L'ULTIMA BATTUTA

302 10 0
                                    

La mattina del 24 Marzo, il grande giorno, mi svegliai con un gran mal di testa a causa della movimentata serata precedente, ma siccome avevo lezione a fatica mi trascinai in bagno, mi feci una rapida doccia e raggiunsi la mia classe.  Le ore sembravano non passare mai e quando fui finalmente libera, me ne tornai a casa, decisa a fare un riposino. Quel giorno, sia io che Martina avevamo gli allenamenti, per questo, prima di cadere nel sonno piu' profondo riuscii a impostare la sveglia. Dovevo aver sbagliato a toccare qualche tasto perche' quando suono',aprii gli occhi e scorsi l'ora sullo schermo del fastidioso aggeggio, era tardissimo.

Mi preparai e preparai la borsa velocissimamente, ma non cosi' velocemente da non accorgermi della mancanza di Martina, chissa' dov'era finita!

Arrivai ad allenamento giusto in tempo. Avevo scampato anche questa volta i trecento addominali che avrei dovuto fare se fossi arrivata in ritardo. Martina era li'. Mi avvicinai a lei per svolgere gli esercizi e iniziammo l'allenamento.

Non so lei, ma io ero talmente emozionata che quasi non riuscivo a schiacciare, la cosa che riesco a fare meglio! Non vedevo l'ora che arrivasse quella partita per vedere il mio, anzi il nostro, idolo.

Confessai le mie emozioni a Martina, ma mentre io mi entusiasmavo per quello che sarebbe successo di li a poco, Marty rimaneva impassibile. Non sapevo cos'avesse, ma dovevo scoprirlo.

La assilai per il resto dell'allenamento ma lei non voleva proprio dirmelo, continuava a ripetere che non era successo niente.

Finito allenamento avevamo solo mezz'ora per prepararci. Alle 19.30 avremmo dovuto essere al palazzetto per goderci i pochi attimi prima della partita.

Martina mantenne per tutto il tempo la faccia seria che aveva in palestra. Iniziai a preoccuparmi, Martina era sempre sorridente e ora sembrava assente. Arrivate al palazzetto ci sedemmo ai nostri posti, dietro alle panchine dei giocatori.

I campioni di B2 del Volley Forli', la squadra di Bovo, e quelli della Lube si stavano riscaldando. Martina li guardava senza dire una parola, mentre solitamente aveva una marea di commenti da fare. Solo dopo,quella stessa sera, mi confessera' che per tutto il giorno aveva avuto la brutta sensazione che potesse succedere qualcosa a Bovo. E il suo presentimento si rivelo' del tutto fondato. Al terzo set della partita Lube Macerata- Volley Forli', toccava a Bovo battere.

Si e' presentato sulla linea di battuta, ha gettato la palla dall'altra parte della rete, "aiutatemi che cado" ha detto, si e' toccato il fianco sinistro, vicino al cuore e si e' accasciato a terra. Bovo e' caduto attorniato dalle grida preoccupate e  sconcertate dei tifosi. Io e Martina non potevamo crederci, avevamo le lacrime agli occhi e non riuscivamo a parlare.

Lui e' caduto e a noi e' crollato il mondo addosso.

Noi, Per Sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora