"Yoongi hyung! Sei tornato!" esclamò Jimin alzandosi a sedere e battendo le mani, sorridendo ampiamente.
Il maggiore inarcò un sopracciglio e lo guardò male. "Mica sono stato via secoli, sentivi così tanto la mia mancanza?" domandò poggiando un nuovo fumetto sul letto e sedendosi, girandosi verso di lui.
"Sei stato via per un'ora, non avevo idea di che fine avessi fatto e mi sentivo solo.." rispose Jimin, ed un tenero broncio si formò sulle sue morbide e carnose labbra.
Yoongi sorrise a quell'adorabile vista e lo osservò a lungo. "Mi spiace averti lasciato solo per così tanto, piccoletto, mi ero fermato a parlare con dei dottori per la terapia che devo seguire" rispose poi.
"Oh...ho capito" annuì Jimin, con un'espressione infantile. "Come stai oggi?"
"Non lo so, sinceramente, un po' giù" rispose Yoongi alzando gli occhi su di lui. "E beh, stanco, molto, ma immagino sia normale, dato che non dormo"
"Giusto...dimmi Yoongi hyung, hai mangiato qualcosa di buono?" chiese il minore alzando gli occhioni su di lui.
"Sì, ho mangiato delle patatine e altre robe" fece spallucce. "A te neanche lo chiedo, l'hai finita la mela, almeno?" chiese poi.
"Sì...la mela l'ho finita" sospirò Jimin, indicando il cestino all'angolo della stanza. "Se non ci credi vai a vedere, c'è solo il torsolo"
"Mh.. va bene, ti credo sulla parola, ma Jimin...sul serio, dovresti mangiare qualcosina in più...non dico molto, ma almeno qualcosa, se vuoi che ti facciano alzare da quel letto" disse a bassa voce il maggiore, guardandolo con preoccupazione.
Il piccolo scosse la testa ed indicò la flebo che si collegava poi al suo braccio. "Non ho fame, e poi...mi danno ciò di cui ho bisogno con questa roba..." rispose mordendosi il labbro inferiore.
"Non riesco...quella roba non è cibo, ti fa bene, certo, ma non ti darà abbastanza forze per tirarti su" scosse la testa sconfortato Yoongi.
"Non ho fame, se mangiassi probabilmente vomiterei tutto, capisci? Già è tanto che abbia mangiato una mela, la frutta è l'unica cosa che riesco a mangiare, ma non più di uno o due frutti al giorno, non ci riesco, ormai il mio stomaco si è abituato" strinse gli occhi. "Possiamo...possiamo parlare di altro, per favore?"
"Scusami, va bene Jimin, perdonami, non volevo risultare insistente, tu hai i tuoi problemi ed io i miei, scusa davvero" sussurrò il maggiore mordendosi il labbro.
"Sì mh...non è nulla hyung, sono io a dover chiedere scusa, sono un casino.." abbassò la testa Jimin, tornando a giocare con le proprie dita.
"Hey no Jimin, non dire così, so quanto sia difficile buttare fuori ciò che si sente, capito? Non fartene una colpa, voglio solo che tu sappia che io sono qui, non me ne andrò per un po', e se un giorno vorrai sfogarti, ti ascolterò più che volentieri" fece Yoongi guardandolo.
Avrebbe tanto desiderato alzarsi per sedersi accanto al minore, avrebbe voluto prendere il suo volto tra le mani, accarezzare quelle guance che sembravano essere tanto morbide, guardarlo dritto negli occhi e stringerlo a sé, accarezzarlo...ma sapeva che non poteva farlo.
Solo allora ricordò ciò che aveva pensato pochi minuti prima.
Si schiarì la voce ed incrociò le gambe sul letto. "Jimin?"
Il minore alzò la testa e lo guardò. "Sì hyung?" disse con la sua tenera vocina.
"Pensavo... poco tempo fa mi dicesti che non eri pronto per uhm.. il contatto umano, o almeno non ancora" fece Yoongi, passandosi la lingua sulle labbra e guardandolo.
"Sì...dunque?" rispose il minore con uno sguardo confuso.
"Pensavo...cioè, forse mi sbaglio, ma credevo che con quell'affermazione tu mi stessi dicendo che sì, sei afefobico, ma desidereresti il contatto umano..il contatto con me, ecco" schiarì Yoongi, mordicchiandosi l'interno guancia in attesa di una risposta da parte del minore.
