"E se provasse lo stesso anche lui?" (Johnlock FanFiction)

Parte 2

In due passi lo raggiunsi, ero così vicino a lui che sentivo i battiti del suo cuore.
Appena sentì la mia vicinanza e il mio respiro sulla sua pelle alzò la testa per guardarmi negli occhi.
Fu in quel momento che lo baciai. Appoggiai lievemente le mie labbra sulle sue. Erano così morbide.
Ma quel contatto non mi bastava, non bastava a nessuno dei due. Volevo di più. Dischiuse appena le labbra e la mia lingua incontrò la sua. Il suo cuore accelerò i battiti tanto che pensavo scoppiasse. Le mie mani furono subito nella sua schiena per spingerlo più vicino a me e le sue furono sul mio collo.

Subito dopo si fermò e mi guardò con aria interrogativa. Gli dovevo delle spiegazioni, era ovvio.
Si tolse il cappotto e mi fissò in attesa di spiegazioni.

"Il motivo per cui ti avevo chiamato prima era perché non riuscivo più a nascondere i miei sentimenti per te. So quanto questo possa sembrarti strano, e lo è anche per me. Cercherò di cambiare, lo farò per te. Voglio essere un uomo migliore per te, perché te lo meriti John.
Io.. io penso di amarti. Ed è una cosa incredibilmente nuova per me, ma allo stesso tempo incredibilmente bella!"

Questa volta prese lui l'iniziativa. Mi tirò verso di se prendendomi il colletto della giacca e mi baciò con passione. Voleva di più stavolta, lo sentivo. Le sue mani finirono tra i miei capelli e le mie erano sui suoi fianchi. Mi mise con la schiena contro il muro senza smettere di baciarmi, ma questa volta avvicinò tutto il suo corpo contro il mio. Lo sentivo. Era eccitato contro la mia coscia.

Lo misi contro il muro, volevo gestire io la situazione. Mi avvicinai alla sua bocca ma non lo baciai. Sfiorai solo le sue labbra e lo sentii gemere.
Continuava a tenere le sue mani tra i miei capelli e quando mi avvicinai per baciare il suo collo sentii la sua presa stringere. Ansimava e questo mi eccitava da morire. Tornai sulla sua bocca per poi sbottonargli i primi due bottoni della camicia. John era completamente perso sotto il mio tocco. Dalla sua bocca scesi fino all'incavo della clavicola e continuavo a sbottonargli la camicia.
Stavo per scendere ancora quando il mio telefono squillò..