Yoongi aprì gli occhi con lentezza, sentendo la sua testa pesare come un macigno.
Si guardò intorno, ritrovandosi in un letto bianco illuminato da luci altrettanto bianche, e al suo lato c'era un uomo col camice, anch'esso bianco.
"Cosa..." cercò di tirarsi su ma il mondo parve girare troppo velocemente.
L'uomo lo fermò al letto e lo guardò.
"Buongiorno, Yoongi, ti consiglio di rimanere sdraiato" fece con una voce calda e piacevole. "Sono il dottor Kim Seokjin, ti ricordi di me?"
Yoongi fece un grugnito di sofferenza e cercò di focalizzare meglio il suo volto, poi lo riconobbe.
"Mh..." disse solamente.
"Sei andato in overdose da psicofarmaci, Yoongi, di nuovo. Hai intenzione di venire a trovarmi ancora?" chiese severamente l'uomo.
Il ragazzo chiuse gli occhi stanchi. "Provi a non riuscire a dormire per più di una settimana, poi ne riparliamo" disse poi, cercando di afferrare il bicchiere d'acqua che era sul comodino.
"Posso capirlo, Yoongi, ma la tua non è una soluzione giusta al problema che hai" fece ancora il dottore.
"Chi mi ha portato qui?" domandò Yoongi sviando il discorso.
"Il proprietario del tuo appartamento, nel silenzio della notte ha sentito un rumore ed è salito, ti ha visto a terra privo di sensi e ti ha portato qui" spiegò l'uomo dai capelli neri.
Yoongi annuì e chiuse gli occhi, la testa che sembrava voler esplodere da un momento all'altro.
"Sono le cinque del pomeriggio, ti abbiamo lasciato dormire quando abbiamo notato che i tuoi battiti cardiaci non fossero troppo rallentati, sei rimasto dormiente per più di dodici ore" disse il dottor Seokjin alzandosi dal letto.
Dodici ore...
Dodici ore di sonno riusciva a raggiungerle in due settimane, normalmente.
Si passò una mano sul viso ed appoggiò la testa sul cuscino. "Quanto dovrò stare qui?"
"Vogliamo tenerti in cura per un po', cercheremo di darti la dose giusta di tranquillanti, abbiamo intenzione di non utilizzare i sonniferi, almeno non per ora. Il tuo corpo sta reagendo male all'assenza di sonno, hai bisogno di dormire, quindi starai qui per un po', nella speranza che riusciremo a fare qualcosa per te, va bene Yoongi?" disse Seokjin osservandolo con tenerezza.
Lui annuì. "Sì, sì grazie" disse semplicemente, per poi osservare il dottore congedarsi e lasciarlo solo.
Si guardò intorno, e notò un altro letto accanto al suo; sbuffò, voleva stare solo, altre persone lo avrebbero sicuramente tenuto sveglio più del normale, e sperò con tutto sé stesso che non assegnassero nessun altro alla sua stanza.
Ed ora? Che avrebbe fatto per chissà quanto tempo solo in una stanza d'ospedale?
Non aveva con sé il suo quaderno, né tanto meno una penna, avrebbe passato il tempo ad osservare quella noiosa e bianca stanza per giorni interi.
O forse Taehyung sarebbe andato a trovarlo, chi lo sapeva.
Non sopportava la lontananza, gli mancava estremamente tanto quel ragazzo così diverso da lui eppure così amabile.
Era partito per il Giappone da ormai quattro mesi, e Yoongi ne sentiva la mancanza.
Era lui l'unica persona che riuscisse a farlo sentire normale, che riuscisse a farlo sorridere, ma ora non era più lì con lui.
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ѕιcĸ [м.yg+p.jм]
FanfictionDove Yoongi e Jimin devono condividere una stanza di ospedale. [TEMATICHE DELICATE] cover by @merygrais