Jimin arrossì lievemente e chiuse gli occhi, portandosi il labbro inferiore tra i denti, e decise di parlare. "Sì io...cioè tu...non lo so, è come se mi dessi sicurezza e tranquillità, non so se mi spiego, ma sento di potermi fidare di te e di conseguenza mi piacerebbe tipo...abbracciarti?" ammise sospirando. "Solo che al contempo ne ho paura...non di te, sia chiaro, non ho paura di te, è...difficile da spiegare, Yoongi hyung..."
"Immagino quanto sia difficile spiegarlo, non devi preoccupartene, ed ho capito ciò che intendi, per questo voglio proporti una cosa, Jiminie" sorrise leggermente, guardandolo negli occhi.
"Ah sì? E cosa hyungie?" domandò curiosamente il minore, facendo ciondolare le gambe sottili al bordo del letto d'ospedale.
"Credevo...insomma, forse è una cosa stupida, ma per prima cosa potremmo avvicinare i nostri letti, parliamo davvero tanto, e averti così distante è abbastanza fastidioso, per te è un problema?" chiese piegando la testa di lato.
"No..no, a me va bene se siamo più vicini" annuì il minore, sorridendo lievemente. "Così posso osservarti meglio" si fece sfuggire.
Yoongi non fu in grado di trattenere un sorrisetto a quelle parole. "Perché, mi osservi spesso?" chiese dunque.
Jimin sentì le proprie guance andare a fuoco ed abbassò la testa, maledicendosi per non essersi reso conto di ciò che aveva appena detto. "N-no cioè io...intendo quando parliamo, sì uhm...quando parliamo"
"M-mh, giusto, sarebbe maleducato il contrario" annuì il maggiore, mordicchiandosi il labbro. "Comunque, tornando al discorso di prima.."
"Oh! Giusto sì, dimmi hyung" sorrise lievemente Jimin, mettendosi più comodo sul suo letto.
"Ecco potremmo...potremmo provare ad avvicinarci, a step" iniziò guardandolo. "Cioè, mi spiego meglio, credevo potesse essere carino provare di giorno in giorno a far toccare le nostre dita"
Jimin piegò la testa incuriosito, osservando il maggiore. "Che intendi?"
"Intendo... potremmo cominciare a far toccare i polpastrelli del nostro indice, magari domani, o quando vorrai, e continuare a farlo, una volta al giorno, finché non sarai pronto per far toccare indice e medio con i miei, e così via" si mordicchiò il labbro. "Ponendoci l'obiettivo di far toccare le nostre mani completamente, potrebbe essere un inizio, no? Voglio...vorrei che tu ti fidassi di me, ecco, e credo che questo potrebbe essere un modo carino per farlo..." disse nervosamente, grattandosi la nuca per l'imbarazzo.
Jimin rimase in silenzio a lungo, osservando il maggiore con attenzione, poi sorrise. "Penso che sia una cosa davvero molto carina, Yoongi hyung, credo che forse potrei farcela" disse rompendo il silenzio che si era venuto a creare.
Il maggiore alzò lentamente lo sguardo su di lui. "Davvero? Pensi... pensi che sia una buona idea, Jiminie?" disse incredulo.
Jimin rise leggermente ed annuì. "Io...sì, credo di sì, possiamo provarci da domani se vuoi" sorrise poi, rassicurando il maggiore.
"Sì! Sì, certo io...sono molto felice che ti piaccia come idea Jiminie, davvero" sorrise ampiamente Yoongi.
"Mi piace e tu...mi infondi sicurezza Yoongi hyung, credo proprio di voler avere un contatto fisico con te" sorrise lievemente e si mordicchiò l'interno guancia, guardandolo.
"Mi fa piacere sentirtelo dire piccolino" sorrise con sincerità il maggiore. "Domani prima prova, okay?"
"Sì hyungie, domani" rispose al suo sorriso e si sdraiò sul lettino. "Ora credo che dormirò, ti dispiace?"
"No Jiminie, non preoccuparti, pensa a riposare" rispose il maggiore guardandolo. "Buonanotte"
"Notte notte hyung"
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ѕιcĸ [м.yg+p.jм]
FanficDove Yoongi e Jimin devono condividere una stanza di ospedale. [TEMATICHE DELICATE] cover by @merygrais