t h r e e

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"Ci vediamo domani piccolo, okay?" mormorò dolcemente la donna, asciugando le lacrime sul volto del nipote.

Jimin annuì, tirando su col naso. "Ti voglio bene" disse flebilmente, guardandola uscire dalla stanza.

Tornò a respirare solo allora, portandosi le piccole mani sugli occhi per asciugarli ancora.

Era successo di nuovo, gli infermieri erano entrati per cambiare l'ago della flebo che gli dava il nutrimento necessario e lui aveva iniziato ad urlare e piangere, e la zia, l'unica persona in grado di toccarlo, aveva dovuto tenerlo fermo.

Tutto davanti agli occhi di Yoongi, che non aveva potuto fare altro che rimanere paralizzato a quella vista così orribile.

Odiava vederlo in quello stato, così sofferente, e non poter fare nulla.

Odiava non poterlo tranquillizzare accarezzandogli un braccio.

Odiava vedere la disperazione e la paura nei suoi occhi, era orribile, non se lo meritava.

"M-mi dispiace hyung..." mormorò allora Jimin, dopo vari minuti di silenzio dopo altrettanti di urla disperate.

Yoongi si girò verso di lui e lo guardò. "Non devi preoccuparti Jimin, davvero"

"I-io...non sono un pazzo, lo giuro, ho solo..." arrossì abbassando lo sguardo.

"Lo so Jiminie, per questo ti dico che non devi preoccuparti, lo capisco, mh?" Sorrise leggermente il maggiore.

"Grazie" mormorò Jimin abbassando lo sguardo. "Hai...tu vorresti dormire, vero?"

Che domanda stupida, certo che voleva.

"Sì, Jimin, desidero un po' di sonno più di ogni altra cosa, mi basterebbero anche due ore a notte, sono pur sempre meglio di quattro a settimana" rise amaramente, alzandosi a sedere.

Il minore annuì leggermente. "Che ci mettono nella tua flebo hyung?"

"Boh, ora nulla di che, devo disintossicarmi dall'overdose di sonniferi" fece spallucce osservando la sacca della flebo.

"Quindi non dormirai neanche stanotte?" fece tristemente Jimin.

"Probabilmente no, per questo mi terranno qui per molto. Per espellere dal corpo gli effetti delle pastiglie ci vogliono circa cinque giorni o una settimana, e poi dovranno somministrarmi dei medicinali endovena, credo tipo...calmanti e cose così, per indurre il sonno, immagino" rispose Yoongi guardandolo. 

"Oh...come sai tutte queste cose?" chiese innocentemente il minore.

"Te l'ho detto, non è a prima volta che mi ricoverano qui, sempre per lo stesso motivo, ormai ho imparato" fece spallucce e prese la bottiglietta d'acqua per bere.

"E perché uhm..cioè, se questa terapia funziona perché non la continui quando torni a casa? Voglio dire, almeno riusciresti a dormire no?" fece con timidezza l'arancione.

"Sì ecco...non è così semplice, i medicinali che mi somministrano sono abbastanza forti, e dato che riuscirebbero a farmi dormire potrebbero diventare una dipendenza, rendendomi praticamente un drogato, e sinceramente non mi va di diventare un tossicodipendente" spiegò Yoongi.

"Capito..." annuì Jimin abbassando lo sguardo sulle proprie manine. "Mi dispiace che tu non riesca a dormire, meriteresti un po' di riposo"

"Lo dici perché queste occhiaie mi fanno sembrare uno zombie?" rise amaramente il maggiore. 

Jimin scosse vigorosamente la testa. "No! No, assolutamente no, non...non pensavo questo.." arrossì. "Volevo solo..."

"Hey tranquillo Jiminie, stavo solamente scherzando, non preoccuparti" gli sorrise Yoongi, cercando di rassicurarlo. "Ci sono quasi abituato ormai, a volte non ho neanche più sonno, il problema è che l'assenza di sonno porta a rischi particolarmente elevati, problemi abbastanza brutti"

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