Un bel giorno ti accorgi che esisti, che sei parte del mondo anche tu.
Non per tua volontà e ti chiedi chissà, siamo qui per volere di chi.
Poi un raggio di sole ti abbraccia, i tuoi occhi si tingon di blu.
E ti basta così, ogni dubbio va via e i perché non esistono più.
È una giostra che va!
Questa vita che gira insieme a noi e non si ferma mai.
E ogni vita lo sa che rinascerà in un fiore che fine non ha.
È una giostra che va!
Questa vita che gira insieme a noi..e non si ferma mai.
E ogni vita lo sa che rinascerà in un fiore che fine non ha.
Gli animali si riunirono alla Rupe dei Re dove il saggio Shimon, mostrò Atem, il figlio di Aknamkanon e Savannah. Intanto in una grotta dietro la Rupe..
"La vita a volte è ingiusta non è vero? Guarda me, sì io non diventerò mai Re e tu domani amico mio non vedrai sorgere il sole adieu." Disse Aknadin ad un topolino che stava per mangiare quando.. "Tua madre non ti ha mai detto che non si gioca con il cibo?" Gli chiese Mahad. "Che cosa vuoi?" Chiese Aknadin il fratello del Re a Mahad il maggiordomo. "Sono qui per annunciare l'imminente arrivo del Re Aknamkanon. Perciò è meglio che trovi una buona scusa per la tua assenza alla cerimonia di questa mattina." Disse Mahad. "Con le tue chiacchiere Mahad, mi hai fatto perdere il pranzo." Disse Aknadin vedendo il topolino rifugiarsi nella sua tana. "Ah perderai molto di più quando il Re farà i conti con te è infuriato come un ippopotamo con l'ernia." Disse Mahad. "Sto tremando di PAURA." Disse Aknadin mentre si stava avvicinando a Mahad. "Avanti Aknadin non guardarmi in quel modo AIUTO!" Disse Mahad. "Aknadin..mollalo." Disse Aknamkanon al fratello. "Un tempismo impeccabile vostra maestà.." Disse Mahad tirando fuori il becco dalle fauci di Aknadin. "Ma guarda è proprio il mio fratellone disceso dall'olimpo per mescolarsi coi comuni mortali." Disse Aknadin avvicinandosi al fratello. "Sahara ed io non ti abbiamo visto alla presentazione di Atem." Disse il sovrano. "La cerimonia era oggi? Oh quanto sono mortificato. Deve essermi sfuggito di mente." Disse Aknadin passando gli artigli sulla parete rocciosa facendo un suono stridente. "Sì bene per quanto la tua mente possa essere sfuggevole come fratello del Re avresti dovuto essere in prima fila." Disse il maggiordomo. "Beh ero io il primo della fila. Finché non è nato quel micio spelacchiato." Disse Aknadin. "Quel micio spelacchiato è mio figlio ed il tuo futuro Re." Disse il Re. "Oh dovrò perfezionare la riverenza." Disse Aknadin sarcastico. Poi si voltò e fece per andarsene. "Non voltarmi le spalle Aknadin." Disse Aknamkanon. "Oh no Aknamkanon forse sei tu che non dovresti voltarmi le spalle." Disse Aknadin. "Mi stai sfidando?" Ruggì il sovrano. "Stai calmo stai calmo non mi sognerei mai di sfidarti no." Rispose Aknadin al fratello. "Peccato. Perché no?" Disse Mahad. "Per quanto riguarda materia grigia ne ho a sufficienza ma se parliamo di forza bruta lo sai. Temo che l'impronta genetica sia piuttosto carente." Disse per poi andandosene. "Ah ce né uno in ogni famiglia sire. In realtà nella mia tre. Riescono sempre a rovinare le occasioni speciali." Disse il maggiordomo. "Che cosa devo fare con lui." Disse il sovrano. "Sarebbe un magnifico scendiletto." Disse Mahad. "Mahad." Disse il Re. "E pensi sire ogni volta che si sporca potrebbe portarlo fuori e sbatterlo." Disse Mahad scatenando nel Re una risata.