7.

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Il giorno dopo, ci svegliamo insieme, la accompagnò a scuola, ma pure io entro. Sto vicino a lei per farla sentire sicura, le prendo la mano. Appena suona la campanella lei entra in classe, ma io resto fuori ad aspettare il professore.

[...]

Oggi Nik è venuto con me a scuola ma è entrato pure lui, mi è restato affiancò finché sono dovuta entrare in classe. Vado al mio banco, e attaccato c'è né un'altro. Quando entra il professore entra pure Nik.
Il prof inizia a parlare - Ragazzi da oggi in poi Niccolò Moriconi seguirà le lezioni con noi ma non farà verifiche o altro. - Poi aggiunge -  si siederà di fianco a Martina, laggiù. Volete fargli delle domande? - e si alza qualche mano, speriamo non l'abbiano riconosciuto.
Nik, con faccia sorpresa, da la parola alla prima persona - Come mai sei qui?  Non dovresti essere in studio a registrare? - e lui dice - Beh, allora per chi non lo sapesse, io sono in arte Ultimo. E sono qui per aiutarvi, aiutare la mia Wendy e molte altre cose che ora non dico. - a queste parole mi viene da piangere, e mi scende una lacrima, ma cerco di trattenermi dal saltargli addosso. Dopo un pò di domande, alzo la mano, e aspetto che mi da la parola, - Ehm... Wendy dimmi- Probabilmente sono diventata tutta rossa, ma fa niente.
-Ehm... Quando vieni a sederti Peter?- Ora non sarò rossa, sarò viola, ma non mi interessa devono sapere che lui è mio.  -Adesso arrivo- dice è poi mi accenna un sorriso.
Appena attraversa tutta l'aula per arrivare all'ultimo banco, il mio e il suo,  sento il cuore a mille. Si siede e dice -Ehi Wendy, sembra che ti hanno lanciato i pomodori in faccia- e poi mette il suo braccio sulle mie spalle, come mi sento al sicuro tra le sue braccia.
Poi ad un certo punto sento il prof che dice -Ehi voi due lì in fondo non fate i piccioncini- e io mi spostò un pò a malavoglia ma lui, mi prende la mano, e mi dice - Non preoccuparti, che io ci sono-
Finita la lezione, ci alziamo e mentre stiamo andando verso l'uscita delle ragazze ci vengono un contro, e chiedono a Nik un autografo. Poi si girano verso me e dicono -com'è che stai con uno così? Tu dovresti stare con un barbone- Cerco di trovare la forza per parlare perché le lacrime stanno salendo ma, per fortuna intervenne Nik - e perché non ci andate voi con un barbone?  Magari almeno a lui gli state simpatiche- detto ciò ce ne andiamo.
Appena arriviamo a casa corro in camera, chiudo la porta, mi sdraio nel letto e mi metto a piangere. Ad un certo punto sento bussare alla porta e sento una voce - Se mi apri giuro che non ti lascio andare fino a domani mattina- poi aggiunge -Wendy ne vuoi parlare? - allora mi alzo, apro la porta e lo vedo gli salto addosso, come ormai faccio sempre, penso se n'è fatto l'abitudine.
Mi porta sul letto e inizio a piangere come una fontana, mi manca il fiato poi sento le sue labbra sulle mie. Stiamo così per qualche minuto finché non ci stacchiamo. -Wendy non serve versare lacrime per gente senza cuore- poi aggiunge - Lascia le tue paure e le tue incertezze in una scatola, e ora vieni con me-

ANGOLO AUTRICE
Ehiiii com'è??
Sorry per gli errori

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