiato dalla crudeltà come un segno.

La ragazza non rispose, rimase ferma a osservare sua figlia.
La bimba che aveva sempre voluto, la sua migliore amica, la sua ascoltatrice.

Il suo tutto non c'era più, e ora si trovava faccia a faccia con quel mostro.

<<Era tua figlia, HAI UCCISO TUA FIGLIA!>> Prese per il colletto quel dannato bastardo.

<<Sai che perdita! Smettila di urlare o ti faccio fuori!>> la minaccia, ma Yoora non aveva paura. Lei non ha paura dei mostri, lei se li mangia a colazione quegli stronzi.

<<Fallo, uccidimi! Non vedo l'ora!>>
Non pianse, non volle farlo per principio. Sua figlia non avrebbe voluto, e non la deluderà.

<<Io non ho fatto nessun peccato.>> disse stringendo i denti socchiudendo gli occhi.

<<Eccome... i tuoi genitori hanno fatto male a concepirti nel mio tempio, devo punirti>> le sorrise.

<<Mi avrai tra i piedi per molto tempo... ma non credo ti dispiaccia, se vuoi, per farmi "perdonare" ti do un bacio>> unì le loro labbra per poi mostrare quel ghigno malvagio.

<<Mamma lo diceva che assumevi droghe...>> riuscì a dire. Questo essere la stava rendendo strana, come sotto una specie di ipnosi.

<<Piccola, quanto mi sei mancata>> le sue mani vagavano sul corpo di Yoora in modo freddo, distaccato. Le faceva male, sentiva il suo cuore gelare e andare in mille pezzi.

<<Vattene, non tornare mai più... hai fatto abbastanza>> chiuse gli occhi, sperando fosse un sogno osceno, ma alla fine l'indomani avrebbe realizzato che si trovava da sempre dentro un incubo.

E le tenebre si impossessarono di lei, ancora una volta.

In questo momento sto male sia fisicamente che emotivamente, ho una settimana scolastica che fa davvero cagare quindi penso che per qualche giorno sparirò... ma ho già un altro capitolo di questa storia bello che scritto, forse lo pubblico uno di questi giorni almeno non vi sentirete soli come me♡

Il mostro nel mio armadio [Min Yoongi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora