Ha solo 15 anni

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Era il 12 aprile 1994. Un sabato sera, e Coryanne era già a letto.
Craig aveva solo 15 anni. Quel giorno lo avrebbe segnato. Ma non lo sapeva ancora.
Virginia era nella stanza di fianco, con un pezzo dei nirvana alla radio,ed una sigaretta in bocca.
Fissava il comodino con sopra i calamanti. Non voleva ancora prenderli,voleva resistere. Ma non ci riusciva. Prese un paio di slip nere e dei pantaloncini bianchi. Si vestì e chiuse il comodino,che emise un rumore soffocato. Fermó la radio,e fece un altro tiro di sigaretta. Afferró la confezione di calmanti con la mano destra,mentre con la sinistra premeva la punta della sigaretta contro uno dei bordi del portacenere di ceramica. Aprì la confezione di plastica di calmanti,e spense la luce del lampadario. Si trovó per un paio di secondi al buio,ma poi accese la piccola lampadina sul comodino accanto al letto. Prese una delle pasticche, e la gettó nel bicchiere d'acqua sul pavimento. Sentì il rumore della pasticca che si sciogieva,mentre l'acqua assumeva un colore terribile. Bevette tutto il contenuto in un battito di ciglia. Passarono circa 5 minuti prima che cadesse tra le braccia di morfeo. Virginia era di una bellezza incredibile,ma negli ultimi due o tre anni sembrava più una statua immobile e priva di sentimenti che una donna. La porta di camera sua si aprì stridulando, ma Virginia aveva un sonno di piombo. Il suo cervello mentre dormiva non percepiva nulla,ma sognava. Lei sognava spesso. Dei passi lenti ma rumorosi e poco rassicuranti rimbombavano nella stanza,come se la porta fosse ancora chiusa. Un individuo robusto, piazzato ed alto circa un metro e 70 si fermó di fronte a lei. Questa losca persona aveva un mattarello di legno in mano. Il mattarello roteó in aria pericolosamente, prima di colpire in modo selvaggio un vaso di coccio sul comodino. Quel rumore insopportabile di vaso distrutto con brutalità sveglió di soprassalto Virginia.
Questa aprì gli occhi inizialmente un pó confusa, ma poi realizzó la pericolosità della situazione. "Craig,tesoro...calmati" disse Virginia con la sua estrema pazienza.
Craig le sorrise quasi ironicamente e la afferró per i capelli, sollevandola con una forza disumana e schiantandola contro una persiana. Virginia urló per il dolore e la paura, ma nessuno poteva sentirla. Cadde a terra ancora un pó intontita, e Craig la sollevó di nuovo, spingendola contro il muro,e stringendole il collo. Virginia aveva paura. Non sapeva cosa fare. Sarebbe morta, e la morsa di Craig era terribile. Virginia sentì un "crack", e capiva che aveva i secondi contati. Staga per perdere lucidità,ma non voleva morire. Afferró un paio di forbici posizionate sul bordo della finestra, e colpì con forza lo stomaco di Craig. "AH!" Craig urló, con rabbia, e lasció la presa, cadendo a terra, tenendosi la pancia con la mano destra. Gli piaceva vedere il sangue, ma non il suo. Virgina gattonó fuori dalla stanza, e chiuse la porta a chiave. Craig non si perse d'animo e si gettó con tutto il suo peso contro la porta. Ma era inutile, ed inoltre Virginia aveva già composto il numero della polizia.

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