Slitherin's souls

Capitolo 3

Fummo catapultati in una grande sala che riconobbi subito come la camera dei segreti dalle grandi statue marmoree raffiguranti serpenti,la camera dei segreti fu ideata e costruita da Salazar Serpeverde.
Frastornata alzai solo il busto e mi toccai la testa nel punto in cui faceva male "Draco"mormorai
"Perché siamo finiti qui?"
Nessuna risposta
"Draco"dissi nuovamente
Aprii finalmente gli occhi e mi guardai intorno,Draco era steso a terra vicino a quello che riconobbi come lo scheletro di un Basilisco,quello che Potter sconfisse due anni fa suppongo,non credo ci siano altri basilischi giganti nel castello.Mi avventai da lui
"D-Draco"i capelli biondo platino gli ricadevano sul viso incorniciandolo,a vederlo così sembrava indifeso e tenero mentre lui,lui era riuscito a farmi fare qualcosa che non volevo fare,aveva una ferita vicino al labbro e per un attimo mi balenò il pensiero di posare le mie labbra su quella ferita e baciarla come se con quel bacio potesse scomparirgli tutto il dolore.
Afferrai la bacchetta e feci in modo che la ferita si rimarginasse,"Draco mi senti?" Chiesi ancora,nessuna risposta,allora avvicinai il mio orecchio al suo petto nell'intento di sentire il suo battito,una volta poggiato l'orecchio fu come se la forza di gravità si ribaltò e qualcosa mi spingeva a restare in quel modo poggiata sul suo petto,inerte fissavo un punto d'avanti a me e svariate lacrime scendevano lungo il mio volto e finivano sul solito completo nero di Draco
"Morgana che stai facendo?"mormorò d'un tratto e rompendo quel silenzio confortante che ci circondava,mi alzai di scatto e mi girai asciugandomi le lacrime,poi mi girai ed era in piedi dietro di me,"tutto bene?"chiese a disagio
"Non dovrebbe essere un tuo problema"sbottai,"ora che le nostre anime sono intrecciate lo è,riesco a sentire parte di quello che sentì tu"commentò annoiato "siamo legati Morgana che a te piaccia o no,ora siamo legati"continuò soprappensiero.Sospirai "non mi sta bene che navighi tra i miei pensieri allora"a quelle parole rise e la sua risata riecheggiò per tutta la camera dei segreti,"perché siamo spuntati qui Draco?"chiesi cambiando discorso
"Non ne ho idea,ma questo posto è inquietante,andiamo via"disse prendendomi la mano e cominciando a camminare quasi trascinandomi.Sorrisi.Eravamo legati.Sebbene fossimo totali sconosciuti.O forse,parti di noi già si conoscevano da tempo.Anime sconosciute unite per sempre,romantico come pensiero.
——
Stavo camminando nel corridoio quando sentii un braccio sfiorarmi la spalla,mi voltai di scatto e vidi Harry
"Harry per la barba di merlino mi hai fatta spaventare"dissi ridendo
"Scusa,non era mia intenzione"mormorò grattandosi la nuca,gli sorrisi e scrollai le spalle,iniziammo a camminare verso l'aula di arti oscure in silenzio fin quando...
"Serpeverde eh"disse
"Già"commentai rivolgendogli un sorriso timido
"Tu hai chiesto al cappello di essere smistata in Serpeverde o è stato lui?"chiese incuriosito
"Io non ho chiesto niente,mi sono affidata al cappello,sebbene una parte di me sperava di capitare in Serpeverde"risposi tranquillamente
"Credo che Serpeverde non sia il posto per te"disse,scoppiai in una fragorosa risata "neppure mi consoci Harry,abbiamo solo scambiato due parole sull'Hogwarts express"
"Ma sento che c'è qualcosa di buono in te,qualcosa di forte che nei Serpeverde è sprecato"insistette,le sue parole mi turbarono,stavo tradendo una persona che aveva una concezione così alta di me...
"Mi dispiace Harry"mormorai ed entrai nell'aula
"Buongiorno ragazzi io sono il professore Remus Lupin e quest'anno vi insegnerò la disciplina della difesa contro arti oscure"disse il professor Lupin,tutti annuimmo e lui proseguí la lezione fino al suono del corno quando tutti uscimmo dalla classe per recarci nella sala grande dove silente ci aspettava per l'estrazione dei nomi che avrebbero partecipato al torneo tre maghi.
Presi posto al tavolo dei Serpeverde accanto a Cornelia che disinteressatamente giocava con le ciocche dei suoi capelli,accanto a me si sedette Draco che mi rivolse un sorrisetto vispo che ricambiai.
"Silenzioo"disse silente tramite il baccamplificatore,calò il silenzio e fecero entrare il calice di fuoco nel quale tutti gli studenti al di sopra dei 17 anni avevano messo i loro nomi.Primo fra tutti ad essere estratto fu Victor Krum,dalla scuola bulgara della Durmstrang nonché cercatore della squadra nazionale di quidditch da quando aveva la veneranda età di otto anni,dopo di lui venne estratta la signorina Fleur Delacour dalla scuola francesce di beauxbatons.
"Infine per la scuola Hogwarts gareggerà il signor...H-Harry Potter"il calice smise di tremare e il silenzio calò improvvisamente nella sala grande,gli occhi di tutti erano su Harry e pensieri malsani stavano nascendo nella mente di tutti,Harry confuso si alzò in piedi e disse:"professor silente ci deve essere un errore io non ho 17 an-"venne interrotto da un altro improvviso tremore,ci girammo tutti nuovamente verso il calice che sputò un altro foglietto,Silente cautamente lo prese e lesse il none ad alta voce "Morgana Moreed" incredula strabuzzai gli occhi,feci per alzarmi ma Draco mi afferrò per il braccio e mi trattenne giù "che diamine hai fatto?"sbottò
"Nulla Draco"ribattei
"Non puoi mentirmi lo sai"controbattè
"Non ho fatto niente Draco,mollami"mi liberai dalla sua presa e mi alzai dirigendomi vicino a Silente,ancora scossa per la notizia presi il pezzetto di carta con su scritto il mio nome e tra i bisbigli dei miei compagni tornai al mio posto dove invece I Serpeverde mi accolsero ben più felici
"Brava Morgana così si fa"mi incoraggiò Cornelia,erano tutti convinti che io avessi messo il mio nome dentro il calice così come erano convinti che l'avesse fatto Harry.
Dopo il banchetto io e Harry fummo convocati nello studio di Silente.
"Morgana tu hai messo il tuo nome dentro il calice?"mi chiese Harry nel corridoio
"Per la barba di merlino no! Non lo farei mai,non mi sognerei nemmeno di partecipare a un torneo dove potrei morire"commentai agitandomi,Harry annuí,non gli chiesi se lui l'avesse messa,la risposta era scontata no,è troppo buono per mentire.