CAPITOLO IV

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"Vedo che senza di me non ci sai proprio stare"
Sentiva il suo respiro sul collo, quel profumo irresistibile che già stamattina aveva avuto il piacere di odorare.
"Ho decisamente sbagliato stanza"
O forse era destino che succedesse?
E adesso come me ne vado da qui?
Emma si voltò leggermente per guardarlo, ma non poté che notare...
Che cosa!? Oddio, ha solo un asciugamano intorno alla vita!

"Fab ti prego, io..."
Non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi, la sua figura scoperta e le sue braccia muscolose la destabilizzavano
È...davvero...wow
La mano che la stringeva aveva mollato la presa lentamente e ora poggiava sul muro
Sono in trappola!
In quell'istante di sentirono tre colpetti leggeri alla porta: qualcuno aveva bussato!
"Fabbri, posso entrare?"

Emma si sentí soffocare. Se Ermal l'avesse vista in quella posizione con Fabrizio mezzo nudo...probabilmente non le avrebbe più rivolto la parola.
Fabrizio fece cenno a Emma di tacere appoggiandole un dito sulle labbra.
"Non dire nulla, aspettiamo che se ne vada" disse sottovoce
"Bizio ma stai dormendo?"
Ancora silenzio nella stanza.

Essendosi abituata al buio, Emma riusciva ora a vedere l'espressione di Bizio. Era diventato serio.
"Vabbè...ci vediamo domani Bizio"
Fab abbassò la testa e tirò un sospiro di sollievo.
"Ci è andata bene"

La ragazza lo stava ancora guardando. Aveva una mano sul bicipite di Bizio.
E quando ce l'ho messa lì?
Fab la guardò per un attimo e poi sorrise.
"Guarda che sei tu che ce l'hai messa eh"
" Si, si è solo che..ecco scusa"
" E di che? Mica mi hai fatto male. Stai sempre a scusarti tu"

Emma non riusciva a scollare gli occhi dall'asciugamano. La sua testa stava per scoppiare. Una parte di lei avrebbe voluto togliere quell'asciugamano che lo copriva.
L'altra...beh forse anche l'altra.
Non posso farlo, cosa direbbe Ermal se lo venisse a scoprire? E se non lo sapesse? Io non posso rischiare.
Bizio si allontanò dalla ragazza e si guardò l'asciugamano. Poi diede uno sguardo a Emma.
"Mmh"
E adesso cosa ha in mente di fare

In quel momento, con un sorriso compiaciuto sul viso, con una mano prese un capo dell'asciugamano, lo sfilò lentamente e lasciò cadere il panno ai suoi piedi.
Lo guardava a bocca aperta.
La richiuse subito e si girò con il viso verso la porta
"Oh andiamo, se avessi voluto veramente uscire dalla stanza, lo avresti fatto già da un po' "

Emma si girò lentamente e lo guardò negli occhi
Si avvicinò lentamente a lui.
Lui la tirò a sé e incominciò a baciarle il collo mentre una mano le sollevava la maglietta.
Dopo averle tolto la maglia la guardo negli occhi e, dopo essersi inumidito le labbra, prese a baciarla

Mi fa impazzire
Dopo averla spogliata la sollevò e la portò sul letto
"Sono stato abbastanza educato, da ora non lo sarò più"
Lentamente incominciò a muovere il suo bacino contro il suo...poi sempre più veloce.
"Non ti fermare"

I loro corpi erano un tutt'uno, un mescuglio di sospiri e sentimenti che la ragazza non riusciva a comprendere.
*Non riesco a parlare.. sono.. senza fiato*
Si girarono. Emma ora era su di lui.
Le mani di Fab le accarezzavano la schiena.
*E se non fosse solo sesso?*
Lui le sorrideva, sembrava essere felice in quel momento. Che fosse solo piacere?

Dopo una notte movimentata, i due di addormentarono sotto la coperte.
Lui l'abbracciava da dietro.
Ma dopo qualche ora Emma si svegliò.
Spostò dolcemente la mano di Fab e mettendosi la sua maglietta uscì dalla stanza in punta di piedi.

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