Il giorno dopo

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Craig era nella sua cameretta. Era il posto dove stava più spesso, il suo rifugio. Sentiva i suoi litigare al pieno di sotto,ma non gli importava. Sapeva il perchè di quello strano litigio. " Quei due sono quasi morti e tu pensi ancora che sia normale?" Suo padre digrignó i denti quasi sbavando,battendo ripetutamente il pugno sul tavolo. "Simone,non so cosa dirti. Lo sappiamo entrambi,dobbiamo metterlo in una struttura,hai ragione. Ma nostro figlio non è un mostro"
Simone colpì nuovamente il tavolo,quasi con uno schiaffo. Il suono rimbombó nella casa,e giunse alle orecchie di Craig. Craig si mise a piangere,le lacrime gli rigarono il volto e li bruciavano le guancie,le sue gambe esili tremavano,e si dovette sedere.
Carig fece di meglio. Si stese sul letto,accese la tv,afferró un biscotto da una confezione sul comodino. Si asciugó le lacrime.
Quella notte Craig fece un sogno. Era sperso,sperso in una foresta pluviale,steso ai bordi di un lago,che guardava il cielo. Un fulmine oscuró il cielo. E cominció a piovere. Ma non era una pioggia normale. Aveva un sapore strano,era più calda della pioggia normale, era rossa. Era sangue. Sentì delle urla da lontano,delle urla disumane,femminili. Le urla di sua madre. Craig si alzó e si mise a correre nella direzione delle urla,gridando ripetutamente"mamma! Mamma!".
Sua madre era stesa a terra,in unlago di sangue. Ulteriori lacrime rigarono il volto di Craig. Egli si sentiva responsabile per qualche sconosciuto motivo.
Era molto difficile per lui capire cosa stava succedendo. Ma poi si sveglió.
Sua madre lo sveglió.
"Tesoro sveglia. Che dormiglione." Disse la madre con la sua dolcissima voce,baciando la fronte del figlio. Egli aprì gli occhi,e guardó la madre.
Era esattamente uguale. I capelli lunghi e corvini,la pelle scura,gli occhi verdi scuri. Era bellissima. Ma quell'occhio nero? No. Quello non era bello.
Craig era più intelligente di quel che sembrava. Capiva che la manata sul tavolo sentita la sera precedente non era altro che uno schiaffo ai danni della madre. Craig si alzó senza fare domande, fece qualche passo e si portó alla cima delle scale. Simone non era in casa,dunque scese ed uscì dalla porta.
La madre lo seguì,chiamandolo. "Craig,torna qua! Cosa stia facendo?"
Craig non voleva più vedere sua madre in quello stato.

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